In un periodo in cui risparmio e sostenibilità sono al centro dell’attenzione, scegliere di avere energia a prezzo fisso può essere utile per chi cerca stabilità e vuole gestire le spese in modo più consapevole. Il contesto energetico è cambiato e oggi il mercato libero mette a disposizione strumenti più flessibili per tenere sotto controllo la bolletta. Nello specifico, le offerte si dividono in due grandi categorie e possono avere:
- prezzo variabile (indicizzato), che segue l’andamento del mercato all’ingrosso;
- prezzo fisso, che blocca il costo dell’energia per tutta la durata del contratto.
Vediamo meglio cosa comporta scegliere un prezzo fisso, quando può convenire davvero e come trovare l’offerta giusta in base alle proprie esigenze.
Cos’è un’offerta a prezzo fisso?
Si parla di offerta a prezzo fisso quando il costo dell’energia (che sia elettricità o gas) rimane invariato per un periodo stabilito dal contratto, che solitamente dura 12, 24, 36 mesi o, in alcuni casi eccezionali anche 10 anni, come con Noi2, un’offerta che blocca il 70% del prezzo per un decennio. Questo significa che il prezzo al kilowattora (kWh) per l’elettricità, o al metro cubo (Smc) per il gas, rimane bloccato. Nelle offerte variabili, invece, il prezzo segue l’andamento dei mercati all’ingrosso di riferimento. Per vedere a quanto ammonta il prezzo per kWh o per Smc in un determinato periodo, si guardano i valori di mercato: per l’elettricità si fa riferimento al PUN (Prezzo Unico Nazionale), mentre per il gas al PSV (Punto di Scambio Virtuale). Questi valori possono cambiare ogni giorno in base a fattori stagionali, geopolitici o legati alla domanda globale. Le offerte a prezzo fisso mettono un freno a questa variabilità e offrono maggiore prevedibilità.
Quando conviene bloccare il prezzo?
Sottoscrivere un’offerta a prezzo fisso può fare la differenza in molti casi, soprattutto in periodi di forte incertezza nei mercati energetici. Se i prezzi sono instabili o in rialzo, sapere con certezza quanto costerà l’energia nei prossimi mesi è un grande vantaggio. Secondo dati pubblicati da ARERA, nel 2023 il 66,8% dei privati nel mercato libero ha scelto un’offerta a prezzo fisso e il restante 33,2% ha optato per il prezzo variabile. La sicurezza del prezzo fisso è utile per chiunque abbia bisogno di pianificare con precisione le proprie spese, come nel caso di famiglie con budget fisso o piccole attività che devono prevedere i costi.
I vantaggi principali di questo tipo di offerta sono, quindi:
- stabilità: ci si mette al riparo dalle oscillazioni dei prezzi;
- semplicità: non serve monitorare continuamente l’andamento dei mercati;
- programmazione: consente di gestire al meglio il bilancio familiare o aziendale.
Naturalmente, se il PUN o il PSV dovessero scendere, un’offerta a prezzo variabile potrebbe risultare più conveniente nel breve periodo. Tuttavia, il mercato resta imprevedibile e le condizioni potrebbero cambiare di nuovo rapidamente.
Come scegliere l’offerta giusta?
La scelta tra prezzo fisso e variabile dipende molto dal proprio stile di vita e dalle proprie priorità. Chi preferisce una spesa prevedibile può sentirsi più a suo agio con un prezzo fisso. Chi invece è più flessibile e disposto ad accettare più incertezza in cambio della possibilità di risparmiare quando i prezzi calano, può optare per un’offerta indicizzata. In questo caso, però, serve un po’ di attenzione per seguire l’andamento del mercato. Oltre al prezzo, ci sono diversi elementi da valutare per scegliere in modo consapevole:
- durata del blocco: più è lunga, maggiore è la stabilità, ma è importante valutare anche la flessibilità del contratto;
- trasparenza dell’offerta e flessibilità: meglio considerare solo soluzioni senza costi nascosti e con bollette chiare;
- strumenti di monitoraggio: app e aree clienti che permettono di vedere i propri consumi in tempo reale aiutano a gestire l’energia in modo più efficiente;
- sostenibilità: la possibilità di scegliere energia da fonti rinnovabili è un modo per ridurre il proprio impatto ambientale.
Prima di scegliere, può essere utile dare un’occhiata ai consumi degli ultimi mesi per capire quale offerta si adatta meglio alle proprie abitudini.
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