Immagina un futuro in cui le grandi navi potranno continuare a supportare il commercio internazionale superando il loro più grande problema: la produzione di CO2. Grazie ad un innovativo progetto di una società italiana, tutto ciò può diventare realtà! Vediamo insieme di che si tratta e come funziona questa tecnologia, in grado di catturare la CO2 prodotta dalle navi.
L'impatto ambientale del settore marittimo
Il settore marittimo, pur essendo fondamentale per il commercio internazionale, rappresenta una delle principali fonti di inquinamento a livello globale. Le navi, infatti, emettono una vasta gamma di sostanze inquinanti che hanno un impatto significativo sull'ambiente e sulla salute umana: secondo i dati dell'Unione Europea, nel mondo circolano quasi 11mila navi di oltre 6mila tonnellate di stazza, ognuna delle quali ogni anno emette circa 7milioni di tonnellate di CO2.
La tecnologia che cattura la CO2 prodotta dalle navi
Grazie ad una tecnologia rivoluzionaria, una società italiana, Ecospray, nota per le sue soluzioni innovative in ambito di sostenibilità ambientale, ha sviluppato una soluzione in grado di catturare la CO2 prodotta dalle navi, contribuendo ad un significativo passo verso la decarbonizzazione del settore marittimo, uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra globali.
Come? ideando una tecnologia per catturare l’anidride carbonica direttamente dai fumi di scarico delle navi attraverso due modalità:
- mediante la cosiddetta Carbon Capture con Ammine (basata sull’assorbimento chimico dell’anidride carbonica mediante una soluzione di ammine). Una volta separata, l'anidride carbonica viene poi liquefatta e conservata in appositi serbatoi a bordo;
- e la Carbon Capture con Idrossido di calcio (in cui la CO2 viene convertita in carbonato di calcio).
Per un futuro più green
Nel 2025 inizierà la fase di industrializzazione, ma i test condotti su una nave commerciale per 2 anni hanno dimostrato come questa tecnologia possa catturare fino all’80% della CO2 emessa durante la navigazione. Secondo i ricercatori, si tratterebbe di circa 2mila tonnellate di anidride carbonica per ogni viaggio: un passo importante verso un settore marittimo più ecologico e rispettoso dell'ambiente!
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