Per quanto tempo conservare le bollette luce e gas e cosa dice la legge in proposito. Un fornitore di luce e gas ha un tempo limitato per esigere il pagamento di una bolletta.
Dopo aver pagato le bollette della luce e del gas, si è portati a liberarsi di questa documentazione relativa alle utenze domestiche. Perdere o eliminare le bollette può diventare un vero problema nel caso in cui la società fornitrice dovesse inviare un sollecito di pagamento o richiedere al cliente di fornire la prova dell’avvenuto pagamento. Perdere o eliminare
Meglio quindi fare attenzione alla data dell’avvenuto pagamento e alla scadenza della bolletta. Il calcolo della decorrenza dei termini entro cui la bolletta deve essere saldata, partirà proprio dalla data di scadenza della bolletta.
Per quanto tempo si devono conservare le bollette della luce?
In termini giuridici si parla di prescrizione della bolletta. La prescrizione è un istituto giuridico previsto dall’articolo 2934 all’articolo 2963 del Codice civile.
Nello specifico per le utenze domestiche, in particolare luce e gas, il tempo di prescrizione non è uno solo ma dipende dai casi. Per quanto riguarda le utenze elettriche possiamo distinguere tre casi:
- a partire dal 2 marzo 2018 la bolletta della luce deve essere conservata per 2 anni;
- quelle antecedenti la data del 2 marzo 2018 per 5 anni;
- per chi paga il canone Rai in bolletta, per il quale la legge indica un tempo di prescrizioni di 10 anni, dovrebbe conservare la ricevuta di pagamento dell’energia elettrica per 10 anni, nel caso dovesse essere contestato il pagamento di questa tassa.
Per quanto tempo bisogna conservare le bollette del gas?
Discorso analogo va fatto per le bollette del gas. Per queste utenze i casi sono solo due:
- dal 2 gennaio 2019 la conservazione è stata ridotta a 2 anni;
- per quelle pagate prima di tale data la durata è di 5 anni.
Riferimenti normativi
Per quanto riguarda le forniture domestiche luce e gas, la prescrizione della bolletta è sempre stata quinquennale, ai sensi dell’articolo 2948 del codice civile. Tuttavia, va detto che la Legge del 27/12/2017 n. 205, cioè la lLegge di Bilancio 2018, resa operativa dalla delibera AGCM o Antitrust n. 97/2018/R/com, ha abbassato il termine di prescrizione a due anni.
L'introduzione nel 2016 del Canone Rai in bolletta, che rende obbligatorio (salvo alcune eccezioni) per ogni intestatario di contratto luce anche il pagamento del canone, ha cambiato il periodo di conservazione delle bollette della luce, estendendolo, come detto, a dieci anni.
Quanto tempo conservare le bollette: ricapitoliamo
La seguente schematizzazione riassume i tempi di conservazione previsti per le bollette di luce, gas e canone Rai, in base alla normativa vigente (Legge di Bilancio 2018 e Codice civile).
Bolletta luce (dal 2 marzo 2018)
- Periodo di conservazione: 2 anni
- Riferimento normativo: Legge di Bilancio 2018 - Delibera ARERA 97/2018/R/com
Bolletta gas (dal 2 gennaio 2019)
- Periodo di conservazione: 2 anni
- Riferimento normativo: Legge di Bilancio 2018 - Delibera ARERA 97/2018/R/com
Bolletta luce (antecedente al 2018)
- Periodo di conservazione: 5 anni
- Riferimento normativo: Art. 2948 Codice Civile
Bolletta gas (antecedente al 2019)
- Periodo di conservazione: 5 anni
- Riferimento normativo: Art. 2948 Codice Civile
Canone Rai in bolletta
- Periodo di conservazione: 10 anni
- Riferimento normativo: Art. 2946 Codice Civile
Quali documenti dell’utenza bisogna conservare?
Va tenuto presente che il documento utile, in presenza di un contenzioso, con il fornitore non è la bolletta, ma la ricevuta di pagamento; quindi bisogna conservare l’attestato che dimostri che la bolletta è stata effettivamente pagata. La soluzione migliore è conservare entrambi i documenti, tenendo insieme la fattura e la ricevuta del pagamento per maggiore semplicità.
I consigli per archiviare le bollette nel modo corretto
Ora che sai per quanto tempo bisogna conservare le bollette luce e gas, di seguito trovi qualche suggerimento utile per archiviarle in modo semplice. Ecco quattro consigli per avere la certezza di una corretta archiviazione delle bollette:
- dedica un cassetto alle fatture energetiche;
- fai una copia digitale delle fatture tramite scanner;
- salva una copia digitale delle bollette su disco esterno o cloud;
- elimina le fatture che hanno superato il periodo di prescrizione.
Hai ancora dubbi o domande sulle bollette luce e gas? Di seguito trovi altri approfondimenti utili.
Cosa succede se si butta una bolletta?
Può accadere che la società fornitrice solleciti uno o più pagamenti. Se la ricevuta di pagamento è stata buttata, il cliente, anche se certo di avere pagato, non ha più la possibilità di dimostrare l’avvenuto pagamento.
La mancata conservazione della bolletta del gas o della luce comporta, in questi casi, il pagamento della somma riportata sulla bolletta maggiorata degli interessi legali e di mora, di eventuali sanzioni e delle spese postali per il sollecito di pagamento.
Se il cliente moroso non paga nonostante i solleciti ricevuti, il fornitore invia una raccomandata di messa in mora con il preavviso di sospensione del servizio di fornitura. Se anche quest’ultima comunicazione non sortisce effetto, si giunge al distacco per morosità della fornitura elettrica o del gas.
Cosa accade se si paga una bolletta prescritta?
Ci si potrebbe chiedere se sia possibile ottenere il rimborso di una bolletta che si è pagata dopo che è andata in prescrizione. Purtroppo, la risposta è no. A sancirlo è il Codice Civile all’art. 2940, il quale espressamente non ammette il rimborso di un pagamento di un debito prescritto.
A tal proposito, secondo la prevalente dottrina, si verifica in questo caso un'ipotesi di obbligazione naturale, cioè si considera il pagamento del debito già prescritto come attuazione di un impegno morale e non più giuridico.
Domande frequenti sulle bollette
Come conservare le bollette in modo green?
Una soluzione è pagare le bollette online, una scelta comoda ed ecologica; infatti, la legge offre la possibilità di conservare le ricevute in formato elettronico.
Devo tenere anche le ricevute se pago online?
Sì, le ricevute di pagamento vanno conservate anche se si paga online.
In caso di contestazioni o errori di fatturazione, la ricevuta digitale rappresenta la prova legale dell’avvenuto pagamento. Puoi conservarla salvando la mail di conferma, lo screenshot della transazione o il PDF scaricato dal tuo home banking o dall’area clienti del fornitore.
La legge consente di conservare la documentazione in formato elettronico, senza obbligo di stamparla.
Cosa succede se non ho più una bolletta pagata?
Se non puoi dimostrare l’avvenuto pagamento di una bolletta, il fornitore può richiedere nuovamente il saldo, anche se l’importo era già stato versato.
In questi casi, l’utente deve provare di aver pagato tramite ricevuta, bonifico o estratto conto. Se non avessi più la prova, potresti essere costretto a ripagare la bolletta maggiorata di interessi e spese di sollecito.
Il canone Rai in bolletta influisce sui tempi di conservazione?
Sì. Se nella bolletta luce è compreso anche il canone Rai, la ricevuta va conservata per 10 anni. Questo perché la tassa radiotelevisiva è soggetta alla prescrizione decennale, come stabilito dal Codice Civile (art. 2946). Anche se la parte relativa ai consumi elettrici si prescrive in due anni, la presenza del canone estende il periodo di conservazione complessivo della bolletta.
Come conservare le bollette digitali?
Il modo più sicuro ed ecologico è archiviare le bollette in formato digitale, evitando l’accumulo di carta. Puoi salvare i file PDF in una cartella cloud (Google Drive, Dropbox, iCloud) o su un disco esterno, organizzandoli per anno e fornitore.
Per ulteriore sicurezza, è consigliabile mantenere una copia di backup e rinominare ogni file con mese e numero di bolletta, così da ritrovarli facilmente in caso di controlli o richieste del fornitore.
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