I costi di luce e gas sono una voce fondamentale nel budget di ogni azienda. Conoscere le varie voci è essenziale per capire i consumi, individuare aree di miglioramento e ottimizzare l’uso dell’energia e delle risorse. Saper leggere la bolletta può rivelare orari di maggiore consumo, possibili sprechi e opportunità di risparmio. Solo così, puoi scegliere l’offerta giusta, in linea con le esigenze specifiche della tua attività. Vediamo insieme come leggere la bolletta per prendere decisioni consapevoli e migliorare la gestione energetica della tua azienda.
Come leggere la bolletta aziendale
Le bollette della tua attività che riceverai dal 1º luglio 2025 in poi saranno nuove, con una struttura rinnovata. Le informazioni saranno le stesse, ma presentate in modo più chiaro e dettagliato. Vediamo cosa si trova nella bolletta aziendale, sezione per sezione.
Dati di intestazione
In ogni bolletta si parte dai dati di intestazione, che sono importanti da controllare per capire se la bolletta aziendale è corretta:
- informazioni sul cliente (sulla tua azienda): il codice cliente, il POD (per la luce) o il PDR (per il gas) e l’indirizzo di fornitura;
- estremi della bolletta: numero della fattura, data di emissione, periodo rilevante e scadenza per il pagamento;
- situazione pagamenti: quanto hai già pagato, se ci sono arretrati o crediti.
Un suggerimento? Attivare la bolletta elettronica e la domiciliazione può essere una buona idea per ridurre errori e ritardi nei pagamenti.
Voci di costo
Passiamo alla sezione centrale, quella che mostra come si compone il totale che devi pagare e il periodo di riferimento. Che si tratti di luce o gas, ogni bolletta si suddivide in quattro principali voci di costo:
- La materia prima, ovvero il costo effettivo dell’energia elettrica o del gas consumati:
- nel caso della bolletta luce aziendale, può essere calcolato con una tariffa fissa, indicizzata o "tutto compreso", a seconda del contratto;
- nel caso della bolletta gas aziendale, questa voce riflette i costi di approvvigionamento e commercializzazione, e può variare in base all’andamento del mercato.
- Spese per il trasporto e la gestione del contatore:
- per l’elettricità riguardano la distribuzione fisica dell’energia e la gestione tecnica del contatore;
- per il gas, includono anche la misura del consumo (la lettura e trasmissione dei dati).
- Oneri di sistema: sono i costi imposti per legge, destinati a coprire attività di interesse generale, come gli incentivi alle rinnovabili nel caso dell’energia elettrica, o le iniziative per l’efficienza energetica nel caso del gas.
- Imposte: accise e IVA, variabili in base alla tipologia di fornitura e al profilo fiscale dell’azienda.
A queste voci si possono aggiungere costi extra come depositi cauzionali, indennizzi, ricalcoli dovuti a letture stimate o rettifiche di periodi precedenti. Per il gas, in casi specifici, potrebbe essere presente anche un bonus sociale.
Consumi
C’è poi una sezione dove puoi vedere il dettaglio dei consumi, dove viene indicato se il dato è:
- effettivo: in questo caso sono i consumi reali misurati dal contatore nel periodo di fatturazione;
- stimato: succede quando non è possibile ottenere una lettura effettiva del contatore e viene indicato un dato sulla base di dati storici;
- ricalcolato: quando c’è una correzione di letture o consumi precedentemente stimati e fatturati.
In più, se il tuo contratto elettrico prevede una tariffa biorario o multioraria, nella bolletta luce della tua azienda, i consumi saranno suddivisi per fasce orarie:
- F1: ore di punta;
- F2: ore intermedie;
- F3: ore fuori punta o serali e weekend.
Questo ti aiuta a capire quando consumi di più e spesso vedrai anche grafici comparativi con i mesi o gli anni precedenti. Questi sono utili per identificare picchi anomali, consumi stagionali o eventuali inefficienze e possibili punti di miglioramento. Infine, in ogni bolletta trovi sempre anche il riepilogo fiscale, i contatti per l’assistenza clienti e le condizioni contrattuali.
Come ottimizzare i consumi energetici aziendali
Capita spesso di scoprire sprechi solo dopo aver letto bene la bolletta. Una volta capita la struttura, è utile fare un’analisi dei consumi per vedere quando si consuma di più, dove si concentra l’uso dell’energia e, soprattutto, come si può intervenire per ridurre gli sprechi. Confrontare i dati della tua ultima bolletta con quelli dei mesi precedenti, o con le medie di settore, è un’ottima abitudine per individuare nuovi margini di miglioramento. Puoi decidere di intervenire nel modo più utile per il tuo business:
- soluzioni con investimento iniziale:
- migliorare l’isolamento termico del tuo edificio o ufficio;
- sostituire apparecchiature obsolete con modelli più efficienti;
- aggiornare l’illuminazione con LED e sensori di movimento;
- installare impianti fotovoltaici, per autoprodurre energia pulita.
- buone pratiche quotidiane:
- spegnere luci e dispositivi non in uso;
- evitare la modalità stand-by, è meglio staccare direttamente la spina;
- regolare i termostati in modo misurato, senza ricorrere a temperature estreme;
- sfruttare le fasce orarie più convenienti, se hai una tariffa bioraria o multioraria.
Coinvolgere i tuoi collaboratori con regole semplici aiuta a creare una cultura aziendale sostenibile, che porta vantaggi concreti nel tempo. Anche l’adozione di strumenti digitali può fare la differenza. Alcuni fornitori offrono portali per monitorare in tempo reale i consumi e intervenire in modo tempestivo in caso di anomalie o inefficienze.
Serve analizzare anche l’offerta, non solo la bolletta
Ogni 12-24 mesi è utile rivedere il contratto: i prezzi di mercato cambiano, così come i bisogni della tua attività. Una rinegoziazione può portare a risparmi concreti o a servizi più adatti al tuo business. Puoi per esempio:
- valutare un’offerta bioraria, che può farti risparmiare se i tuoi consumi si concentrano molto in fasce specifiche;
- scegliere la tariffa più adatta: fissa se hai bisogno di stabilità nella pianificazione finanziaria della tua attività o indicizzata se i prezzi del mercato sono in calo;
- confrontare le offerte business dedicate, che sono spesso più vantaggiose rispetto a quelle standard;
- esplorare le proposte green, con energia da fonti rinnovabili e servizi come i report d’impatto ambientale, che possono aiutare anche la tua reputazione aziendale.
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