Fino al Gennaio 2016, nel nostro Paese la tariffa per l’energia elettrica era di tipo progressivo: all’aumento dei consumi aumentava anche il prezzo del singolo KWh, con conseguenti rincari in bolletta sugli oneri di sistema per chi necessitava di più fabbisogno energetico (si pensi ad esempio ad una famiglia numerosa).
Questo tipo di tariffa, che era stata introdotta per penalizzare gli sprechi, risulta adesso superata. È stata infatti sostituita con una nuova tariffa, grazie alla quale è possibile ripartire i costi dell’elettricità adeguatamente rispetto ai bisogni dei consumatori: stiamo parlando della tariffa elettrica TD che permette di avere consumi più efficienti, maggiore trasparenza in bolletta e una ripartizione più equa dei costi dei consumi.. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta, quali sono i suoi vantaggi e come si calcola la tariffa TD.
Tariffa luce TD: di cosa si tratta?
La tariffa luce TD è la struttura tariffaria introdotta da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a partire dal 1° gennaio 2017 per sostituire le precedenti tariffe D2 e D3, che erano differenziate in base alla residenza e ai livelli di consumo. Con l’arrivo della tariffa TD, il sistema di calcolo della bolletta è diventato più equo e trasparente, eliminando la progressività dei costi in funzione dei consumi.
La tariffa TD si applica a tutti i clienti domestici con contratti di fornitura di energia elettrica, sia residenti che non residenti, e prevede una ripartizione dei costi basata su due componenti principali:
• una quota fissa, indipendente dai consumi, che copre parte dei costi di rete e degli oneri di sistema;
• una quota variabile, legata all’effettivo consumo di energia, che riflette meglio le abitudini di utilizzo dell’utente.
Per quanto riguarda invece gli oneri generali di sistema, permane ancora oggi la distinzione tra residenti e non residenti.
Vediamo in dettaglio che cosa cambia per i clienti, sintetizzando le principali variazioni di calcolo tariffa TD.
Tariffa luce TD per clienti domestici residenti
- Single o coppia poco presente in casa (1500Wh – 3kW): aumento del 15% sulla spesa in bolletta luce, nonostante il risparmio sugli oneri di sistema.
- Famiglia classica (mediamente 4 persone; 2700Wh – 3kW): piccolo aumento del 2% sulla spesa in bolletta luce.
- Famiglie con potenza elevata (2700Wh – 4,5kW): risparmio del 24% in bolletta, derivante sia dalla variabilità del trasporto e gestione del contatore, sia dalla quota variabile in oneri di sistema.
- Famiglie con case/ville molto grandi (5000kWh – 4,5kW): risparmio del 24%, dovuto alle quote variabili come nel caso precedente.
Tariffa luce TD per clienti domestici non residenti
- Casolare in campagna (800kWh – 1,5kW). Incremento del 32% nella spesa in bolletta dovuto alla quota fissa di 135€ degli oneri di sistema, non compensati dall’abbassamento della quota variabile del trasporto e gestione del contatore.
- Casa Vacanze con uso stagionale (800 kWh – 3kW). Incremento del 29% sul totale della bolletta, dovuto alla quota di 135€ come nel caso precedente
- Single o Coppia poco presente in casa (1500 kWh – 3kW). Leggero incremento dell’8% della spesa in bolletta. Il risparmio sui costi di trasporto e gestione del contatore non compensa la quota fissa di 135€ degli oneri di sistema.
- Casa di Studenti Fuori Sede (2700kWh – 3kW). Risparmio di circa il 10% sul totale della spesa, derivante dai minor costi di trasporto e gestione del contatore.
Qual è la differenza tra la tariffa TD e le vecchie tariffe D2 e D3?
Prima dell’introduzione della tariffa TD, in Italia erano in vigore due differenti strutture per la fornitura di energia elettrica domestica:
- la tariffa D2, destinata ai clienti residenti con potenza impegnata fino a 3 kW:
- la tariffa D3, applicata ai non residenti o a chi disponeva di una potenza superiore.
Entrambe prevedevano un meccanismo di progressività, cioè un aumento del costo per kWh al crescere dei consumi.
Questo sistema, pensato inizialmente per contrastare gli sprechi energetici, con il tempo si è rivelato penalizzante per molte famiglie e per chi investiva in tecnologie elettriche efficienti, come pompe di calore, piastre a induzione o veicoli elettrici. Infatti, l’utilizzo di questi dispositivi comportava un aumento dei consumi elettrici, e quindi un incremento sproporzionato della spesa in bolletta.
Con la riforma tariffaria introdotta da ARERA nel 2017, le tariffe D2 e D3 sono state unificate nella nuova tariffa TD, eliminando la progressività e garantendo un criterio di calcolo più equo e trasparente.
Le principali differenze sono riportate qui di seguito.
Tariffe D2 e D3 (prima del 2017)
- Struttura tariffaria: progressiva: il costo per kWh aumentava con i consumi.
- Destinatari: D2: clienti domestici residenti fino a 3 kW; D3: non residenti o potenze superiori.
- Componenti di costo: prevalenza di quota variabile, legata ai consumi.
- Effetto sui consumi elevati: penalizzante: più si consuma, più cresce il prezzo per kWh.
- Finalità iniziale: contrastare gli sprechi di energia.
- Trasparenza in bolletta: struttura complessa e difficile da confrontare.
- Incentivi al risparmio energetico: basati su una logica punitiva verso chi consuma di più.
Tariffe TD (dal 2017)
- Struttura tariffaria: non progressiva: il prezzo per kWh è proporzionale ai consumi reali.
- Destinatari: unica tariffa per tutti i clienti domestici, residenti e non residenti.
- Componenti di costo: maggiore equilibrio tra quota fissa e quota variabile.
- Effetto sui consumi elevati: premiante: chi consuma di più in modo efficiente spende meno per kWh.
- Finalità iniziale: promuovere efficienza energetica, sostenibilità e trasparenza.
- Trasparenza in bolletta: struttura chiara e uniforme, più semplice da comprendere.
- Incentivi al risparmio energetico: basati su una logica premiante verso l’efficienza e l’autoconsumo.
Quali sono i vantaggi della tariffa TD?
La tariffa TD consente di:
• pagare un prezzo dell’energia più proporzionale ai reali consumi;
• premiare chi utilizza tecnologie elettriche efficienti;
• avere una bolletta più chiara e facile da leggere;
• favorire la sostenibilità e la riduzione delle emissioni;
• gestire meglio la spesa energetica nel lungo periodo.
Domande frequenti sulla tariffa TD
Devo fare una richiesta per passare alla tariffa TD?
No, non è necessario fare alcuna richiesta per passare alla tariffa TD. Il passaggio è automatico per tutti i clienti domestici, sia residenti che non residenti, a partire dal 1° gennaio 2017, come stabilito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Quanto posso risparmiare in media con la tariffa TD?
Il risparmio medio con la tariffa TD dipende principalmente dai consumi annuali di energia elettrica e dalla potenza impegnata del contatore. In generale, la nuova struttura tariffaria favorisce chi ha consumi medio-alti o utilizza elettrodomestici elettrici ad alta efficienza, come pompe di calore o auto elettriche. Una famiglia di 4 persone con potenza impegnata di 3 kW può risparmiare circa il 2-5% in bolletta rispetto al vecchio sistema progressivo.
La tariffa TD vale anche per il gas?
No, la tariffa TD riguarda esclusivamente la fornitura di energia elettrica.
Per il gas naturale si applicano diverse componenti tariffarie, stabilite da ARERA, che dipendono da fattori come il consumo annuo, l’area geografica e la tipologia d’uso (cucina, riscaldamento o acqua calda sanitaria).
Chi risparmia e chi paga di più con la tariffa TD?
Con la tariffa TD, i risparmi maggiori riguardano i nuclei familiari con consumi medio-alti o con impianti elettrici efficienti che richiedono una potenza impegnata superiore (ad esempio 4,5 kW).
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