La ricarica domestica è un aspetto fondamentale per chi usa un’auto elettrica e vuole farlo in tutta comodità. Installare una wallbox a casa permette di ricaricare l’auto in modo semplice e sicuro, sfruttando quei momenti in cui la macchina è ferma in garage. Questa guida ti accompagna passo dopo passo nel percorso di installazione della wallbox, partendo dalla scelta del modello più adatto, passando per i requisiti tecnici e le autorizzazioni necessarie, fino alla messa in funzione. Troverai informazioni chiare e pratiche su come affrontare ogni fase, insieme a consigli per usare la ricarica domestica nel modo più efficiente, sicuro e sostenibile possibile. Vediamo insieme cosa occorre per installare una wallbox.
Cos’è una wallbox e perché installarla a casa
Una wallbox è una stazione di ricarica domestica da parete, progettata appositamente per i veicoli elettrici. A differenza di una normale presa elettrica, una wallbox permette una ricarica più rapida, sicura e gestibile nel tempo. Ricaricare con una wallbox significa avere:
- comodità: puoi ricaricare il veicolo direttamente da casa, semplificando la gestione quotidiana;
- efficienza: ti permette di utilizzare al meglio i tempi in cui la macchina non è in uso;
- sicurezza: l’impianto supporta la ricarica continua di un veicolo ed è protetto da sovraccarichi;
- controllo: in molti casi, il dispositivo permette di gestire la ricarica smart tramite app.
Cosa occorre per installare una wallbox?
Prima di procedere all’acquisto, è fondamentale accertarsi che l’impianto elettrico di casa sia in grado di sostenere il carico aggiuntivo. In alcuni casi può essere necessario installare un circuito separato, con interruttori di protezione adeguati. Anche la potenza necessaria è un elemento chiave. Ma, vista l’energia necessaria, quanti kW servono per installare una wallbox? Questo dipende dalle esigenze specifiche di ricarica e dal modello scelto. In base a questi fattori, potrebbe essere richiesto un aumento della potenza contrattuale del contatore, passando ad esempio da 3 a 4,5 o 6 kW con un contatore monofase, o anche di più, con un contatore trifase.
Fino al 30 giugno 2027, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente, ARERA, ti dà la possibilità di aumentare gratuitamente la potenza delle tue utenze fino a 6kW per ricaricare i tuoi veicoli durante la notte, la domenica e nei festivi. È possibile inviare la richiesta tramite l’area clienti del GSE, che gestisce questo servizio, senza costi aggiuntivi e senza rivolgersi al proprio fornitore. Al momento, nel 2025, non ci sono bonus attivi per l’installazione di wallbox domestiche, ma negli ultimi anni il governo ne ha previsti diversi. Per questo vale sempre la pena tenere monitorati gli aggiornamenti: possono sempre arrivare nuovi incentivi.
Infine, ci sono alcune cose da considerare per l’installazione. Per esempio, se il posto auto si trova all’interno di un condominio, sarà necessario richiedere l’autorizzazione dell’assemblea, ma questo verrà approfondito in seguito. Oppure, se l’intervento prevede opere murarie o modifiche strutturali, potrebbero essere richiesti specifici permessi edilizi.
Scelta della wallbox
La scelta della wallbox giusta dipende da diversi fattori: l’auto elettrica che possiedi, le abitudini di utilizzo quotidiane, la durata delle soste e la capacità dell’impianto elettrico di casa. Le potenze più comuni vanno dai 3,7 kW, adatti a una ricarica lenta durante la notte, fino ai 7,4 kW. Questa è la scelta più diffusa nelle abitazioni private con impianto monofase potenziato. Ma possono arrivare anche ai 22 kW per chi dispone di un impianto trifase e un’auto compatibile con ricarica veloce. In questa fase, vale la pena considerare anche le funzioni smart, come il controllo tramite app o la possibilità di programmare la ricarica, che rendono l’esperienza più comoda e personalizzata. Se hai un impianto fotovoltaico, invece, è utile verificare che la wallbox possa essere integrata per sfruttare al meglio l’energia autoprodotta.
Dove installare la wallbox: posizionamento
Il luogo ideale per l’installazione della wallbox è quello in cui parcheggi più frequentemente l’auto, sempre che rispetti le regole degli spazi comuni. Quando scegli la posizione, è necessario tenere in considerazione questi aspetti:
- facilità di accesso: l’area deve permettere un facile collegamento del cavo di ricarica al veicolo, senza ostacoli o rischi di inciampo;
- comodità d’uso: la wallbox dev’essere facilmente raggiungibile e posizionata a un’altezza adeguata;
- protezione dagli agenti atmosferici: se l’installazione avviene all’esterno, la parete o la colonna deve essere riparata da pioggia e sole diretto;
- regolarità in ambito condominiale: in contesti condivisi, come un posto auto assegnato ma non di proprietà esclusiva, è necessario ottenere il consenso dell’amministratore e rispettare eventuali regolamenti interni.
Installazione in garage privato e condominiale
Per installare una wallbox in un garage privato, l’iter è semplice: si procede con l’installazione senza bisogno di permessi specifici. Se abiti in un condominio, per l’installazione in un’area privata è necessario avvisare l’amministratore, mentre nel caso di wallbox in zone comuni, è necessaria anche l’approvazione da parte dell’assemblea condominiale. In ogni caso, le modifiche devono rispettare le regole delle parti comuni.
Un capitolo spesso trascurato, ma fondamentale, riguarda il contatore. La wallbox dovrebbe essere collegata al contatore privato dell’abitazione per consentire una gestione precisa dei consumi e non gravare sulle utenze comuni. Collegarla al contatore condominiale, infatti, può creare problemi di ripartizione dei costi, limiti di potenza e questioni normative. Nel caso di garage in contesti condivisi, è quasi sempre necessario installare un contatore dedicato per ogni wallbox. Questo consente di misurare con precisione l’energia consumata da ciascun utente e facilita la corretta fatturazione.
Il processo di installazione
C’è un processo ben definito da seguire per garantire sicurezza e funzionalità. Ecco come si installa una wallbox:
- Sopralluogo tecnico: un elettricista qualificato effettua un’ispezione sul posto per valutare la compatibilità dell’impianto elettrico esistente e la posizione più comoda e sicura per installare la wallbox. Questo è anche il momento in cui si possono prendere decisioni in linea con le tue esigenze specifiche, come l’integrazione con un impianto fotovoltaico se presente.
- Adattamento impianto: dal sopralluogo potrebbe emergere che è necessario creare una linea dedicata, con protezioni specifiche (interruttore magnetotermico, differenziale), oppure adeguare la potenza del contatore. Questo step è fondamentale per evitare sovraccarichi e garantire il corretto funzionamento della wallbox nel tempo.
- Installazione vera e propria: la wallbox viene fissata a parete, cablata e collegata al quadro elettrico. Vengono effettuati tutti i collegamenti elettrici in conformità alle normative vigenti e, a questo punto, il tecnico esegue anche i test di sicurezza per verificare che il sistema sia a norma e perfettamente funzionante.
- Messa in funzione: Una volta installata, la wallbox viene attivata e collaudata. Si verificano il corretto avvio della ricarica, l’interazione con l’eventuale app di gestione e la comunicazione con altri dispositivi (come impianti domotici o fotovoltaici).
- Consegna documentazione: al termine dell’intervento, l’installatore rilascia la dichiarazione di conformità e altri documenti come le istruzioni d’uso. È importante conservarli tutti.
La sicurezza prima di tutto
L’installazione di una wallbox non è un lavoro fai-da-te. Va affidato solo a elettricisti esperti e certificati. Un buon professionista valuta l’impianto, consiglia il dispositivo più adatto, fornisce un preventivo trasparente e segue tutte le pratiche normative. Quando si parla di energia elettrica, la sicurezza non è mai opzionale. Assicurati che:
- la wallbox sia certificata e conforme alle norme nazionali e internazionali;
- siano presenti interruttori differenziali e automatici;
- l’impianto venga mantenuto regolarmente.
Una wallbox ben installata dura nel tempo e ti protegge da malfunzionamenti, cortocircuiti e sovraccarichi. Con il passare del tempo richiede semplici attenzioni periodiche: è bene controllare che il cavo e i connettori siano integri, tenere pulito il dispositivo ed effettuare eventuali aggiornamenti software se previsti. In caso di malfunzionamenti, è sempre meglio contattare un tecnico: intervenire autonomamente può essere pericoloso e invalidare la garanzia.
Consigli per un utilizzo consapevole
Una volta installata la wallbox, anche il modo in cui la utilizzi può fare la differenza in termini di sostenibilità ed efficienza. È buona norma, ad esempio, programmare la ricarica nelle fasce orarie più convenienti, come le ore notturne o i momenti in cui la rete elettrica è meno sotto stress. Questo permette non solo di risparmiare sulla bolletta, ma anche di contribuire a una distribuzione dell’energia più equilibrata. Un altro accorgimento utile è monitorare i propri consumi tramite l’app dedicata (se prevista dalla wallbox). Perché tenere sotto controllo i dati di ricarica consente di identificare eventuali picchi anomali e di perfezionare progressivamente le proprie abitudini.
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- attendi l’installazione della tua nuova wallbox.
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