I rifiuti RAEE, ossia i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, costituiscono una particolare tipologia di rifiuti. Si tratta di una serie di dispositivi che contengono materiali e sostanze che, se dispersi nell'ambiente, possono causare un danno ambientale elevato. Inoltre, poiché è possibile riutilizzare molte materie prime con cui questi apparecchi sono costruiti, è fondamentale smaltirli separatamente dagli altri rifiuti e trattarli in modo differenziato.
Ogni anno in Italia vengono prodotte centinaia di migliaia di tonnellate di RAEE. Per tutelare l'ambiente e ridurre l’utilizzo di nuove risorse è indispensabile smaltire nel modo corretto i rifiuti, soprattutto nel caso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Grazie alla raccolta differenziata dei RAEE, infatti, si possono recuperare materiali da reimmettere nel ciclo produttivo. Vediamo cosa sono i rifiuti RAEE e come vanno smaltiti in modo corretto.
Come riconoscere i rifiuti elettronici RAEE?
Per legge, in Italia ogni imballaggio in commercio deve riportare i codici di riciclabilità e di riconoscimento dei materiali di cui è composto. I prodotti che al termine del loro ciclo di vita diventano rifiuti RAEE sono contraddistinti dal simbolo del cassonetto barrato. Questo codice indica che non è possibile conferire il prodotto nell'indifferenziato, ma è necessario smaltirlo in modo appropriato presso le isole ecologiche e i centri raccolta messi a disposizione dal proprio comune.
Come vengono classificati i rifiuti RAEE
I Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche non sono tutti uguali, ma la legge distingue due tipologie: i RAEE Domestici prodotti dai nuclei familiari e i RAEE Professionali generati dalle aziende, dagli esercizi commerciali e dalle industrie. Ecco come si dividono i rifiuti RAEE in base alla loro tipologia e alle modalità di trattamento necessarie:
- R1, rifiuti RAEE di frigoriferi e condizionatori;
- R2, rifiuti RAEE grandi bianchi come lavatrici e forni;
- R3, rifiuti RAEE di TV e monitor;
- R4, rifiuti RAEE di piccoli elettrodomestici, apparecchi di illuminazione ed elettronica di consumo;
- R5, rifiuti RAEE di sorgenti luminose.
Quali sono i rifiuti RAEE?
Per legge, tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell'Unione Europea devono riportare la marcatura RAEE (l'elenco completo è disponibile nella Direttiva UE). In sostanza, si tratta di piccoli e grandi elettrodomestici e di tutte le apparecchiature elettroniche che utilizziamo quotidianamente, tra cui:
- telefoni, televisori, radio, decoder, telecomandi;
- pc, mouse, stampanti, smartphone, tablet, tastiere, videogiochi, batterie e caricabatterie;
- calcolatrici, orologi digitali;
- phon, microonde, frigoriferi, condizionatori, aspirapolveri, lavatrici.
Perché i rifiuti RAEE sono pericolosi?
Terminato il proprio ciclo di vita, o raggiunta l’obsolescenza, queste apparecchiature diventano rifiuti fortemente inquinanti e potenzialmente tossici. Poiché possono contenere sostanze pericolose, come mercurio, piombo e altre sostanze chimiche, non possono essere smaltiti come un qualsiasi altro tipo di rifiuto, ma solo attraverso la raccolta differenziata presso apposite strutture attrezzate al trattamento dei RAEE.
Oltre a evitare danni all'ambiente, i RAEE contengono spesso materiali come oro, argento, grafite, cobalto e platino. Il recupero di queste materie prime consentono di evitare sprechi nel sistema di produzione, per ridurre l’estrazione di nuove risorse per la fabbricazione di nuovi prodotti. Il corretto trattamento dei RAEE, dunque, permette di rendere l’economia più efficiente e sostenibile, una soluzione circolare che diminuisce l’impatto ambientale e riduce l’impronta ecologica dei prodotti.
Dove smaltire i rifiuti RAEE?
Per smaltire correttamente i rifiuti RAEE esistono diverse modalità (in genere gratuite):
- utilizzando le Ecoisole RAEE, i centri di raccolta o di riciclaggio presenti nel proprio comune;
- presso i rivenditori.
Come funziona il ritiro RAEE? Per smaltire un dispositivo elettronico non è necessario recarsi in discarica, infatti i negozi sono obbligati per legge al ritiro gratuito. L’apparecchio può essere consegnato direttamente al rivenditore senza nessun obbligo di acquisto, ma solo per i dispositivi con dimensioni entro i 25 cm (si considera il lato più lungo del prodotto). Se invece bisogna smaltire un RAEE che non rientra in queste misure, per gli altri apparecchi più grandi è possibile usufruire del servizio "1 contro 1", che permette di restituire RAEE di qualsiasi dimensione a fronte di un acquisto equivalente.
Che fine fanno i rifiuti RAEE
I rifiuti RAEE vengono conferiti presso gli appositi centri di raccolta del comune, dopodiché sono separati per tipologia in base ai codici di riciclo e trasportati fino agli impianti di riciclaggio. Qui avviene una prima separazione meccanica dei componenti, mentre quelli più piccoli o difficili da separare sono sottoposti a processi automatizzati attraverso appositi macchinari industriali. In questo modo vengono recuperati materiali come la plastica, l’alluminio, i metalli ferrosi, il rame, l’argento e l’oro.
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