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Quanto consuma un condizionatore: i costi medi in bolletta

Quanto consuma un condizionatore - A2A Energia

Un condizionatore consuma in media tra 0,3 e 1 kWh all’ora, pari a una spesa compresa tra 0,15 e 0,50 € circa, a seconda della potenza e dell’efficienza dell’impianto. Con l’arrivo del caldo estivo, conoscere i reali consumi del climatizzatore è il primo passo per usarlo in modo consapevole e ridurre i costi in bolletta.
L’aria condizionata rappresenta oggi una delle principali voci di consumo domestico: secondo la IEA, entro il 2050 assorbirà oltre il 13% dell’elettricità mondiale. Per questo è fondamentale scegliere modelli a basso consumo energetico e adottare buone pratiche di efficienza energetica e di utilizzo — dalla regolazione della temperatura alle modalità ECO — per mantenere il comfort abitativo senza sprechi.

Consumo medio del condizionatore: da cosa dipende?

Per conoscere il consumo di energia elettrica di un condizionatore va tenuto conto che, come per qualsiasi altro elettrodomestico, l’elettricità utilizzata dal condizionatore d’aria dipende da vari fattori, tra cui:

  • Classe energetica dell’apparecchio;
  • Costo medio dell’energia elettrica;
  • Tempo di utilizzo giornaliero;
  • Tipologia di condizionatore (dispositivo fisso o portatile, tecnologia inverter, mono o multi-split);
  • Potenza dell’apparecchio.

Ad esempio, chi desidera sapere quanto consuma un condizionatore dual split, deve considerare che sarà inevitabilmente più energivoro rispetto a un modello monosplit di pari rendimento. Lo stesso vale per la potenza di raffreddamento espressa in BTU, un parametro strettamente legato al consumo energetico del condizionatore. In media, un dispositivo dual split da 9000 BTU consuma circa 750 wattora, ovvero 0,75 kWh, mentre un modello da 12000 circa 1050 wattora o 1,05 kWh.
Inoltre, bisogna considerare anche le caratteristiche del luogo da raffrescare e dell’ambiente esterno, ossia la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno della casa, oltre al grado di isolamento termico dell’edificio che si desidera raffreddare. 

Quanti watt consuma un condizionatore all'anno?

Il consumo medio del condizionatore è di circa 450 KWh all'anno, ovvero 450.000 watt l’anno, ma ovviamente si tratta di un valore indicativo e soggetto a variazioni considerevoli.
Per conoscere i consumi del proprio condizionatore basta consultare il manuale d’uso del proprio dispositivo, dove è riportata la potenza consumata dal dispositivo, oppure verificare la scheda informativa presente sullo split o le indicazioni contenute nell’etichetta energetica. In media, questi impianti domestici di raffrescamento hanno una potenza compresa tra 300 e 1.000 watt, in questo è possibile calcolare quanto consuma un condizionatore in un’ora, ovvero da 0,3 a 1 kWh.

Quanto costa tenere accesa l’aria condizionata?

Una volta scoperta la potenza del proprio impianto di raffrescamento, per conoscere quanto consuma un condizionatore in euro basta moltiplicare i dati sul consumo di energia elettrica per il costo dell’elettricità al kWh. Considerando una media di 0,50 euro al kWh, si ottiene una spesa da 0,15 a 0,50 euro al kWh. Ovviamente si tratta di cifre indicative, in quanto anche quando è attivo il condizionatore non funziona sempre alla massima potenza, inoltre si potrebbe pagare un costo più alto o basso per l’energia elettrica.

A questo punto non rimane che moltiplicare il costo orario del condizionatore per le ore che si mantiene in funzione, ottenendo la spesa da sostenere per raffrescare l’abitazione in estate. Ad esempio, ipotizzando un funzionamento di 6 ore al giorno è possibile stimare un costo giornaliero da 0,9 a 3 euro. Considerando invece l’intera stagione estiva, quindi circa 60 giorni l’anno, la spesa per l’energia per l’aria condizionata in casa può andare da 54 a 180 euro l’anno.

Questi valori sono soggetti alla tariffa elettrica, ovvero al prezzo per la componente energia applicato dal proprio fornitore nel mercato libero. Anche una piccola riduzione sul costo al kWh dell’energia elettrica comporta un risparmio considerevole sul mantenimento del condizionatore, inoltre attraverso il decreto energia 2022 sono state introdotte numerose misure di sostegno per famiglie e imprese, tra cui il rafforzamento del bonus sociale e la rateizzazione delle bollette alle aziende.

Come risparmiare sul consumo del condizionatore d’aria?

Per diminuire il consumo del condizionatore, riducendo quindi anche le emissioni di gas serra e i costi della bolletta della luce, esistono alcuni accorgimenti importanti da seguire per il risparmio energetico. Ad ogni modo, è fondamentale anche pagare un prezzo conveniente per l’energia elettrica, con l’opportunità di scegliere una fornitura elettrica con una tariffa vantaggiosa ed energia prodotta da fonti rinnovabili con benefici sia per l’ambiente sia per il portafoglio.

Quando accendere il condizionatore?

Il condizionatore deve essere utilizzato in modo intelligente e responsabile, per massimizzarne il rendimento e minimizzare i costi per l’elettricità. In questo caso, è preferibile far ricorso ai climatizzatori solo durante le ore più calde della giornata, evitando di tenerli accesi tutto il giorno.

Spesso, quando si rincasa e si trova l’appartamento caldo si tende a mettere il condizionatore al massimo, ricorrendo alla modalità di raffrescamento rapido, talora indicata come modalità “turbo” in alcuni modelli o “fast” in altri. Una buona abitudine è programmare gli orari di accensione e spegnimento sfruttando il timer presente sul dispositivo, per evitare l’utilizzo di queste modalità che consumano molta energia.

Come regolare la temperatura del condizionatore e risparmiare energia?

Il segreto per ridurre il consumo del condizionatore d’aria è non esagerare con le temperature troppo basse. Per avere un’idea, si può dare uno sguardo alle norme che regolano la temperatura dell’aria condizionata in ufficio. Secondo la legislazione vigente, la temperatura interna non dovrebbe mai andare al di sotto dei 26 gradi, con una tolleranza di 2 gradi; quindi in teoria non si dovrebbe mai impostare il termostato al di sotto dei 24 gradi.

Inoltre, secondo l’OMS, tra la temperatura interna e la temperatura esterna non dovrebbe mai esserci una differenza maggiore di 7-8°C. In altre parole, se la temperatura esterna è di 35°C, la temperatura interna non dovrebbe essere inferiore ai 28°C. Questo accorgimento, oltre a salvaguardare l’ambiente e ridurre i costi in bolletta, consente di tutelare la salute, evitando di esporsi a sbalzi di temperatura eccessivi quando si passa dall’ambiente interno a quello esterno.

Un’altra accortezza è evitare di tenere porte e finestre aperte durante l’uso dei condizionatori. Si tratta di un vero e proprio spreco di energia, ad ogni modo se si ha la sensazione che l’aria sia viziata probabilmente è giunto il momento di spegnerli e far cambiare l'aria in tutta la casa, magari sfruttando le ore più fresche, generalmente quelle serali o al mattino presto.

Molti climatizzatori hanno ormai una modalità ECO o Energy Saving. Se le giornate non sono troppo calde non occorre mettere il climatizzatore alla massima potenza, sfruttando un funzionamento più ecologico e meno energivoro per usufruire di un fresco gradevole senza un consumo eccessivo di energia elettrica.

L’importanza della classe energetica

Un altro fattore da considerare, che incide sui costi in bolletta, è la classe energetica del condizionatore. L’acquisto di un condizionatore di ultima generazione può contribuire ad abbassare il costo della bolletta; infatti più è alta la classe energetica del climatizzatore minori saranno i consumi elettrici. Ad esempio, se un condizionatore di classe A ha un consumo medio di 160 kWh l’anno, un dispositivo di classe G può arrivare a 430 kWh l’anno.

Il servizio CLIMA2A per una climatizzazione efficiente

Anche con i dovuti accorgimenti, utilizzare il climatizzatore in estate è sempre una necessità, soprattutto per poter riposare bene la notte e godersi il fresco della propria abitazione nelle ore più calde. Per ridurre il consumo di questo impianto è importante scegliere un condizionatore ad alta efficienza e basso consumo, un dispositivo della migliore classe energetica possibile e dotato di tecnologie evolute di raffrescamento.

Ad esempio, per una climatizzazione estiva sostenibile della casa è possibile scegliere CLIMA2A, il servizio tutto compreso di A2A Energia che offre un’ampia scelta di climatizzatori Samsung di ultima generazione con pompa di calore, quindi in grado sia di raffrescare sia di riscaldare gli ambienti. Con CLIMA2A sono inclusi anche il sopralluogo e l’installazione del climatizzatore, con la possibilità di rateizzazione in comode rate a tasso zero.

Domande frequenti sui consumi del condizionatore

Quanto consuma un condizionatore in 1 ora?

Un condizionatore moderno (inverter) consuma mediamente tra 0,3 e 1 kWh all’ora, a seconda della potenza (da 1.000 a 3.500 W), dell’efficienza, della temperatura interna/esterna e del grado di isolamento.

Quanto consuma un condizionatore al giorno?

Se usato per 6 ore al giorno, un condizionatore può consumare circa 1,8 – 6 kWh al giorno (6 × consumo orario). In estati molto calde o per ambienti grandi il valore può essere anche superiore.

Come calcolare il consumo del condizionatore in euro?

Per calcolare quanto costa il condizionatore in euro basta moltiplicare il consumo orario in kWh per il prezzo dell’energia elettrica indicato in bolletta.
La formula è semplice: Consumo (kWh) × Costo dell’energia (€/kWh) = Spesa oraria (€)
Ad esempio, se il condizionatore consuma 0,8 kWh all’ora e il costo dell’energia è di 0,50 €/kWh, la spesa sarà 0,40 € per ogni ora di utilizzo.
Moltiplicando questo valore per le ore giornaliere o per i giorni di utilizzo stagionale, si ottiene il costo totale in bolletta.
Per un calcolo più preciso, considera anche: la classe energetica del condizionatore, le ore effettive di funzionamento, le modalità di utilizzo (la funzione “Eco” e la temperatura a 26 °C riducono i consumi fino al 30%).

Quanto costa tenere acceso il condizionatore in estate?

Il costo di un condizionatore acceso in estate dipende da tre fattori principali: potenza dell’impianto, classe energetica e ore di utilizzo. In media, un condizionatore di ultima generazione consuma tra 0,3 e 1 kWh all’ora, pari a una spesa compresa tra 0,15 e 0,50 € l’ora, considerando un costo medio dell’energia elettrica di 0,50 €/kWh.

Quanto incide il condizionatore sulla bolletta?

L’impatto in bolletta dipende da quanto lo si usa, dalla tariffa elettrica e dall’efficienza dell’unità. In un’ipotesi media, può incidere tra il 5% e il 15% dei consumi elettrici totali estivi.

Meglio condizionatore portatile o fisso per i consumi?

I condizionatori fissi (inverter) sono generalmente più efficienti, consumano meno per raffrescare grandi ambienti e mantengono la temperatura meglio. I modelli portatili risultano meno efficienti, soprattutto in condizioni estreme, ma possono essere utili per raffrescare stanze piccole o solo durante alcune ore.

Qual è la temperatura ideale per risparmiare energia con l’aria condizionata?

Per risparmiare energia, si consiglia di impostare il termostato intorno ai 25-26 °C. Ogni grado impostato in meno può aumentare il consumo del 6-8 %. Mantenere una differenza tra temperatura interna ed esterna non superiore ai 7-8°C è una buona regola per contenere gli sprechi.

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