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Doggy bag obbligatoria: in arrivo anche in Italia?

Doggy bag obbligatoria in Italia - A2A

È obbligatorio avere la doggy bag nei ristoranti? Una proposta di legge mira a rendere la “doggy bag” obbligatoria, promuovendo la pratica che consiste nel portare a casa il cibo avanzato. L’iniziativa vuole contribuire a diffondere una cultura del consumo responsabile e combattere gli sprechi alimentari. Vediamo insieme quali sono le novità per ristoratori e clienti.

Perché si propone la doggy bag obbligatoria in Italia?

Combattere lo spreco alimentare e promuovere una cultura del consumo responsabile è di fondamentale importanza, come ribadito negli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Per affrontare efficacemente il problema dello spreco alimentare, sono necessarie piccole pratiche quotidiane a livello individuale, comunitario e globale. Come riportato in uno studio della Food and Agriculture Organization (FAO), infatti, ogni anno quasi un miliardo di tonnellate di generi alimentari finisce nel cassonetto: si tratta di una quantità pari al 17% del cibo disponibile in tutto il mondo. 

Anche nel nostro Paese i dati parlano chiaro: ogni anno ciascun italiano getta via 30 kg di generi alimentari e, secondo l’Osservatorio Waste Watcher, nel 2022 gli sprechi alimentari sono aumentati del 15%. Il fenomeno della perdita di cibo ancora commestibile riguarda anche l’ambiente. In Europa, ad esempio, provoca il 5% delle emissioni di CO2. Ecco perché molti Paesi stanno avviando iniziative per contrastare lo spreco alimentare.

Diffusione della doggy bag nel mondo

Doggy bag: così si chiama il cibo che si porta via dal ristorante. Se questa pratica è ampiamente diffusa negli Stati Uniti, in qualche Paese europeo è già diventata legge: è il caso, ad esempio, della Spagna (nel 2022) e della Francia (nel 2016). Da noi, invece, nonostante la sua utilità, la “doggy bag” non è ancora così frequente: secondo una recente indagine, sebbene il 91,8% dei ristoranti sia attrezzato per fornirla, solo il 15,5% dei clienti la richiede.
Tra le cause che ostacolano la pratica della “doggy bag”, dunque, viene citato soprattutto l'imbarazzo dei clienti ad avanzare questa richiesta. Lo tradisce anche l'origine del nome, che si riferirebbe all'intenzione di portar via gli avanzi non per sé, ma per il proprio cane. 

Una nuova legge in Italia sull’obbligatorietà della doggy bag

Anche in Italia, qualcosa si sta muovendo: al vaglio del Parlamento, infatti, c'è una proposta di legge intitolata “Obbligatorietà della doggy bag”. Attualmente, la legge 166/16 sugli sprechi alimentari invita, senza obbligare, i ristoratori a mettere in pratica questa prassi. Con questa proposta, invece, viene introdotto un vero e proprio obbligo: spetterà al ristoratore dotarsi di vaschette e contenitori riutilizzabili, da fornire ai clienti che la richiederanno, per non incorrere in multe da 25 a 125 euro. In poche parole, il cliente può sempre richiedere al ristorante una vaschetta da portare a casa con il cibo avanzato dalla cena o dal pranzo. 

Il ristoratore, inoltre, è tenuto a informare tutti i clienti di questa opportunità. In un Paese dove, in media, si va al ristorante cinque volte al mese, questa iniziativa può contribuire a diffondere una cultura del consumo responsabile e ridurre gli sprechi.

Insieme a noi di A2A, per uno stile di vita sostenibile 

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