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Gas serra: effetti sul clima e possibili soluzioni

Gas serra - A2A Energia

Gli scienziati studiano i gas serra da oltre un secolo e oggi non ci sono più dubbi: la loro concentrazione in atmosfera, soprattutto quella prodotta dall’uomo, è tra le principali cause del riscaldamento globale. Per affrontare il cambiamento climatico in modo consapevole, è fondamentale conoscere la natura e gli effetti dei gas serra. Solo così possiamo comprendere la gravità della situazione e agire con efficacia per ridurre la nostra impronta sul pianeta.

Cosa sono i gas serra e perché sono pericolosi?

I gas serra, o gas a effetto serra, sono molecole capaci di trattenere parte dell’energia solare riflessa dalla superficie terrestre, riscaldando l’atmosfera. Questo meccanismo, noto come effetto serra, è un fenomeno naturale essenziale alla vita: senza di esso, la temperatura media della Terra sarebbe di circa -18 °C, anziché gli attuali +15 °C.

Perché l’effetto serra naturale è utile (e quando diventa un problema)?

L’effetto serra naturale è una barriera protettiva che mantiene la Terra abitabile. Tuttavia, l’aumento della concentrazione di gas serra dovuto alle attività umane — in particolare l’uso di combustibili fossili, l’agricoltura intensiva e l’industria — sta alterando questo equilibrio. Il problema nasce quando l’effetto serra naturale viene amplificato artificialmente, causando il riscaldamento globale e destabilizzando il clima terrestre.

I principali gas serra: elenco ed effetti

Sono numerose le molecole che contribuiscono all’effetto serra, alcune naturali e altre di origine antropica. Vediamo le principali, analizzandone la provenienza e l’impatto sul riscaldamento globale.

CO2, il più diffuso

Il biossido di carbonio (CO2) è il gas serra più abbondante prodotto dall’uomo. Deriva dalla combustione di carbone, petrolio, gas naturale e biomasse. Pur avendo un potere climalterante minore rispetto ad altri gas, la sua concentrazione atmosferica è altissima, tanto da contribuire per circa il 64% al riscaldamento globale. Secondo l’IPCC, la CO2 ha raggiunto nel 2019 livelli mai visti da almeno due milioni di anni, con un aumento del +47% rispetto al 1750.

Metano, 21 volte più potente

Il metano (CH4) è un gas serra molto più potente della CO2: a parità di quantità, trattiene circa 21 volte più calore nell’atmosfera. Proviene soprattutto dall’agricoltura (fermentazione nei ruminanti), dalle discariche e dalle risaie. Anche se la sua concentrazione è più bassa rispetto alla CO2, il suo impatto è significativo: circa il 18% del riscaldamento globale è attribuibile al metano.

Gas industriali e CFC: impatto elevatissimo

Esistono anche gas serra di sintesi, prodotti esclusivamente dalle attività industriali. Tra questi troviamo l’esafluoruro di zolfo (SF6), che ha un potere climalterante 24.000 volte superiore alla CO2, e i clorofluorocarburi (CFC), utilizzati come refrigeranti e propellenti. Oltre a contribuire all’effetto serra, i CFC sono anche tra i principali responsabili della riduzione dell’ozono stratosferico, lo scudo naturale che ci protegge dai raggi UV.

Gas serra e cambiamento climatico: qual è il legame?

L’effetto serra amplificato provoca una serie di conseguenze a livello globale, che ricadono su tutti gli ecosistemi e le attività umane. A dimostrarlo sono oltre cent’anni di studi scientifici, che hanno identificato una correlazione diretta tra l’aumento dei gas serra e le alterazioni del clima.

Dati scientifici e previsioni IPCC

Le prime teorie sull’effetto serra risalgono al 1827, ma è solo dal 1958, grazie all’Osservatorio di Mauna Loa, che iniziano le misurazioni regolari della CO2 atmosferica. I dati raccolti da allora sono alla base dei rapporti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che dal 1988 monitora il cambiamento climatico globale. L’ultimo rapporto del 2023 conferma con assoluta certezza che l’aumento delle emissioni è la causa principale del riscaldamento globale.

 Aumento delle temperature e impatti globali

Secondo l’IPCC, la temperatura media globale è aumentata di +1,1 °C rispetto all’epoca preindustriale (1850-1900). Negli ultimi 50 anni, il riscaldamento è stato più rapido che in qualsiasi altro periodo degli ultimi 2.000 anni. Questo ha causato:

  • scioglimento dei ghiacci e innalzamento del livello dei mari;
  • intensificazione di eventi meteorologici estremi (ondate di calore, alluvioni);
  • acidificazione e riscaldamento degli oceani;
  • perdita di biodiversità e alterazione degli ecosistemi.

Quali soluzioni per ridurre i gas serra

Fermare il cambiamento climatico richiede un impegno globale, ma esistono soluzioni concrete che possiamo adottare fin da subito per contenere le emissioni e costruire un futuro più sostenibile.

Decarbonizzazione e fonti rinnovabili

Il primo obiettivo è ridurre l’uso dei combustibili fossili, responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2. Questo processo prende il nome di decarbonizzazione e passa attraverso l’adozione di fonti energetiche rinnovabili come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico. L’Europa si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e azzerarle entro il 2050.

Efficienza energetica e nuovi modelli produttivi

Oltre a cambiare le fonti di energia, è necessario usare l’energia in modo più intelligente. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici, dei trasporti e degli impianti industriali significa ridurre i consumi senza rinunciare al comfort. Anche l’economia circolare e la digitalizzazione dei processi produttivi giocano un ruolo fondamentale nella transizione ecologica.

Il ruolo di cittadini, imprese e istituzioni

Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. I cittadini possono ridurre gli sprechi, scegliere offerte luce e gas 100% green e modificare le proprie abitudini quotidiane. Le imprese possono investire in tecnologie pulite e adottare strategie di sostenibilità. Le istituzioni devono promuovere politiche ambientali efficaci, incentivare le rinnovabili e rendere il mercato dell’energia più trasparente.

Gas serra: cosa ci insegna la scienza sul nostro futuro

La scienza ci fornisce dati chiari e univoci: l’attuale modello di sviluppo non è più sostenibile. Se vogliamo evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico, dobbiamo agire ora. Ogni tonnellata di CO2 risparmiata oggi equivale a meno danni per il futuro.
Investire nelle energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e costruire un’economia circolare non sono più scelte opzionali, ma necessità impellenti. Il cambiamento climatico è una sfida collettiva, e solo attraverso l’impegno condiviso di persone, aziende e governi potremo costruire un futuro più equo, sano e resiliente per tutti.

Domande frequenti su gas serra

Quali sono gli effetti principali dei gas serra?

I principali effetti dei gas serra sono l’aumento della temperatura globale, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e l’intensificazione degli eventi climatici estremi come ondate di calore, siccità e piogge intense.

Come possiamo ridurre le emissioni climalteranti?

Per ridurre le emissioni climalteranti è fondamentale adottare uno stile di vita più sostenibile: preferire fonti di energia rinnovabile, limitare l’uso di mezzi di trasporto inquinanti, ridurre il consumo di carne e prodotti ad alta impronta ambientale, migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione e scegliere fornitori di energia impegnati nella decarbonizzazione. 

Il metano è più pericoloso della CO₂?

Sì, il metano (CH₄) è considerato più impattante della CO₂ in termini di potere climalterante: è circa 21 volte più potente dell’anidride carbonica nell’intrappolare calore, anche se la sua concentrazione in atmosfera è inferiore.

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