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Allaccio fotovoltaico: cos’è, come funziona e quanto costa

Allaccio fotovoltaico - A2A Energia

Installare un impianto fotovoltaico oggi è una scelta concreta e intelligente per chi vuole abbattere i costi in bolletta, produrre produrre energia solare pulita e rendere la propria casa più indipendente. Ma per usufruire di tutti i vantaggi, non basta installarlo sul tetto: è necessario completare l’allaccio alla rete elettrica.

L’allaccio è il passaggio tecnico e burocratico che consente all’impianto di scambiare energia con la rete nazionale, accedendo così a servizi come Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato. Vediamo nel dettaglio cos’è e come funziona.

Differenza tra installazione e allaccio fotovoltaico

L’allaccio fotovoltaico è il processo tecnico e amministrativo che consente di collegare l’impianto solare alla rete elettrica nazionale tramite il distributore locale di energia. Spesso si tende a confondere questo passaggio con l’installazione, ma si tratta di due fasi distinte:

  • l’installazione riguarda il montaggio dei pannelli solari, dell’inverter e dei cablaggi necessari per la produzione e l’utilizzo di energia;
  • l’allaccio comporta l’autorizzazione e la connessione dell’impianto alla rete pubblica, permettendo di immettere energia in rete e monitorare i flussi tramite un contatore elettronico bidirezionale.

A queste due fasi segue invece l’attivazione dell’impianto, che inizia a funzionare prelevando e distribuendo energia alla rete in base agli accordi e alle necessità.

Perché è importante l’allaccio?

Esistono impianti “off-grid”, ossia non connessi alla rete nazionale, ma questi richiedono sistemi di accumulo per essere davvero efficienti e sono previste normative specifiche da rispettare. Invece, l’allaccio è essenziale per:

  • usare l’energia prodotta anche nei momenti in cui l’impianto non produce (es. di sera);
  • vendere o valorizzare l’energia in eccesso immessa in rete;
  • accedere ai servizi offerti dal GSE, come lo Scambio sul Posto o il Ritiro Dedicato.

In sintesi, l’allaccio rende il sistema fotovoltaico davvero funzionale ed efficiente, ottimizzando costi, benefici e flessibilità d’uso.

A che impianto è allacciato il fotovoltaico?

Con l’allaccio, il tuo impianto fotovoltaico viene connesso alla rete elettrica nazionale tramite un punto di connessione definito e monitorato dal distributore locale. Funziona così:

  • l’energia prodotta dal fotovoltaico viene usata subito per i consumi domestici;
  • l’energia in eccesso viene immessa in rete, generando un ritorno economico o un credito energetico;
  • se l’impianto non produce abbastanza (ad esempio di sera), l’abitazione preleva automaticamente dalla rete.

Questo meccanismo di scambio è gestito dal contatore elettronico bidirezionale, un dispositivo cruciale per monitorare i flussi in entrambe le direzioni. 

A cosa serve il contatore bidirezionale?

Il contatore bidirezionale ha un ruolo fondamentale per gli impianti fotovoltaici connessi alla rete. Misura in tempo reale sia l’energia prelevata dalla rete elettrica (quando l’impianto non produce abbastanza) sia l’energia immessa in rete (l’eccesso prodotto che non viene consumato). Grazie a questo doppio flusso di misurazione, il contatore supporta i meccanismi di compensazione economica come lo Scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato. Permette il calcolo preciso dei conguagli energetici e monetari, garantendo una corretta valorizzazione dell’energia prodotta e immessa in rete

Il contatore viene installato direttamente dal distributore locale al momento della connessione dell’impianto alla rete. Nei casi di impianti fino a 20 kW collegati in bassa tensione, l’installazione del contatore è gratuita per il produttore ed è inclusa nel servizio del gestore di rete. invece, per impianti con potenza superiore a 20 kW e collegati in media tensione, l’installazione del contatore è a carico del produttore, con un costo che può variare orientativamente tra i 300€ e gli 800€, a seconda della complessità dell’intervento e delle condizioni locali.

A chi rivolgersi per l’allaccio fotovoltaico

A chi chiedere per l’allaccio dell’impianto fotovoltaico? In genere, è l’installatore dell’impianto a occuparsi delle pratiche e degli eventuali contatti con il distributore di energia (che a sua volta si occupa dei contatti con il GSE). Può essere che in certi casi sia il privato a contattare il distributore di energia, e qui è fondamentale fare una distinzione:

  • il fornitore di energia, che vende l’energia e gestisce il contratto di fornitura (es. tariffe, bollette). Il fornitore si contatta per questioni commerciali o contrattuali.;
  • il distributore di energia, che gestisce la rete locale, effettua l’allaccio e interviene in caso di problemi tecnici. Il distributore si contatta per problemi tecnici o allacci.

Sono enti diversi e bisogna informarsi su quale distributore è attivo nella propria regione per portare avanti la propria richiesta. Per gli allacci fotovoltaici, se la potenza richiesta è inferiore a 10 MW, la richiesta si invia all’impresa distributrice locale, se è pari o superiore a 10 MW, ci si rivolge a Terna, gestore della rete di trasmissione nazionale.

Il POD cambia?

Il POD (Point of Delivery) è il codice alfanumerico univoco che identifica la connessione di un’utenza alla rete elettrica nazionale. È assegnato dal distributore locale di energia e rimane invariato nel tempo, anche se si cambia fornitore o contratto. Il POD rappresenta il punto fisico in cui l’abitazione è collegata alla rete elettrica. Quindi, ogni utenza elettrica ha già un POD attivo, utilizzato per il prelievo di energia

Quando si installa un impianto fotovoltaico, questo stesso punto può essere utilizzato anche per l’immissione in rete dell’energia prodotta in eccesso. Il distributore di energia potrebbe dover aggiornare le informazioni tecniche legate al POD, in modo da abilitare anche la funzione di immissione dell’energia: questo può includere la modifica della configurazione del contatore e degli strumenti di misura. Ma solo nel caso in cui si tratti di una nuova connessione (es. un edificio nuovo non ancora allacciato alla rete), sarà necessario ottenere un nuovo POD tramite richiesta al distributore. 

È quindi attraverso il POD e grazie al contatore bidirezionale che vengono monitorati e registrati tutti i flussi energetici in ingresso (prelievo) e in uscita (immissione), ed è su questo punto che si basano fatturazione, contratti con il fornitore, e rapporti con il GSE.

Come avviene l’allaccio del fotovoltaico?

L’installatore funge spesso da intermediario, occupandosi della progettazione, dell’installazione e della documentazione necessaria per la richiesta ed esistono diversi servizi che seguono l’intero iter tecnico e burocratico, dall’inizio alla fine, come SOLARE A2A. In altri casi, il processo dell’allaccio fotovoltaico si riassume così:

  1. Presentazione della domanda di connessione, che deve contenere:
    • indicazione della configurazione come impianto produttore;
    • richiesta del contatore bidirezionale;
    • progetto elettrico e schema unifilare dell’impianto.
  2. Verifica e sopralluogo da parte del distributore:
    • il gestore locale esegue una verifica tecnica dell’impianto;
    • se necessario, sostituisce il contatore esistente con uno bidirezionale (gratuitamente per gli impianti in bassa tensione);
    • attiva il contatore e consente all’impianto di iniziare a immettere energia in rete.

I diversi iter burocratici

Esistono diversi iter burocratici per richiedere la connessione, che variano principalmente in base alla potenza dell’impianto. I principali sono:

  • Comunicazione Unica (impianti sotto 800 W): per impianti molto piccoli, utilizzati esclusivamente per l’autoconsumo, è sufficiente inviare una Comunicazione Unica al distributore. Non è necessario stipulare alcun contratto con il GSE, né ottenere autorizzazioni. È possibile immettere energia in rete nei limiti della potenza installata, ma non si ha diritto a compensazioni economiche per l’energia non consumata.
  • Modello Unico (impianti fino a 200 kW): A partire dal 30 maggio 2025, sono disponibili i nuovi template del Modello Unico per impianti fino a 200 kW già dotati di punto di connessione (POD). Si tratta di una procedura semplificata e interamente digitale, che permette di realizzare, connettere e attivare l’impianto in modo rapido. Questa modalità consente l’accesso al Ritiro Dedicato o alla vendita diretta dell’energia sul mercato, ma non è compatibile con impianti che richiedano una nuova connessione.
  • Iter ordinario: per tutti gli altri casi si applica l’iter ordinario.

A seguito, il gestore elabora un preventivo di connessione entro 20-60 giorni (a seconda della potenza) che dettaglia: costi di connessione, tempistiche, autorizzazioni richieste, tipologia dei lavori: semplici (entro 30 giorni) o complessi (fino a 90 giorni). Questi iter si riferiscono esclusivamente all’allaccio dell’impianto e non all’installazione.

Quanto costa l’allaccio del fotovoltaico?

I costi di allaccio fotovoltaico possono variare in base alla potenza dell’impianto e al tipo di iter burocratico necessario. A questi possono aggiungersi:

  • spese extra se servono lavori sulla rete elettrica esistente;
  • costi di gestione da parte dell’installatore, se incluso anche il supporto alle pratiche.

Molte aziende offrono soluzioni complete, che includono installazione, allaccio e gestione delle autorizzazioni, così da avere un unico referente e maggiore tranquillità.

Modalità di valorizzazione dell’energia

Una volta allacciato, l’impianto può accedere a diverse modalità di valorizzazione dell’energia immessa. Queste non sono compatibili, bisogna scegliere una delle due.

Scambio sul Posto (SSP)

È un meccanismo che consente di utilizzare il sistema elettrico come una sorta di “magazzino virtuale” per l’energia prodotta ma non consumata immediatamente. Quando l’impianto produce più energia di quanta ne consumi, l’elettricità in eccesso viene immessa nella rete; quando invece la produzione non basta, puoi prelevare energia dalla rete.

È possibile accedere allo SSP solo per impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio 2025, inviando una nuova richiesta entro il 26 settembre 2025.

Ritiro Dedicato

Consiste nella vendita dell’energia elettrica immessa in rete direttamente al GSE. È una formula più semplice, dove l'energia viene acquistata applicando condizioni economiche basate sui prezzi di mercato.

Dalla configurazione all’allaccio, ci pensiamo noi

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  1. Fissa un appuntamento per il sopralluogo gratuito;
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