Può succedere che qualcosa non torni nei consumi elettrici di casa. A volte è una bolletta più alta del solito. Altre, è un contatore che gira anche con tutto spento. Ma capire dove va a finire l’energia che consumiamo è qualcosa che tutti possono imparare a fare. Molto spesso, dietro un incremento improvviso dei costi o un salvavita che scatta all’improvviso, c’è una causa ben precisa. Imparare a riconoscerla è il primo passo per vivere in una casa più efficiente e sostenibile, perché ogni dispersione non è solo un costo in più: è anche un impatto maggiore sul pianeta. Ogni chilowattora non utilizzato correttamente significa più emissioni, più sprechi, più risorse perse. In questa guida ti accompagno alla scoperta di strumenti semplici, consigli pratici e soluzioni concrete per monitorare i consumi elettrici, capire se hai una dispersione di corrente e adottare comportamenti per risparmiare energia.
Cos’è la dispersione elettrica?
La dispersione elettrica è una perdita involontaria di corrente che avviene lungo i cavi o attraverso apparecchi difettosi nel tuo impianto domestico. Non è solo una questione tecnica, ma un problema che può nascere da diverse cause: impianti obsoleti, cavi usurati o danneggiati, collegamenti non a norma, salvavita difettoso, problemi nell’isolamento dell’impianto, o elettrodomestici guasti. Questo spreco di energia non solo si traduce in consumi più alti e bollette più salate, ma può anche rappresentare un rischio per la sicurezza. Per questo è fondamentale riconoscere e intervenire tempestivamente sulla dispersione.
Come posso capire se ho una dispersione di corrente?
Quali sono i segnali di una dispersione di corrente?
Ecco i più comuni a cui prestare attenzione:
- il salvavita scatta senza un motivo apparente, anche in assenza di sovraccarichi o apparecchi accesi;
- odori insoliti (simili a plastica bruciata, per esempio) provenienti da prese, quadri elettrici o cavi;
- scosse leggere quando si toccano elettrodomestici o superfici metalliche;
- comportamenti anomali degli apparecchi, come frigoriferi che si spengono, lavatrici che non partono o dispositivi che si riavviano da soli.
È meglio non sottovalutare questi segnali, soprattutto se ripetuti. Una dispersione elettrica può essere dannosa per gli elettrodomestici e in alcuni casi può creare pericoli in casa. Per questo è meglio intervenire subito, anche solo con una verifica.
Come riconoscere il consumo anomalo di energia
Monitoraggio sui consumi
Un consumo anomalo spesso non si fa notare subito. Magari te ne accorgi quando ricevi una bolletta più alta del solito. In questi casi, non limitarti a guardare l'importo da pagare: confronta i consumi con quelli dei mesi precedenti. La bolletta è una fonte di dati utile anche per monitorare l’efficienza energetica della casa. Se c’è stato un aumento significativo, e non hai cambiato abitudini né introdotto nuovi elettrodomestici, probabilmente c’è qualcosa che consuma senza che tu te ne accorga. Potrebbe trattarsi di un dispositivo che assorbe energia anche quando è apparentemente spento, ma anche di una dispersione elettrica. Se usi le app o i portali del tuo fornitore, puoi controllare l’andamento prima dell’arrivo della bolletta e intervenire subito se necessario. Un consumo anomalo lascia sempre delle tracce: l’importante è sapere dove guardare.
Test del contatore
Un modo semplice ed efficace per verificare se il consumo anomalo di energia è dovuto a una dispersione di corrente in casa è il test del contatore. Si effettua così:
- scollega tutti i tuoi dispositivi: si intende davvero tutti i dispositivi. Televisione, modem, lavatrice, forno, caricabatterie, multiprese: ogni singola presa deve essere libera;
- osserva il contatore: se, in queste condizioni, continua a segnare un consumo (anche minimo), significa che c’è una perdita di energia nell’impianto, come una possibile dispersione di corrente, che va approfondita.
Allo stesso modo, se sul contatore compare spesso il messaggio “massima potenza superata” anche senza un uso intensivo di più apparecchi contemporaneamente, non è un caso: potrebbe esserci un sovraccarico inaspettato o una perdita di corrente che merita attenzione. In entrambi i casi, è giusto approfondire per capire la fonte della dispersione di corrente.
Come si può individuare la fonte della dispersione di corrente in casa?
Primi test fai-da-te
Prima di metterti all’opera con i test fai-da-te, è importante ricordare una cosa: l’energia elettrica non è un gioco. Se non hai familiarità con gli impianti, è sempre meglio affidarsi a un professionista. Detto questo, se hai un po’ di dimestichezza e vuoi provare a fare una prima diagnosi in autonomia, esistono tecniche molto semplici e sicure per capire se c’è una dispersione.
Un primo approccio è una semplice ispezione visiva. Controlla prese, cavi e quadri elettrici alla ricerca di crepe, annerimenti o segni di usura che potrebbero indicare problemi. Poi si può passare al test per esclusione con il salvavita: spegni e stacca tutti gli apparecchi, poi ricollegali uno alla volta. Se il salvavita scatta quando inserisci un dispositivo specifico, hai trovato il colpevole.
Gli strumenti per approfondire
Un’altra tecnica per rilevare la dispersione elettrica in casa, se dopo i primi test hai ancora dubbi o vuoi misurare con maggiore precisione la dispersione di corrente, è utilizzare uno dei seguenti strumenti utili:
- tester di dispersione: progettato specificamente per rilevare perdite di corrente anche da apparecchi spenti, individuando dispersioni elettriche con una diagnosi immediata;
- multimetro digitale: uno strumento più generico, misura tensione, corrente e resistenza. È perfetto per testare singoli elettrodomestici o circuiti, individuando dispersioni tramite una resistenza anomala;
- pinze amperometriche: consentono di misurare il flusso di corrente senza toccare direttamente i fili, ideale per test rapidi e non invasivi;
Non è necessario possedere tutti questi strumenti, ma investire in uno o due può davvero fare la differenza per mantenere la casa sicura ed efficiente, e per intervenire tempestivamente in caso di problemi. Va sottolineato che l’utilizzo di questi strumenti richiede un minimo di esperienza e conoscenza tecnica, perché interpretare correttamente i risultati e operare in sicurezza è fondamentale.
Come eliminare la dispersione di energia elettrica in casa
Una volta che hai individuato la fonte del problema, è il momento di agire. A volte basta poco, altre volte serve un intervento più strutturato. L’importante è procedere sempre in modo consapevole. Le soluzioni più comuni includono:
- sostituire i componenti danneggiati: prese, cavi, spine o dispositivi che causano dispersioni vanno eliminati senza esitazione;
- rivedere l’impianto elettrico: se la casa è datata, potrebbe essere il momento di un adeguamento alle normative attuali.
- regolare correttamente il salvavita: è importante controllare l’interruttore differenziale periodicamente e, se necessario, farlo sostituire o regolare perché sia adeguato alle caratteristiche dell’impianto. Una corretta regolazione aiuta a prevenire sia falsi allarmi sia il mancato intervento in caso di dispersione;
- scollegare o cambiare apparecchi difettosi: a volte la causa è un semplice caricabatterie o una ciabatta vecchia che andrebbe sostituita.
Naturalmente, ci sono casi in cui il fai-da-te non è la strada più sicura. Se il salvavita scatta in modo continuo e imprevedibile, o se i tuoi tentativi non portano a nulla di concreto, meglio non insistere. Lo stesso vale se ti trovi davanti alla necessità di modificare l’impianto elettrico o se non hai la giusta attrezzatura per un controllo affidabile. In questi casi, chiamare un elettricista qualificato è la scelta migliore.
Prevenire le dispersioni: piccoli gesti che fanno la differenza
La prevenzione parte dalla cura dell’impianto, ma anche da semplici abitudini quotidiane. Un controllo professionale ogni 2 o 3 anni può aiutarti a intercettare anomalie prima che diventino problemi. Nel frattempo, ci sono piccole attenzioni che puoi adottare fin da subito:
- controlla visivamente prese e cavi ogni pochi mesi: crepe, scolorimenti o plastiche che iniziano a essere danneggiate sono segnali da non ignorare;
- evita di sovraccaricare le prese con adattatori e ciabatte piene. Oltre a essere poco sicuro, può favorire surriscaldamenti e dispersioni;
- tieni d’occhio i consumi con le app o i portali del tuo fornitore o leggendo regolarmente il contatore, anche quello digitale che può essere un alleato utile;
- indaga subito eventuali aumenti improvvisi in bolletta, soprattutto se non hai modificato le tue abitudini.
Con poche attenzioni, puoi ridurre sprechi e rischi, e mantenere la tua casa più sicura ed efficiente.
Strategie quotidiane per consumare meno (e meglio)
Una casa efficiente non richiede rinunce, ma consapevolezza. Ecco alcune buone pratiche da mettere in atto ogni giorno per ridurre sprechi e ottimizzare l’uso dell’energia:
- scollega i dispositivi invece di lasciarli in stand-by: modem, TV e console consumano anche da spenti. Usa ciabatte con interruttore per spegnerli in blocco quando non li utilizzi;
- utilizza prese smart per programmare l’accensione e lo spegnimento degli apparecchi elettrici, controllandoli anche da remoto e riducendo i consumi inutili;
- fai manutenzione regolare: un elettrodomestico e un impianto in buona salute funzionano meglio e consumano meno. Considera anche offerte energetiche con assistenza inclusa per evitare e prevenire eventuali guasti o dispersioni.
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