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La differenza tra risparmio energetico ed efficienza energetica

Differenza tra risparmio energetico ed efficienza energetica - A2A

Nonostante siano termini apparentemente simili, in realtà esiste una netta differenza tra risparmio energetico ed efficienza energetica. Si tratta di due tipi di interventi che, se attuati in modo complementare e integrato, consentono di gestire l’energia in modo ottimale. Tuttavia, è fondamentale comprenderne le differenze e le specificità, per essere in grado di compiere scelte consapevoli nell’ambito dell’ottimizzazione energetica.

La riduzione dei consumi energetici, infatti, è senza dubbio una delle grandi sfide globali della nostra epoca. La recente crisi politica internazionale, d’altronde, ha reso il tema dell’energia di stretta attualità negli ultimi mesi. Ad ogni modo, è soprattutto la lotta al cambiamento climatico ad imporre un utilizzo più responsabile dell’energia.

I decisori politici hanno individuato nel risparmio energetico e nel miglioramento dell'efficienza energetica gli ambiti prioritari verso cui concentrare gli sforzi e gli investimenti: da un lato è necessario rendere le abitazioni più efficienti, dall’altro bisogna diminuire il fabbisogno energetico attraverso l’innovazione tecnologica e stili di vita più sostenibili.

Cosa si intende per risparmio energetico ed efficienza energetica

Per capire meglio cosa si intende per efficienza energetica e risparmio energetico, partiamo dalle definizioni contenute nella Direttiva 2012/27/CE:

  • il risparmio energetico corrisponde alla quantità di energia risparmiata, determinata attraverso una misurazione e/o una stima del consumo energetico prima e dopo l’intervento di miglioramento dell'efficienza energetica, assicurando allo stesso tempo la normalizzazione delle condizioni esterne che incidono sul consumo di energia;
  • l’efficienza energetica, invece, si riferisce al rapporto tra l’immissione di energia in un sistema e un determinato risultato in termini di rendimento, servizi, merci o energia.

In pratica, quando si parla di risparmio energetico si intendono tutti quegli interventi o azioni che permettono di consumare meno energia, diminuendo la quantità di energia necessaria a realizzare le varie attività. Con il risparmio energetico si abbassa il fabbisogno di energia, ma non necessariamente si aumenta anche l’efficienza energetica. Rientrano in questo concetto tutti gli accorgimenti che consentono una riduzione dell’energia consumata, come un utilizzo più razionale degli elettrodomestici o l’abbassamento della temperatura del riscaldamento.

L’efficienza energetica interessa invece un migliore utilizzo dell’energia, affinché un sistema sia in grado di consumare meno e fornire una resa superiore. In questo caso un miglioramento dell’efficienza energetica assicura sempre anche un certo risparmio energetico. Ad esempio, un intervento di isolamento termico con l’installazione di un cappotto termico è una misura di efficienza energetica, in quanto permette di usufruire dello stesso comfort termico a fronte di un minore consumo di energia.

Risparmio ed efficienza energetica a casa

Il linguaggio istituzionale è molto tecnico e rischia di essere difficile da comprendere, ma per quanto concerne i consumi energetici domestici possiamo tradurlo in termini più semplici e chiari.

Il risparmio energetico è l'insieme di quei comportamenti che consentono di diminuire il consumo di energia a casa, attraverso l'adozione di abitudini e soluzioni più consapevoli e virtuose (ad esempio, spegnere sempre la luce nelle stanze non utilizzate o usare elettrodomestici di nuova generazione), con l’obiettivo di eliminare gli sprechi di energia inutili. Si tratta in sostanza di cambiamenti dello stile di vita.

L'efficienza energetica riguarda invece le caratteristiche strutturali e gli impianti della casa, ovvero tutti quei sistemi e aspetti che influiscono sulla quantità di energia necessaria per riscaldarla, illuminarla e far funzionare gli elettrodomestici. L’efficienza energetica prescinde dallo stile di vita e dai comportamenti quotidiani, infatti è un ambito più vicino allo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative che permettono di sfruttare meglio l’energia di cui disponiamo.

Come si calcola il risparmio energetico e l’efficienza energetica

Chi desidera conoscere come si calcola il risparmio energetico deve sapere che si tratta di un’operazione complessa, che richiede l’applicazione di una serie di formule matematiche per realizzare delle stime attendibili. Questi calcoli vengono effettuati ad esempio per determinare il potenziale risparmio energetico di un intervento agevolato, come i lavori di riqualificazione energetica per il Superbonus. Le linee guida per il calcolo semplificato sono fornite dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

In modo analogo, anche determinare come si calcola l’efficienza energetica non è un processo semplice, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un valore espresso in percentuale. L’esempio più comune è quello della classe energetica dell’abitazione oppure della classe energetica degli elettrodomestici, ossia due standard che consentono di confrontare due abitazioni o due elettrodomestici tra loro per capire quale è più efficiente, quindi in grado di realizzare una certa attività con un consumo minore di energia.

Cosa sono le classi di efficienza energetica

A differenza del risparmio energetico, l’efficienza energetica è misurabile in modo oggettivo, spesso espressa e certificata in ambito edilizio attraverso il valore della classe energetica dell’edificio. Questa classificazione definisce le caratteristiche di efficienza energetica di un’abitazione sotto il profilo dell’isolamento termico, della coibentazione e degli impianti tecnologici presenti.

Gli aspetti che determinano l'efficienza energetica di un edificio sono molteplici, tra cui quelli più importanti sono:

  • le opere di coibentazione delle pareti esterne, delle coperture e degli infissi;
  • l'installazione di pannelli solari o di altri impianti che consentono di usare delle fonti di energia rinnovabili;
  • l’installazione di accumulatori per ottimizzare l’autoconsumo di energia prodotta in modo autonomo da fonti sostenibili, come i pannelli fotovoltaici sul tetto;
  • la sostituzione dei vecchi apparati di climatizzazione con caldaie a condensazione o altri apparecchi ad alta efficienza;
  • l'installazione di pompe di calore o collettori solari in sostituzione dei vecchi scaldacqua;
  • l'utilizzo di fonti d'illuminazione a basso consumo come le lampadine a LED;
  • la sostituzione dei vecchi termosifoni con i nuovi termocamini.

La classificazione energetica consente di individuare gli interventi migliori per l'ottimizzazione dell'efficientamento energetico del proprio edificio, lavori per i quali sono previsti specifici incentivi e agevolazioni come il Superbonus 110%.

Risparmio ed efficienza energetica: concetti diversi ma complementari

A questo punto è evidente come risparmio energetico ed efficienza energetica siano concetti e ambiti differenti, anche se strettamente connessi. Entrambi, infatti, se ben applicati si traducono in una riduzione del consumo di energia, quindi in una minore spesa per le bollette e un ridotto impatto sull’ambiente e sull’atmosfera terrestre.

Per ottenere dei risultati importanti in termini di efficienza energetica e risparmio energetico, il nostro consiglio come Life Company è quello di scegliere consapevolmente prodotti per la casa sostenibili, in grado di migliorare l’efficientamento energetico dell’abitazione e diminuire o eliminare del tutto gli sprechi di energia.

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