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Etichetta energetica: come funziona e cosa cambia dalla vecchia

Etichetta energetica: caratteristiche - A2A Energia

Dal 1° marzo 2021 sono entrati in vigore i nuovi criteri europei per la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica degli elettrodomestici e dei dispositivi elettronici. Si tratta di un importante passo in avanti verso la sostenibilità, il risparmio e l’economia circolare, per favorire scelte di consumo più responsabili.

La nuova etichetta energetica è stata completamente aggiornata e rivista, per renderla più funzionale e utile per i consumatori. Il nuovo documento energetico contiene informazioni più accurate e semplici da leggere, un nuovo sistema di classi energetiche e delle innovazioni tecnologiche importanti come il QR Code integrato.

Le nuove etichette energetiche di elettrodomestici e dispositivi elettronici permetteranno di risparmiare, acquistando con maggiore consapevolezza i prodotti migliori sul mercato in termini di efficienza energetica, comfort, silenziosità e consumo idrico. L’etichetta UE è obbligatoria dal 2021 su alcuni prodotti, tra cui lavatrici, lavasciuga, frigoriferi, congelatori e lavastoviglie, ai quali si sono aggiunti anche televisori e lampade, ma in futuro seguiranno anche altri prodotti.

L’importanza della nuova etichetta energetica UE

A dicembre 2019, la Commissione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il documento L 315, una misura che regolamenta i consumi energetici di elettrodomestici e dispositivi elettronici. La legislazione, varata dalla Commissione Europea in materia di etichettatura energetica e progettazione ecocompatibile, ha come obiettivo migliorare l'efficienza energetica dei prodotti venduti sul mercato comunitario.

La progettazione ecocompatibile stabilisce norme minime comuni all’interno dell'UE, per eliminare dal mercato i prodotti meno performanti dal punto di vista energetico. L'obiettivo di queste direttive è ridurre l'impatto negativo sull'ambiente durante tutto il ciclo di vita del prodotto, puntando verso una maggiore ecosostenibilità.

Tali norme si inseriscono nel piano più ampio della Commissione Europea per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. L'Europa punta ad essere il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050. Inoltre, entro il 2030 l’UE si è data l'obiettivo di ridurre di almeno del 55% le emissioni di gas a effetto serra, rispetto ai livelli del 1990.

Tutto questo rappresenta una sfida per tutti i settori, compreso quello dell’elettronica e degli elettrodomestici, comparti che possono dare un significativo contributo al raggiungimento di questi obiettivi. Le etichette energetiche forniscono al consumatore, al momento dell'acquisto di un elettrodomestico o di un dispositivo elettronico, un'indicazione chiara e semplice dell'efficienza energetica e di altre caratteristiche chiave dei prodotti.

Ciò consente di fare acquisti più consapevoli e risparmiare energia riducendo i costi delle bollette energetiche, in più allo stesso tempo contribuisce a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Secondo l’UE, la nuova legislazione di progettazione ecocompatibile ed etichettatura energetica consentirà un risparmio medio in bolletta di 285 euro l’anno, con un beneficio complessivo entro il 2030 di 230 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio in meno.

Breve storia delle etichette energetiche degli elettrodomestici

L’etichettatura energetica è stata introdotta per una serie di elettrodomestici nel 1994, ma in Italia è stata recepita soltanto nel 1998, per poi essere estesa successivamente ad altri prodotti nel 2004. Essa era costituita da una scala di consumi energetici che andava da A, cioè massima efficienza energetica, a G, ovvero minima efficienza.

Negli ultimi decenni i prodotti sono diventati sempre più efficienti sotto il profilo energetico, un aspetto che ha reso necessario in un primo momento l’introduzione delle classi A++ e A+++ per indicare prodotti con efficienza energetica ancora più elevata. Tuttavia, queste diciture, oltre ad essere difficili da comprendere per il consumatore, sono diventate riduttive e non riuscivano più a classificare al meglio l'efficienza energetica del prodotto.

Per questa ragione le etichette energetiche dell'UE saranno gradualmente adeguate per ripristinare la scala da A a G, più chiara e comprensibile per il consumatore.

Come funziona la nuova etichettatura energetica?

La nuova etichettatura energetica 2021 è entrata in vigore lo scorso anno e riguarda 5 gruppi di prodotti:

  • frigoriferi e congelatori;
  • lavastoviglie;
  • lavatrici;
  • televisori.

Dopo l'entrata in vigore della nuova scala, un prodotto che ad esempio presenta una classe di efficienza energetica A+++ nella vecchia scala, potrebbe diventare una classe B o inferiore nella nuova scala, senza modificare il suo consumo energetico reale. Tuttavia, non è possibile stabilire una corrispondenza precisa tra le vecchie e le nuove classi energetiche, perché quelle nuove sono state elaborate utilizzando nuove metodologie di analisi.

Quindi, non è possibile ad esempio sapere con certezza a cosa corrisponde la nuova classe A secondo la vecchia classificazione, oppure al contrario non si può definire con precisione a cosa corrisponde la vecchia classe A in base alla nuova metodologia. Ad ogni modo, le nuove classi energetiche hanno introdotto standard più severi per definire un prodotto efficiente e a basso consumo, dunque per conoscere ad esempio a cosa corrisponde la nuova classe energetica F bisogna considerare che potrebbe essere equiparata alla vecchia classe A+.

La classe A sarà inizialmente vuota per lasciare spazio allo sviluppo di modelli più efficienti sotto il profilo energetico. Si tratta in particolare di elettrodomestici di nuova generazione, dotati di tecnologie smart che consentono di ottenere un livello di efficienza e risparmio superiore rispetto a quanto raggiunto finora.

La nuova etichettatura da settembre 2022 entrerà in vigore anche su:

  • Asciugatrici;
  • Condizionatori d’aria.

Come leggere la nuova etichetta energetica?

La nuova etichetta energetica è stata semplificata, rendendo più facile la lettura per il consumatore. All’interno si trovano i seguenti elementi:

  • QR Code: con il proprio smartphone è possibile scansionare il QR Code e accedere a tutte le specifiche relative al consumo di quel prodotto;
  • Scala di etichettatura energetica: si passa a una dicitura più semplice e chiara dalla A alla G, dove la classe A è quella più efficiente con consumi più bassi, mentre la G quella meno efficiente con i consumi più alti. Nella nuova etichettatura non saranno più utilizzati i simboli +++;
  • Consumo energetico: subito sotto la scala di etichettatura è possibile trovare l’effettivo consumo del prodotto espresso in kWh, che cambia a seconda della tipologia di prodotto e al tempo impiegato per completare il ciclo di funzione principale;
  • Pittogrammi: questi simboli restituiscono altre informazioni sui consumi e le caratteristiche del prodotto, variando in base alla tipologia di dispositivo. Per esempio, nelle etichette di lavatrici e lavastoviglie è riportato il pittogramma relativo al consumo di acqua e la capacità di carico. Altri pittogrammi possono essere relativi al tempo impiegato per completare il ciclo, oppure al livello di rumorosità espresso in decibel.

Come scegliere un elettrodomestico efficiente?

Scegliere un elettrodomestico efficiente significa guardare oltre il prezzo di acquisto e valutare con attenzione i consumi energetici, la durata del prodotto e le caratteristiche che incidono sul risparmio in bolletta e sull’impatto ambientale. La nuova etichetta energetica UE rappresenta il punto di partenza: consente di confrontare facilmente modelli diversi e individuare quelli con prestazioni migliori.

  • Un primo elemento da considerare è la classe energetica, che va da A a G. Gli apparecchi in classe A e B garantiscono consumi molto ridotti e, nel corso della vita utile del prodotto, permettono di recuperare la spesa iniziale grazie a minori costi in bolletta. È importante anche valutare i dati di consumo reale, riportati in kWh per ciclo o per 100 cicli, a seconda della tipologia di dispositivo.
  • Oltre all’energia, conviene analizzare anche: il consumo idrico per lavatrici e lavastoviglie,  la capacità di carico in base alle proprie esigenze familiari,  il livello di rumorosità e la presenza di funzioni smart per monitorare e ottimizzare i consumi. 

Questi indicatori, mostrati sotto forma di pittogrammi sull’etichetta energetica, aiutano a scegliere il modello più adatto alle proprie abitudini quotidiane.
Infine, è bene considerare anche aspetti legati alla durata e alla manutenzione: preferire prodotti progettati per essere riparabili, con ricambi disponibili per almeno 7-10 anni, significa fare una scelta che tutela sia il portafoglio sia l’ambiente.
In sintesi, un elettrodomestico efficiente non è solo quello che consuma meno energia, ma anche quello che unisce tecnologia avanzata, lunga durata, minore impatto ambientale e reale convenienza economica.

Etichettatura energetica: oltre il risparmio energetico

La legislazione europea in materia di progettazione ecocompatibile, stabilendo standard minimi obbligatori per l'efficienza energetica di elettrodomestici e dispositivi elettronici, è uno strumento efficace per migliorare le prestazioni ambientali di questi prodotti. La progettazione ecocompatibile sostiene inoltre la competitività industriale e l'innovazione, promuovendo migliori prestazioni ambientali dei prodotti in tutto il mercato interno.

Le norme entrate in vigore nel 2021 sulla progettazione ecocompatibile, oltre ad avere come obiettivo la riduzione dei gas serra, hanno introdotto anche elementi finalizzati ad aumentare la riparabilità e la riciclabilità degli apparecchi.

Fra le nuove misure figurano alcuni requisiti, come ad esempio rendere i pezzi di ricambio più facilmente sostituibili, oppure garantire che le informazioni sulla riparazione e la manutenzione siano disponibili per gli utilizzatori finali e i riparatori professionisti, per una durata minima dei prodotti che varia tra i 7 e i 10 anni a seconda del dispositivo.

Domande frequenti sull’etichetta energetica

La nuova etichetta è obbligatoria per tutti?

Sì, la nuova etichetta energetica UE è obbligatoria dal 1° marzo 2021 per diverse categorie di elettrodomestici e dispositivi elettronici, tra cui frigoriferi, congelatori, lavastoviglie, lavatrici, lavasciuga e televisori. Dal settembre 2022 è stata estesa anche ad asciugatrici e condizionatori d’aria, e nei prossimi anni verrà progressivamente applicata anche ad altri prodotti. Questo significa che i consumatori, al momento dell’acquisto, devono trovare sempre la nuova scala energetica da A a G, più chiara e trasparente rispetto al vecchio sistema.

Posso ancora comprare elettrodomestici con la vecchia etichetta?

Gli elettrodomestici con la vecchia etichetta energetica possono ancora trovarsi sul mercato solo se già prodotti o immessi in commercio prima del marzo 2021. Tuttavia, i rivenditori sono obbligati a sostituire le etichette esposte sugli apparecchi in vendita con quelle nuove, per uniformare le informazioni. In pratica, anche se alcuni modelli sono stati progettati con la vecchia classificazione (A+, A++, A+++), oggi vengono rietichettati secondo la nuova scala A–G, così da permettere un confronto immediato e corretto tra i diversi prodotti.

La classe A è sempre disponibile?

No, nella nuova etichetta energetica la classe A è stata lasciata inizialmente quasi vuota. Questo serve a stimolare i produttori a sviluppare elettrodomestici ancora più efficienti, destinati a occupare quella fascia in futuro. Per questo motivo, al momento molti degli apparecchi più efficienti sul mercato risultano classificati come B o C, pur mantenendo consumi molto bassi. Solo con l’evoluzione tecnologica e l’arrivo di modelli di nuova generazione la classe A verrà popolata, rappresentando un punto di riferimento per le migliori prestazioni energetiche disponibili.

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