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Aumento bollette luce e gas: gli interventi del governo per contenere i rincari

aumento pressi luce e gas

Nuovi provvedimenti del governo per contrastare l’aumento di luce e gas e mitigare l’impatto su famiglie e imprese

Il governo interviene nuovamente per mitigare l’aumento di luce e gas stanziando altri 1,7 miliardi, portando il totale dei fondi per il primo trimestre 2022 a 5,5 miliardi.

L’aumento di luce e gas iniziato nel 2021 prosegue anche nel 2022. Per mitigare l’aumento dei prezzi, il governo ha varato una serie di provvedimenti, stanziando, dall’inizio dei rincari a oggi, 8,5 miliardi di euro per mitigare i rialzi; nel dettaglio: 1,2 miliardi a luglio 2021, 3,5 a ottobre 2021 e 3,8 nella legge di bilancio 2022.

Il 21 gennaio 2022 il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che stanzia ulteriori 1,7 miliardi per il primo trimestre 2022, che si aggiungono ai 3,8 miliardi già stanziati per lo stesso periodo, portando i fondi destinati a mitigare il caro bollette, nel periodo gennaio/marzo 2022, a un totale di 5,5 miliardi. Se i 3,8 miliardi stanziati nella legge di bilancio sono prevalentemente destinati alle famiglie, gli 1,7 miliardi stanziati il 21 gennaio sono per le imprese.

Aumento bollette luce e gas aiuti alle famiglie

La legge di bilancio 2022 ha erogato risorse pari a 1,8 miliardi, per annullare il costo degli oneri di sistema del settore elettrico per le famiglie e le piccole imprese con fornitura fino a 16,5 KW. 

A questi si aggiungono gli interventi sul gas pari a 480 milioni di euro per ridurre gli oneri di sistema e altri 500 milioni di euro per ridurre al 5% l'IVA sugli usi civili, ad esempio per il riscaldamento domestico, e industriale.

Ci sono poi i 912 milioni di euro messi a disposizione per il bonus sociale integrativo elettrico e quello per il gas,. Si tratta di interventi sociali in favore delle famiglie svantaggiate e degli utenti in gravi condizioni di salute.

I provvedimenti sono destinati alle famiglie aventi le seguenti caratteristiche: 

  • nuclei che hanno un ISEE inferiore a 8.265 euro annui. 
  • nuclei familiari numerosi (ISEE di 20.000 euro annui con almeno 4 figli) 
  • percettori di reddito o pensione di cittadinanza 
  • utenti in precarie condizioni di salute utilizzatori di apparecchiature elettromedicali.

Inoltre per gli utenti finali domestici inadempienti con i pagamenti delle fatture emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022 per l’energia elettrica e il gas naturale, possono accedere a un piano di rateizzazione non superiore a 10 mesi, senza applicazione di interessi, secondo modalità definite da ARERA.

Il perdurare dell’aumento dei prezzi luce e gas ha spinto il governo a stanziare ulteriori fondi per sostenere anche le imprese energivore.

Aumento bollette luce e gas aiuti alle imprese energivore

Il decreto del 21 gennaio è maggiormente mirato a sostenere il mondo delle imprese e interviene sostanzialmente con un contributo d’imposta per le aziende energivore e con l’azzeramento degli oneri di sistema.

Azzeramento oneri di sistema

Al fine di mitigare ulteriormente gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro, affinché l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ARERA, provveda ad annullare, per il primo trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw. L'annullamento degli oneri di sistema si applica anche alle aziende connesse in media, alta e altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Parte dei fondi che occorrono per finanziare l’azzeramento degli oneri di sistema, provengono da un contributo richiesto agli operatori che producono energia elettrica da fonti rinnovabili.

Compensazione sul prezzo dell’energia da fonti rinnovabili

Data la logica emergenziale a cui è ispirato il decreto, per coprire parte dei costi del provvedimento, volti ad azzerare gli oneri di sistema, il governo ha chiesto una sorta di contributo di solidarietà ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili. A partire dal 1° febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, sull’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, da impianti alimentati da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica verrà attivato un meccanismo di compensazione sul prezzo dell’energia.

Nel dettaglio il Gestore dei servizi energetici (Gse) calcolerà la differenza tra i prezzi attuali e quelli medi dell’energia prodotta fino al 2020 dagli impianti solari, eolici, idroelettrici e geotermici che hanno già ricevuto vecchi incentivi. I produttori dovranno quindi o versare al Gse la differenza sui profitti extra o incassarla nel caso la differenza dovesse dare una cifra negativa.

 

 

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