Tra film in streaming, partite e maratone di serie, la TV resta il centro del nostro salotto. Ma quanto consuma davvero la smart TV che siamo abituati ad accendere ogni giorno? La risposta è già scritta sull’etichetta energetica, basta sapere come leggerla. Scopriamo insieme quanto consuma una TV, come leggere i dati ufficiali e come ridurre gli sprechi senza rinunciare ai tuoi programmi preferiti.
Streaming e consumo: come cambia l’uso della TV
Oggi la TV non è più solo lo schermo dei canali tradizionali, ma è un vero centro multimediale per film, serie, piattaforme video e on demand. Secondo una ricerca di The Trade Desk e YouGov, circa 80% degli italiani guarda contenuti in streaming fino a due ore al giorno. La connected TV è in crescita costante, ormai usata dal 51% degli utenti.
Questo cambiamento ha un impatto anche sui consumi: usare la TV più a lungo, spesso in alta definizione o in 4K, aumenta il fabbisogno energetico complessivo. Per questo diventa utile conoscere il consumo reale del televisore. L’etichetta energetica, aggiornata dall'Unione Europea nel 2021, è lo strumento più semplice per capire quanto consuma una smart TV.
Come leggere l’etichetta energetica della TV
L’etichetta energetica fornisce tutte le informazioni utili a valutare l’efficienza del televisore in modo chiaro e immediato. Ecco i dati principali che si possono trovare:
- classe energetica: dalla A (più efficiente) alla G (meno efficiente);
- consumo in kWh per 1000 ore (SDR - Standard Dynamic Range): il consumo stimato per 1000 ore di visione di contenuti standard.
- consumo in HDR per 100 ore (HDR - High Dynamic Range): per i modelli compatibili, indica il consumo con contenuti ad alta gamma dinamica, che richiedono più luminosità.
- dimensioni e risoluzione: riportano la diagonale in pollici e centimetri e la definizione dello schermo (Full HD, 4K, 8K).
- QR Code: rimanda al database europeo EPREL, dove sono disponibili le specifiche tecniche complete del modello.
La media dei consumi di una smart TV
Il consumo effettivo dipende da tre fattori principali: dimensioni dello schermo, tecnologia del pannello (LED, OLED, QLED) e risoluzione. In generale, più grande e definito è il display, maggiore sarà l’energia richiesta. Ma anche le classi energetiche sono indicatori importanti del consumo del dispositivo. Guardiamo due esempi di smart TV LED LCD, da 55 pollici in classi energetiche diverse:
- classe E: tra 60 e 70 kWh ogni 1000 ore di utilizzo in SDR;
- classe G: può arrivare a 80-100 kWh ogni 1000 ore di utilizzo in SDR.
Per dare un riferimento concreto, 1000 ore di utilizzo equivalgono a circa 2 ore e 45 minuti al giorno per un intero anno. Questo valore permette di stimare facilmente il consumo annuo in base alle proprie abitudini di visione.
L’HDR e l’impatto sui consumi di una smart TV
Le funzioni aggiuntive, come l’HDR (High Dynamic Range), migliorano la resa delle immagini ma aumentano anche i consumi:
- lo stesso televisore da 55 pollici in classe E che consuma circa 60 kWh per 1000 ore in SDR, può arrivare a consumare 90 kWh per 1000 ore con contenuti HDR;
- nei modelli in classe G la differenza può diventare ancora più marcata, lo stesso modello può passare da 80 kWh in SDR fino a 120 kWh in HDR ogni 1000 ore. In alcuni modelli specifici, il consumo in HDR può anche superare i 200 kWh per 1000 ore.
I consumi di una smart TV in stand-by
Come molti altri elettrodomestici, anche la smart TV continua a consumare energia quando è in modalità standby, cioè spenta ma ancora collegata alla presa di corrente. Si tratta di un consumo minimo ma costante, per questo è importante avere i dettagli anche su questo aspetto. Nella scheda di dettaglio EPREL, che si può visualizzare scansionando il QR Code sull’etichetta, sono indicati due valori distinti:
- standby mode power demand: indica la potenza assorbita quando la TV è spenta ma pronta all’accensione tramite telecomando. In media, si tratta di circa 0,5 watt per i modelli disponibili oggi (senza eccessive variazioni passando da una classe energetica all’altra).
- networked standby mode power demand: indica il consumo quando la TV è spenta ma resta connessa alla rete internet per aggiornamenti automatici, accensione da remoto o comandi vocali. In questo caso, la potenza assorbita sale a circa 2 watt, anche nei modelli più efficienti.
Verso abitudini di visione più sostenibili
Scegliere un modello efficiente è il primo passo. Per ridurre davvero i consumi, si possono adottare alcune semplici abitudini:
- ridurre la luminosità dello schermo;
- attivare le modalità risparmio energetico dove possibile;
- spegnere completamente la TV invece di lasciarla in standby quando non la si utilizza per un po’ di tempo.
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Domande frequenti sui consumi delle smart TV
Qual è la smart TV che consuma meno energia?
Le smart TV che consumano meno energia sono quelle in classe energetica A o B, dotate di pannelli LED e funzioni di risparmio energetico attive. I modelli di piccole dimensioni, con risoluzione Full HD e luminosità contenuta, sono generalmente i più efficienti. Verifica sempre l’etichetta energetica UE per confrontare il consumo in kWh per 1.000 ore.
Quanto incide la visione in 4K o HDR sui consumi della TV?
La visione di contenuti in 4K o HDR aumenta sensibilmente il consumo energetico della TV. Un modello da 55 pollici può passare da 60-70 kWh a oltre 100 kWh ogni 1000 ore, a seconda della tecnologia del pannello e della classe energetica. L’HDR richiede più luminosità, quindi impatta maggiormente sul consumo.
La TV consuma energia anche quando è spenta?
Sì, in modalità standby una smart TV consuma in media 0,5 watt, mentre in standby connesso alla rete (networked standby) può arrivare a 2 watt. Per ridurre gli sprechi è consigliabile spegnere completamente il dispositivo o scollegarlo dalla presa quando non viene utilizzato.
Quanto consuma in un anno una TV da 55 pollici?
Una TV da 55” in classe energetica E consuma mediamente 60-70 kWh ogni 1000 ore in SDR. Se viene utilizzata circa 2,5 ore al giorno, il consumo annuale si aggira intorno a 65 kWh, equivalente a 15-20 euro l’anno, in base al prezzo dell’energia applicato dal proprio fornitore.
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