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10 trucchi per risparmiare energia mentre cucini: guida pratica

Risparmio energetico in cucina - A2A Energia

Spesso quando si pensa al risparmio energetico in cucina, si ragiona in termini di spesa, cercando il supermercato più conveniente, o andando a caccia di volantini promozionali per scovare qualche offerta vantaggiosa. Tuttavia, si può risparmiare anche scegliendo elettrodomestici più efficienti e utilizzando metodi di cottura che riducono il consumo di gas ed energia elettrica. Ecco 10 trucchi per risparmiare energia e ridurre i consumi gas e luce in cucina.

1. Usa la cottura al vapore

La cottura al vapore a castello, oltre a essere un sistema che fa bene alla salute perché mantiene intatte le proprietà dei cibi, permette la preparazione contemporanea di più piatti utilizzando un unico fornello. Durante il processo di cottura a risparmio energetico è possibile mantenere la fiamma bassa e terminare la cottura a fiamma spenta, lasciando che sia il vapore che si è sviluppato a completarla.

2. Sfrutta la pentola a pressione

Per certi versi simile alla cottura a vapore, la pentola a pressione unisce la forza del vapore a quella della pressione esercitata dal vapore stesso. All’interno della pentola si genera una pressione che consente all’acqua di bollire a 120 130 gradi, dimezzando i tempi di cottura degli alimenti e facendo risparmiare gas o energia elettrica. Inoltre, anche per la pentola a pressione è possibile spegnere il fornello, una volta che la pentola ha raggiunto la pressione, risparmiando energia e lasciando che sia il vapore a completare la cottura. Tra i cibi che tipicamente conviene preparare con la pentola a pressione ci sono i legumi.

3. Preparare i legumi in modo efficiente

Non tutti i legumi hanno gli stessi tempi di cottura. Per esempio, tra i legumi essiccati, lenticchie, ceci e piselli hanno tempi di cottura inferiori rispetto ai fagioli o alla soia. Tuttavia, non occorre rinunciare a questi legumi per risparmiare. Infatti, esistono alcuni accorgimenti che permettono di dimezzare i tempi di cottura dei legumi. Se ad esempio si lasciano i legumi in ammollo, anziché le solite 8 ore, anche fino a 24 ore, ricordandosi di scolarli e sostituire l’acqua ogni 8-12 ore, i tempi di cottura si ridurranno sensibilmente. In alternativa si possono portare a ebollizione i legumi nella loro acqua di cottura, spegnere il fornello ed attendere un’ora, così da ammorbidire i legumi e i tempi di cottura necessari, quando si riaccenderà il fornello, saranno inferiori.

4. Utilizza il bollitore in modo efficiente

Un elettrodomestico sempre diffuso nelle case è il bollitore, ideale per preparare velocemente, tè, tisane e infusi. I bollitori disponibili in commercio hanno una capacità standardizzata di 1,5 a 2 litri. Spesso si tende a riempire tutto il bollitore anche per preparare una singola tazza di tè. Generalmente per una tazza sono sufficienti 0,2 litri di acqua, ma se si riempie un bollitore per esempio con 1,4 litri, si consumerà sette volte la quantità di energia necessaria.

5. Spegni il forno elettrico prima

A proposito di consumi e forno elettrico, quando si decide di accendere il forno, è bene sfruttarlo per cuocere il maggior numero di piatti possibili nello stesso momento, in modo da ottimizzare tempo e risparmio energetico. I forni moderni raggiungono la temperatura desiderata in tempi brevi, per cui è inutile preriscaldare il forno tanto tempo prima di iniziare la cottura. Inoltre, i forni spesso sono in grado di mantenere la temperatura costante anche per 20 minuti, una volta spenti; quindi, è possibile spegnere il forno prima del completamento della cottura, risparmiando energia. 

6. Opta per il forno a microonde per ridurre i tempi di cottura

I forni a microonde di nuova generazione, oltre a consentire la preparazione simultanea di più piatti, consentono di risparmiare tempo ed energia perché sono dotati di sistemi di cottura a vapore o ventilata, che li rendono una valida alternativa rispetto al forno tradizionale. La ventilazione all’interno del forno, unito all’azione delle microonde, permette di preparare i cibi fino a quattro volte più velocemente e di ridurre i consumi elettrici. 

7. Togli il cibo dal frigo un po’ prima e poi riscalda

Se si sa in anticipo di dover riscaldare del cibo conservato in frigorifero, è importante portarlo fuori dal frigo un po’ di tempo prima, anche con un’ora di anticipo. In questo modo, il cibo raggiunge spontaneamente la temperatura ambiente, così da abbreviare il tempo necessario per riscaldarlo. Un’altra possibilità per riscaldare gli alimenti consiste nel posizionarli in un piatto da appoggiare su una pentola che si trova già sul fornello. Saranno sufficienti pochi minuti per ottenere il cibo alla temperatura desiderata.

8. Butta la pasta poco prima che l’acqua inizi a bollire

Gli italiani ne mangiano 28 chili all’anno a testa; quindi, imparare a cucinare bene la pasta può fare la differenza in termini di risparmio energetico. Non è necessario che l’acqua abbia iniziato a bollire per versare la pasta nella pentola, è possibile farlo già poco prima che l’acqua raggiunga il punto di ebollizione.

9. Scegliere la pentola o la padella giusta

Quando si cucina un determinato alimento, è opportuno chiedersi sempre se il contenitore scelto sia appropriato per tipologia e dimensioni. Ad esempio, il vetro e la terracotta sono molto efficienti per determinati tipi di cottura, ma le pentole di metallo, che impiegano più tempo a riscaldarsi, distribuiscono meglio il calore. Inoltre, è importante valutare con attenzione anche le dimensioni dei contenitori che si adoperano per la cottura, in base a quanto cibo si deve cucinare.

10. Usa il coperchio

Infine, anche il coperchio è un importante alleato del risparmio energetico in cucina, perché, riducendo la dispersione di calore, consente di ridurre i tempi di cottura e di risparmiare gas o energia elettrica. Quindi per cuocere o riscaldare il cibo è importante utilizzare i coperchi, sia nel caso in cui si usino pentole, sia che si usino padelle.

Come scegliere elettrodomestici per cucinare a basso consumo?

Scegliere elettrodomestici efficienti è il primo passo per ridurre i consumi energetici in cucina e contenere i costi in bolletta. La nuova etichetta energetica europea, in vigore dal 1° marzo 2021, aiuta a confrontare in modo immediato le prestazioni di ogni apparecchio: le classi di efficienza vanno dalla A (più efficiente) alla G (meno efficiente).
Optare per forni, piani cottura o microonde di classe A o B può garantire un risparmio fino al 30% di energia rispetto ai modelli di classe inferiore.
Particolare attenzione va riservata ai piani a induzione, che rappresentano una delle tecnologie più efficienti oggi disponibili. A differenza dei fornelli a gas, l’induzione trasferisce il calore direttamente alle pentole tramite campi magnetici, riducendo la dispersione energetica e dimezzando i tempi di cottura. Per ottenere le massime prestazioni, è importante utilizzare pentole compatibili con l’induzione (dotate di fondo ferromagnetico) e regolare la potenza in base al tipo di preparazione.
Anche gli elettrodomestici multifunzione, come forni ventilati o a vapore combinato, permettono di cuocere più pietanze contemporaneamente e di ridurre i tempi di utilizzo.
Infine, è sempre utile verificare i dati indicati sull’etichetta — come il consumo annuo in kWh e la classe di rumorosità — per scegliere prodotti non solo efficienti, ma anche più sostenibili e silenziosi.

Domande frequenti sul risparmio energetico in cucina

Come si può risparmiare energia cucinando?

Per risparmiare energia in cucina basta ottimizzare i tempi e i metodi di cottura. Usare il coperchio, cuocere più pietanze insieme, scegliere pentole adatte alla quantità di cibo e sfruttare il calore residuo dei fornelli o del forno consente di ridurre i consumi fino al 20%.

Qual è il metodo di cottura più economico?

I metodi più economici sono la cottura a vapore e quella con pentola a pressione, che sfruttano temperature più basse e tempi ridotti. Anche il microonde è molto efficiente per riscaldare o cuocere porzioni piccole, consumando meno rispetto ai fornelli tradizionali.

Meglio il forno elettrico o il microonde per risparmiare?

Il microonde consuma meno energia del forno elettrico: in media 0,6–1 kWh per ora contro 1,2–1,8 kWh del forno tradizionale. È ideale per riscaldare o cuocere piatti veloci. Il forno ventilato, però, resta più efficiente di quello statico grazie alla distribuzione uniforme del calore.

Il coperchio aiuta davvero a risparmiare gas?

Sì. Usare il coperchio durante la cottura riduce la dispersione di calore e accorcia i tempi fino al 30%, permettendo di usare una fiamma più bassa. È uno dei trucchi più semplici ed efficaci per risparmiare gas o elettricità in cucina.

Quali pentole consumano meno energia?

Le pentole dal fondo spesso e con buon isolamento termico, come quelle in acciaio inox o alluminio multistrato, distribuiscono meglio il calore e mantengono la temperatura più a lungo. Anche le pentole antiaderenti e quelle a misura del fornello riducono i tempi di riscaldamento e i consumi.


 
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