La biodiversità, frutto di milioni di anni di evoluzione, è la base su cui costruire un futuro più sostenibile per tutti a livello ambientale, economico e sociale.
Proteggerla, favorirne la conservazione e promuovere l’uso sostenibile delle sue risorse è indispensabile per garantire la salute degli ecosistemi e il benessere dell’uomo.
Biodiversità significato: che cosa vuol dire diversità biologica?
La parola biodiversità, dal greco bios, che significa “vita”, e dal latino diversitas, ossia “differenza/diversità”, fu utilizzata per la prima volta nel 1968 dall’ecologo Raymond Dasmann e, qualche anno dopo, dal biologo Thomas Lovejoy nel suo libro Conservation biology. Tuttavia, l’espressione è diventata di uso comune solo nel 1988 grazie a una raccolta di saggi, dal titolo “Biodiversità”, curata dal biologo ed evoluzionista americano Edward Wilson.
Che cos’è la biodiversità? La biodiversità, altrimenti detta diversità biologica, è la varietà di organismi viventi nelle loro diverse forme e nei rispettivi ecosistemi. In altre parole, tutto ciò che non è stato creato o modificato dall’uomo rientra nella biodiversità che rappresenta la ricchezza della vita sulla terra e comprende tutte le forme di vita, i differenti habitat in cui vivono le specie e il materiale genetico di ognuna.
Definizione scientifica
Una definizione internazionalmente riconosciuta di diversità biologica è quella proposta dalla Convenzione sulla diversità biologica (CBD), firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e ad oggi ratificata da 196 Paesi.
All’articolo 2 del trattato internazionale, la biodiversità è descritta come “la variabilità degli organismi viventi di qualsiasi origine, inclusi, tra gli altri, gli ecosistemi terrestri, marini e acquatici e i complessi ecologici di cui essi sono parte. Comprende la diversità all’interno delle specie, tra le specie e gli ecosistemi”.
Le interazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente fisico, come illustrato nel rapporto FAO The State of the world’s Biodiversity for Food and Agriculture, danno luogo a relazioni funzionali che caratterizzano i diversi ecosistemi garantendo la loro resilienza, il loro mantenimento in un buono stato di conservazione e la fornitura dei cosiddetti servizi ecosistemici.
Livelli di biodiversità
Gli elementi che costituiscono la biodiversità si articolano su tre diversi livelli tutti ugualmente indispensabili. Ecco i livelli della biodiversità:
- Diversità genetica: intesa come varietà del patrimonio genetico all’interno di una stessa specie;
- Diversità di specie: vale a dire la diversità di specie in un dato ecosistema misurabile in termini di numero di specie presenti in una determinata area (ricchezza di specie), dominanza di una specie in un determinato habitat (abbondanza di una specie) e rapporto evolutivo tra specie differenti (diversità tassonomica);
- Diversità di ecosistemi: ossia la varietà degli ambienti naturali presenti sulla Terra e di tutti gli ecosistemi che si sviluppano al loro interno, rendendo possibile la vita e l’evoluzione delle specie.
È importante ricordare che la diversità biologica non è un valore fisso e stabile: ad esempio, in un dato ambiente la biodiversità delle specie presenti può aumentare o diminuire nel tempo a causa di numerosi e diversi fattori di carattere naturale e/o antropico.
Perché è importante tutelare la biodiversità ambientale?
La diversità biologica è alla base del mantenimento e dell’evoluzione della vita sulla Terra e oggi sta scomparendo a un ritmo allarmante a causa di molteplici fattori, come i cambiamenti climatici, l’erosione del suolo, la desertificazione e l’agricoltura intensiva.
Le minacce attuali
La perdita di biodiversità, come evidenziato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA):
- riduce la disponibilità di risorse alimentari ed energetiche;
- diminuisce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche;
- aumenta la vulnerabilità degli ecosistemi ai disastri naturali;
- ha un impatto negativo sulla salute della società e contribuisce all’impoverimento delle tradizioni culturali.
Tutelare la diversità biologica di un territorio significa salvaguardare un patrimonio di inestimabile valore, in grado di garantire le condizioni necessarie allo sviluppo della vita in una determinata area. Inoltre, la biodiversità fornisce i già citati servizi ecosistemici di cui beneficiano gli esseri umani, le specie animali e quelle vegetali.
Servizi ecosistemici: cosa sono e perchè ci riguardano
I servizi ecosistemici sono suddivisi in quattro categorie:
- Servizi di approvvigionamento: come la produzione di cibo, acqua potabile, materiali di costruzione e principi attivi della medicina;
- Servizi di supporto: comprendono la produzione di ossigeno, la formazione del suolo, il mantenimento ciclo dei nutrienti e del ciclo dell’acqua;
- Servizi di regolazione: le biocenosi naturali regolano il clima e le maree, prevengono le inondazioni e l’erosione del suolo, sostengono l’attività impollinatrice delle api e combattono le infestazioni;
- Servizi culturali: gli ecosistemi e le loro specie rispondono ai bisogni estetici, spirituali, educativi e ricreativi dell’uomo (basti pensare, ad esempio, agli studi sulle piante medicinali).
È importante ricordare che la diversità biologica, oltre ad essere essenziale per l’equilibrio della natura e la salute delle persone, è indispensabile anche per l’economia e lo sviluppo sostenibile: infatti, secondo i dati del Forum economico mondiale, quasi la metà del PIL globale (circa 40mila miliardi di euro) dipende dall'ambiente naturale e dalle sue risorse.
Domande frequenti sulla biodiversità
Che cos’è la biodiversità in parole semplici?
La biodiversità è la varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra — animali, piante, funghi e microrganismi — insieme agli ecosistemi in cui vivono. È ciò che garantisce l’equilibrio della natura e il funzionamento degli ecosistemi, rendendo possibile la vita sul pianeta.
Quali sono le principali minacce alla biodiversità?
Le principali minacce alla biodiversità sono le attività umane non sostenibili, come la deforestazione, l’agricoltura intensiva, l’inquinamento, il cambiamento climatico e l’introduzione di specie invasive. Questi fattori riducono gli habitat naturali e mettono in pericolo migliaia di specie ogni anno.
Qual è la differenza tra biodiversità genetica e di ecosistema?
La biodiversità genetica riguarda la varietà del patrimonio genetico all’interno di una stessa specie (ad esempio le diverse varietà di mele o razze di cani).
La biodiversità di ecosistema, invece, si riferisce alla varietà degli ambienti naturali e dei sistemi ecologici presenti sulla Terra — come foreste, mari, deserti e praterie — ognuno con le proprie specie e relazioni biologiche.
Perché la biodiversità è importante per l’economia?
La biodiversità sostiene l’economia globale attraverso i cosiddetti servizi ecosistemici: fornitura di cibo, acqua e materie prime, impollinazione delle colture, regolazione del clima e prevenzione di disastri naturali.
Come posso contribuire alla tutela della biodiversità?
Ognuno può contribuire scegliendo prodotti sostenibili e locali, riducendo l’uso di plastica, risparmiando energia e acqua e sostenendo progetti ambientali. Anche piccole azioni quotidiane — come piantare alberi, scegliere energie rinnovabili o preferire un’alimentazione a basso impatto ambientale — aiutano a proteggere la biodiversità e a contrastare la crisi climatica.
Quali sono degli esempi di biodiversità?
Esempi di biodiversità si possono osservare ovunque in natura: una foresta tropicale con migliaia di specie di piante e animali, una barriera corallina popolata da pesci e coralli di forme e colori diversi, oppure un semplice campo coltivato dove convivono fiori, insetti impollinatori e microrganismi del suolo. Anche la varietà di frutti, razze animali e specie vegetali utilizzate in agricoltura rappresenta una forma di biodiversità, fondamentale per la sicurezza alimentare e la resilienza degli ecosistemi.
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