Salta al contenuto principale

Vino, invecchiarlo in mare è più sostenibile?

AEN_Magazine_Ottobre24_Vino mare

L'invecchiamento del vino in mare è una pratica recente e affascinante, che sta attirando sempre più l'attenzione. Rispetto alle tradizionali cantine terrestri, infatti, le cantine sottomarine eliminano la necessità di grandi strutture e sistemi di climatizzazione, riducendo le emissioni di CO2. Quali sono i vantaggi di questo metodo? Rappresenta un'innovazione sostenibile? Quanto può contribuire alla tutela dell'ambiente? Scopriamolo insieme!
 

Anche il settore vitivinicolo negli ultimi anni sta dedicando un'attenzione crescente alle tematiche della sostenibilità. Questa industria, infatti, come altre, deve affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, alla scarsità delle risorse naturali e alla crescente domanda di pratiche ecologiche da parte dei consumatori. Adottare pratiche sostenibili in questo settore, dunque, comporta diversi vantaggi per:

  • l’ambiente;
  • la qualità del vino; 
  • le comunità locali;
  • la redditività a lungo termine;
  • lo sviluppo sostenibile dei territori;
  • il turismo enogastronomico green e responsabile. 

In cosa consiste l'invecchiamento del vino in mare

In questo senso, nel mondo enologico sta attirando sempre più l'attenzione una pratica affascinante e innovativa: l'invecchiamento del vino in mare. Questo metodo prevede l'immersione delle bottiglie di vino o delle barrique direttamente in mare per periodi variabili, con l'obiettivo di sfruttare le condizioni particolari dell'ambiente marino, come la temperatura stabile, la pressione dell’acqua e il movimento delle correnti.

Perché invecchiare il vino in mare?

Questo approccio innovativo si fonda su alcuni fattori che caratterizzano l'ambiente marino:

  • Temperatura costante: il mare offre una temperatura più stabile rispetto all'ambiente terrestre, evitando gli sbalzi termici che possono influire negativamente sulla qualità del vino.
  • Ossigenazione limitata: la pressione esercitata dall'acqua aiuta a limitare l'ingresso di ossigeno nel vino, rallentando il processo di ossidazione e preservandone gli aromi.
  • Movimento delle correnti: onde e correnti producono una sorta di “movimento continuo” dell’acqua verso le bottiglie o i barili, portando ad un'evoluzione più armonica del vino.
  • Assenza di luce: l'ambiente scuro aiuta a proteggere il vino dalla fotodegradazione.

L'invecchiamento in mare è davvero più sostenibile?

A patto che siano rispettati rigorosi standard ambientali e di sicurezza, l'invecchiamento del vino in mare può essere considerato un approccio sostenibile che presenta interessanti vantaggi, sia per l'ambiente che per il prodotto finale:

  • Risparmio energetico: grazie alle sue temperature costanti, nell'ambiente marino non sono necessari impianti di raffreddamento come, invece, nelle cantine tradizionali.
  • Minore uso di risorse: con questo metodo, si riduce la dipendenza dalle infrastrutture energetiche, che spesso richiedono elettricità per mantenere condizioni stabili nelle cantine.
  • Qualità del prodotto: secondo molti produttori, l'affinamento in mare può conferire al vino caratteristiche organolettiche uniche e di alta qualità.
  • Valorizzazione del territorio: Nelle regioni costiere, l'invecchiamento del vino in mare può contribuire a promuovere la sostenibilità e creare un valore aggiunto al prodotto locale.

Insieme a noi di A2A, per uno stile di vita sostenibile 

Desideri contribuire alla salvaguardia del Pianeta e ricevere ogni mese news su eventi e iniziative che mettono al centro la natura e la sostenibilità? Iscriviti alla nostra newsletter!

Iscriviti alla newsletter