È meglio la funzione deumidificatore o condizionatore?

Nel periodo più caldo dell'anno, per migliorare il comfort e ridurre l'afa è meglio ricorrere alla funzione deumidificatore o condizionatore? Scopriamo quali differenze ci sono, quando conviene una funzione o l'altra e quali vantaggi comportano per la salute e la bolletta.

Quali sono le caratteristiche della funzione condizionatore

Per scegliere tra la modalità di deumidificazione e quella di raffreddamento del climatizzatore, è fondamentale conoscere quali siano le loro caratteristiche. La funzione condizionatore di un climatizzatore, comunemente nota anche come modalità “raffreddamento” o “aria condizionata”, ha lo scopo di ridurre la temperatura dell'ambiente interno mediante:
 

• raffreddamento: la funzione principale è quella di abbassare la temperatura dell'aria all'interno di una stanza. Il climatizzatore aspira l'aria calda dall'interno, la passa attraverso un refrigerante che assorbe il calore e poi espelle l'aria raffreddata nella stanza;
• controllo della temperatura: la maggior parte dei climatizzatori permette di impostare una temperatura desiderata e l'intero sistema lavora per mantenere questa temperatura costante.

Inoltre, i climatizzatori svolgono anche la funzione di filtrazione dell'aria, essendo dotati di filtri che rimuovono polvere, polline e altre particelle dall'aria, migliorando così la qualità dell'aria interna. 

Quali sono le caratteristiche della funzione deumidificatore

La funzione deumidificatore del climatizzatore è progettata per ridurre l'umidità dell'aria senza necessariamente abbassare significativamente la temperatura. Questo è particolarmente utile in climi umidi, dove l'aria secca può rendere l'ambiente più confortevole ed evitare disagi e problemi di salute. In sintesi, la funzione deumidificatore comporta:
 

• rimozione dell'umidità: per raggiungere questo obiettivo, viene fatta passare l'aria attraverso le serpentine di raffreddamento del climatizzatore, dove il vapore acqueo condensa e viene raccolto in un serbatoio o drenato all'esterno;
• mantenimento della temperatura: a differenza della modalità raffreddamento, la funzione deumidificatore mantiene la temperatura più o meno costante. Sebbene l'aria possa raffreddarsi leggermente durante il processo, la riduzione della temperatura non è l'obiettivo principale;
• filtrazione dell'aria: similmente alla modalità di raffreddamento, la funzione deumidificatore include la filtrazione dell'aria per rimuovere polvere, polline e altre particelle, migliorando così la qualità dell'aria.

Vantaggi e svantaggi della funzione deumidificatore e condizionatore 

La scelta tra queste due modalità è strettamente legata, quindi, alle proprie esigenze personali e alle funzioni che si ricercano:

• condizionatore: ha la funzione principale di raffreddare l'aria;
• deumidificatore: ha la funzione principale di rimuovere l'umidità dall'aria.

A seconda della funzione scelta, si ottengono dunque diversi vantaggi e svantaggi:

• condizionatore: raffredda l'ambiente, riducendo significativamente la temperatura dell'aria interna (un vantaggio particolarmente utile nei periodi di caldo intenso); inoltre questa funzione presenta il vantaggio di agire rapidamente, fornendo sollievo immediato dal caldo. In compenso, presenta lo svantaggio di un consumo energetico più elevato;
• deumidificatore: consuma meno energia e tende ad essere più silenziosa rispetto alla funzione condizionatore, riduce la sensazione di afa e aumenta significativamente il comfort percepito, soprattutto in climi caldi e umidi; inoltre, contribuisce a prevenire la formazione di muffe, funghi e batteri, che prosperano in condizioni di alta umidità, migliorando la salute degli occupanti e la qualità dell'aria interna. 

Come monitorare costi e consumi del climatizzatore

Monitorare i costi dell'uso del climatizzatore, sia in modalità condizionatore che deumidificatore, è fondamentale per gestire efficacemente le spese energetiche e migliorare l'efficienza dell'uso dell'apparecchio:
 

• monitoraggio integrato: alcuni climatizzatori di nuova generazione sono dotati di funzioni di monitoraggio integrate, che forniscono dati sul consumo energetico tramite un display sul dispositivo;
• monitoraggio tramite app: mediante l'app del produttore spesso è possibile monitorare il consumo energetico in tempo reale e visualizzare statistiche dettagliate;
• analisi dei consumi: ​​in bolletta tramite il dettaglio dei consumi o sull'app del tuo fornitore. Sia che tu scelga la funzione condizionatore che la funzione deumidificatore, è buona abitudine registrare i dati di consumo giornaliero, settimanale e mensile, per individuare tendenze e periodi di maggiore utilizzo; confrontando i consumi tra diverse stagioni, inoltre, potrai capire come variano le tue esigenze energetiche.

Come ridurre costi e consumi del climatizzatore

Utilizzando il climatizzatore in modo intelligente, è possibile ridurre costi e consumi senza sacrificare il comfort:
 

• utilizza i timer e le modalità programmabili: per spegnere automaticamente il climatizzatore durante le ore in cui non sei in casa o durante la notte;
• modalità Eco: attiva la modalità eco o risparmio energetico se disponibile; questa modalità riduce la potenza dell'impianto, regolando automaticamente la temperatura per mantenere il comfort con un minore consumo energetico;
• imposta la temperatura in modo intelligente: imposta la temperatura su un livello ragionevole (circa 24-26°C in estate); per ogni grado in più di raffreddamento, infatti, i consumi energetici aumentano del 6-8%;
• manutenzione regolare: effettua una pulizia dei filtri e una manutenzione periodica del climatizzatore, per garantire un flusso d'aria efficiente e prevenire sovraccarichi del sistema;
• migliora l'isolamento della casa: assicurati che finestre e porte siano ben isolate per prevenire la perdita di aria fresca.

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