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Come riciclare la plastica: 7 tipi di riciclo

Come riciclare la plastica - A2A

La plastica è tra i materiali più diffusi al mondo e più utilizzati nella quotidianità. Nonostante si tratti di un materiale versatile, economico e pratico, ha un impatto ambientale elevato, in grado di mettere a rischio gli ecosistemi terrestri e marini quando si decompone in minuscoli frammenti come le microplastiche. Per questo è importante sapere come riciclare la plastica in modo corretto, per evitare la sua dispersione nell’ambiente con il conseguente inquinamento delle risorse naturali.

D’altronde, basta guardarsi attorno per rendersi conto di quanti oggetti d’uso comune siano realizzati in questo materiale derivato dal petrolio. Inoltre, negli ultimi anni la produzione di polimeri plastici è aumentata in modo esponenziale: secondo una ricerca dell'Agenzia europea dell'ambiente, il 50% di tutta la plastica è stata prodotta negli ultimi venti anni, mostrando come sia urgente ridurre il consumo di plastica e adottare delle abitudini più ecosostenibili.

Oltre a ricorrere a delle alternative più ecologiche, dunque, è fondamentale partire da un’adeguata raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Per farlo al meglio, però, bisogna sapere che esistono diverse tipologie di materie plastiche, a ciascuna delle quali è associato un numero di codifica, stabilito come standard internazionale SPI (Society of Plastic Industry), utile per capire come gestire ogni tipo di materiale ai fini del riciclo e trattare le varie plastiche in modo idoneo.

Come Life Company, desideriamo sensibilizzare le persone e promuovere comportamenti etici ed ecologici, fornendo tutti gli strumenti necessari per compiere scelte sostenibili: vediamo quali sono le 7 varietà di materiali plastici e come riciclare la plastica senza inquinare.

Come si ricicla la plastica in base alla tipologia di materiale

Sapere come viene riciclata la plastica permette di compiere scelte informate, realizzando una corretta raccolta differenziata dei materiali plastici per agevolarne il recupero e il riciclo riducendone l’impronta ecologica. Ecco come si riciclano i diversi tipi di plastica e quali polimeri non possono essere riutilizzati.

 1. Polietilene tereftalato (PETE, PET o PET-P)

  • Codice di riciclaggio: 01
  • Descrizione: questo polimero plastico appartiene alla famiglia dei poliesteri. Si tratta di una resina termoplastica trasparente e resistente, le cui caratteristiche la rendono indicata per la produzione di bottiglie, tubi, vaschette e contenitori, imballaggi e blister.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: con il PET riciclato si possono ottenere nuove bottiglie e contenitori, ma anche realizzare tessuti e vestiti, sacchi a pelo sintetici o interni per auto.

2. Polietilene ad alta densità (HDPE) 

  • Codice di riciclaggio: 02
  • Descrizione: è il polimero sintetico più semplice e diffuso, caratterizzato da un’elevata resistenza e rigidità; viene utilizzato soprattutto per produrre barattoli, flaconi, contenitori rigidi e tappi.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: con il suo riciclo è possibile produrre flaconi per detersivi, tubi e innaffiatoi, nonché isolanti impiegati nell'edilizia.

3. Cloruro di polivinile o polivinilcloruro (PVC)

  • Codice di riciclaggio: 03
  • Descrizione: è tra i materiali più comuni; in base agli additivi utilizzati può essere sia rigido che flessibile, perciò viene impiegato per realizzare serramenti, grondaie, pavimenti vinilici e pellicole per gli imballaggi.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: tramite il suo riciclo si possono ottenere tubi e grondaie.

4. Polietilene a bassa densità (LDPE)

  • Codice di riciclaggio: 04
  • Descrizione: è un materiale simile al polietilene ad alta densità, ma più leggero e flessibile grazie alle catene di polimeri non lineari; viene impiegato per produrre coperchi, film e pellicole, con cui vengono realizzati anche sacchetti e buste.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: una volta riciclato, serve per produrre borse, sacchi della spazzatura e pellicole da imballaggio.

5. Polipropilene (PP)

  • Codice di riciclaggio: 05
  • Descrizione: questo materiale si ottiene a pressione e temperatura basse, ed è composto da polimeri a struttura regolare con un’elevata resistenza alle abrasioni e al calore; viene utilizzato per produrre tantissimi oggetti di uso comune, tra cui giocattoli, casalinghi, barattoli e flaconi.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: con il suo riciclo si ottengono tappeti, tappi, nastri, corde e componenti per auto, come paraurti e cruscotti.

6. Polistirene o polistirolo (PS)

  • Codice di riciclaggio: 06
  • Descrizione: si tratta del polimero dello stirene, utilizzato spesso per produrre stoviglie monouso e imballaggi; con la sua versione espansa (EPS), invece, vengono realizzati isolanti e pannelli fonoassorbenti.
  • Riciclabile: sì.
  • Specifiche di riciclo: una volta riciclato, serve per produrre imballaggi, isolanti e appendiabiti.

7. Altre tipologie di plastiche

  • Codice di riciclaggio: 07
  • Descrizione: comprende tutti quei polimeri che non sono stati associati a un codice specifico, oppure i materiali plastici composti da una combinazione di polimeri diversi (ad esempio, il tetrapak).
  • Riciclabile: dipende dal tipo di materiale.
  • Specifiche di riciclo: nonostante presentino maggiori difficoltà di riciclaggio, con le nuove tecnologie alcune di queste plastiche possono essere riciclate per realizzare arredi da esterno, panchine, recinzioni e dispositivi di segnaletica.

Quale tipo di plastica può essere riciclata?

Per sapere dove gettare un prodotto realizzato in plastica bisogna comprendere la distinzione tra termoplastiche e termoindurenti. Alla prima categoria appartengono tutte le plastiche appena elencate (codici 1-7), così definite perché con il calore ritornano allo stato “plastico” e possono assumere nuove forme. Le termoplastiche sono riciclabili (come indica il simbolo inciso o stampato sul prodotto), perciò vanno conferite nella raccolta differenziata.

Al contrario, nella seconda categoria rientrano le plastiche termoindurenti, ossia quei materiali che una volta raffreddati si induriscono in modo permanente; quindi, non possono più essere rimodellati. Le termoindurenti rientrano nel codice identificativo 7 “Altre Plastiche” e non sempre possono essere riciclate; dunque, bisogna prima controllare le informazioni riportate nell’etichetta del prodotto e le indicazioni fornite dal centro di raccolta dei rifiuti del proprio comune.

In alcune zone, infatti, è possibile recuperare le plastiche termoindurenti e sottoporle a specifici processi di triturazione. Questa operazione consente di ottenere dei piccoli frammenti di plastica, utilizzati ad esempio per produrre energia attraverso i termovalorizzatori. A seconda del comune di residenza, quindi, le plastiche 07 come quelle termoindurenti possono essere conferite nei contenitori del rifiuto secco o in quello dell’indifferenziato.

Come riciclare la plastica in modo corretto

La qualità della raccolta e del riciclo della plastica dipende da ciascuno di noi. Bisogna tenere a mente che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi (barattoli, bottiglie, buste, flaconi, vaschette, contenitori, pellicole trasparenti): per capire dove gettarli è importante seguire le indicazioni del proprio comune, differenti in base alla località di residenza.

Inoltre, è importante svuotare e pulire i contenitori e gli imballaggi in plastica e schiacciarli quando necessario, per eliminare eventuali residui e ridurre l'ingombro degli oggetti. Gli altri prodotti di plastica, invece, vanno conferiti nel bidone dell’indifferenziato o del secco, sempre seguendo le indicazioni del proprio comune. Chi si stesse chiedendo quante volte si può riciclare la plastica, deve sapere che dipende dal tipo di materiale.

Ad esempio, il PET delle bottiglie può essere riciclato pressoché all’infinito, tuttavia è fondamentale che la qualità del materiale recuperato sia elevata, altrimenti perderà le sue proprietà e non rispetterà gli standard richiesti in ambito industriale. Per questo motivo, non solo è fondamentale effettuare un’attenta raccolta differenziata della plastica, ma bisogna anche diminuire l’utilizzo di materie plastiche, poiché non tutta la plastica è riciclabile e il processo di riciclo non è compatibile con tutti i polimeri esistenti.

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