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Energia sostenibile: che cos'è e come può migliorare la qualità della vita

energia sostenibile

Energia sostenibile: per un futuro green non bastano le fonti rinnovabili, occorre ripensare tutta la filiera energetica

L’energia sostenibile riguarda, non solo la produzione dell’energia da fonti rinnovabili, ma anche la distribuzione e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

La definizione di energia sostenibile è ben più articolata e ben diversa da quella di energia rinnovabile, infatti, quest’ultima è solo una parte del concetto di energia sostenibile. L’energia sostenibile indica invece un modello di sviluppo sostenibile, affinché la società possa produrre e utilizzare l’energia senza arrecare danni  all’ambiente, evitando il consumo eccessivo di risorse rispetto a quelle che il pianeta è in grado di generare.

Il modello dell’energia sostenibile implica l’adozione della filiera dell'economia circolare in campo energetico: ridurre, riutilizzare, riciclare, recuperare. L’energia sostenibile, dunque, riguarda tutte le fasi del processo energetico, dalla produzione alla distribuzione, al consumo fino allo smaltimento degli impianti e dei dispositivi, incluse le emissioni di gas serra generate durante i vari passaggi. Inoltre, bisogna considerare anche le esigenze della società, per garantire un corretto sostegno energetico allo sviluppo sociale ed economico. 

La transizione ecologica deve portare a utilizzare fonti energetiche rinnovabili come solare, eolico, idroelettrico, geotermico, sostituendo progressivamente i combustibili fossili, che sono la principale causa del cambiamento climatico. Tuttavia, le fonti rinnovabili non sarebbero sufficienti a sostenere lo stile di vita energivoro dei paesi occidentali. Occorre dunque, allo stesso tempo, rivedere anche il modo in cui si usa l’energia, puntando sull’efficienza energetica delle abitazioni, dei trasporti e di tutte le altre attività.

L’energia sostenibile cos’è

L’energia sostenibile include tre dimensioni: ambientale, sociale ed economica:

  • La sostenibilità ambientale riguarda il rispetto delle risorse naturali e il loro mantenimento per non compromettere la sopravvivenza della vita sulla Terra;
  • La sostenibilità sociale comporta invece la capacità di garantire benessere e una buona qualità della vita alle persone;
  • La sostenibilità economica è invece la capacità di produrre reddito e lavoro per tutti.

Gli step necessari per raggiungere l’obiettivo dell’energia sostenibile entro il 2030 non riguardano solamente l’aumento della quota di energie rinnovabili, ma anche il potenziamento della cooperazione internazionale, per favorire l’accesso alle tecnologie e agli investimenti infrastrutturali nell’energia pulita, e il miglioramento dell’efficienza energetica a partire proprio da come l'energia elettrica viene distribuita.

L’energia sostenibile rivoluziona anche la distribuzione dell'energia

Il modello tradizionale di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia è ad albero e procede secondo lo schema: grandi centrali, reti di trasmissione, utenze. Questo modello, dunque, prevede un’unica direzione, dalla produzione al consumo. 

L'energia sostenibile invece si avvale di un modello di rete distribuita, con piccoli impianti di produzione di energia vicino ai luoghi di consumo e impianti che immagazzinano o cedono alla rete di distribuzione l’energia prodotta, che può viaggiare quindi in due direzioni.

Questo modello utilizza una rete di distribuzione “intelligente”, la cosiddetta smart grid, costituita da reti di informazioni e reti di distribuzione dell’energia elettrica. 

Le reti elettriche intelligenti, che controllano e gestiscono in tempo reale il flusso di energia presente al proprio interno, sono dotate di un sistema di gestione dell’energia basato sui dati provenienti dai sensori nei diversi punti della rete ed elaborati dai software: un sistema che mette in comunicazione gli impianti con le grandi centrali per ottimizzare domanda e offerta, minimizzare le conseguenze delle variazioni di tensione, prevenire sovraccarichi o interruzioni alla fornitura.

Negli ultimi anni, specie con l’adozione sempre più estesa delle fonti rinnovabili, le smart grid sono diventate il nuovo paradigma su cui puntare. La smart grid, infatti, tra le altre cose, promette di risolvere il problema della fornitura incostante da fonti rinnovabili, riducendo il fabbisogno durante la giornata e concentrando il consumo nelle fasce orarie in cui c’è maggiore disponibilità di energia.

In Europa, l’Italia è stata la prima nazione ad introdurre su larga scala i contatori elettronici intelligenti, gli smart meter, in bassa tensione. Gli smart meter rilevano i consumi effettivi delle utenze, identificano guasti e malfunzionamenti e comunicano in tempo reale con il fornitore di energia. 

Nell'ultimo decennio si sono moltiplicati gli sforzi e le iniziative per incentivare progetti di energia sostenibile.

Le iniziative internazionali per l’energia sostenibile

A partire dal 2008 molte città in tutto il mondo hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci, nell’ambito del progetto PAESC - Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima, che rappresenta il movimento più importante su scala mondiale e che coinvolge le autorità locali. Secondo quanto stabilito dal piano, vengono messe al centro le realtà locali, con il fine di renderle partecipi delle azioni da svolgere per il raggiungimento degli obiettivi. 

La strategia su cui si basa il piano affronta tre temi principali:

  • mitigazione del cambiamento climatico;
  • adattamento agli effetti negativi del cambiamento climatico; 
  • accesso universale a una forma di energia sicura, pulita e conveniente.

Il nuovo Patto dei Sindaci integrato per l’energia e il clima è stato presentato dalla Commissione europea il 15 ottobre 2015 e i firmatari si sono impegnati ad agire per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di gas serra e ad adottare un approccio congiunto volto alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

L'energia sostenibile è il settimo obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel 2015 da 193 paesi membri dell’ONU.

L’obiettivo che si è prefisso l’ONU consiste in “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

Il documento ONU sottolinea come il settore energetico sia responsabile del 60% delle emissioni di gas serra nel mondo, ma allo stesso tempo evidenzia le grandissime disuguaglianze esistenti nella distribuzione delle risorse energetiche. Una persona su cinque, infatti, non ha accesso all’elettricità e tre miliardi di persone dipendono da legno, carbone o concime animale per scaldarsi.

La Commissione europea nel 2005 ha istituito la Settimana europea dell'Energia Sostenibile, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione europea in materia di politica energetica nei settori delle fonti energetiche rinnovabili, efficienza energetica, trasporti puliti e combustibili alternativi.

L’energia sostenibile è una sfida tecnologica per la salvaguardia dell'ambiente,  che tutte le realtà, pubbliche e private, dovrebbero cogliere. Anche il singolo consumatore può fare la sua parte contribuire alla transizione ecologica del Pianeta, scegliendo l’energia da fonti rinnovabili delle offerte di A2A.

 

 

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