L’installazione di un impianto fotovoltaico in casa può essere una soluzione contro il caro dell’energia, per sfruttare l’energia solare e produrre elettricità verde in modo sostenibile. Grazie al decreto bollette, pubblicato il 1° marzo 2022 in Gazzetta, è stata semplificata la burocrazia per installare pannelli fotovoltaici e termici, equiparandola agli interventi di manutenzione ordinaria.
D’altronde, il numero di impianti fotovoltaici è aumentato costantemente negli ultimi anni, a riprova di un crescente interesse da parte degli italiani rispetto alle tematiche di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Con il nuovo decreto, il governo ha dato una spinta agli impianti rinnovabili agevolando la parte autorizzativa, al fine di favorire la transizione energetica in Italia.
Oggi, per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, basta scaricare il modulo “Modello unico per la realizzazione, la connessione e l'esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici” disponibile sul sito del GSE, il Gestore dei servizi energetici, oppure sul portale del Ministero dello Sviluppo Economico. Il modulo si compone di due parti, una da inviare al GSE a inizio lavori e l’altra da spedire, sempre al GSE, a lavori conclusi.
Tuttavia, prima di procedere all’installazione dei pannelli fotovoltaici, è bene valutare attentamente il proprio fabbisogno energetico per compiere una scelta consapevole e investire nel fotovoltaico in maniera informata. Vediamo alcuni aspetti indispensabili da considerare per sapere come fare un impianto fotovoltaico in casa e produrre energia green in modo autonomo.
Fotovoltaico casa: l’importanza di valutare il proprio consumo energetico
Prima di procedere all’installazione dei pannelli fotovoltaici è bene chiedersi in che orari si è maggiormente in casa, per capire quali sono le ore nelle quali si utilizzano la maggior parte degli elettrodomestici. Si tratta dello studio dei propri consumi energetici, un’analisi essenziale per determinare il tipo di impianto fotovoltaico necessario e dimensionare correttamente il sistema.
In base a queste caratteristiche si deciderà se installare un impianto fotovoltaico standard, oppure aggiungere un sistema di accumulo. Un impianto ordinario è consigliabile per le persone che trascorrono gran parte delle ore diurne in casa, ovvero per chi consuma la maggior parte dell'elettricità durante il giorno nei momenti in cui i pannelli producono energia.
Al contrario, per chi trascorre la giornata fuori casa perché impegnato con il lavoro, tornando presso l’abitazione soltanto la sera, può essere più conveniente installare un impianto fotovoltaico dotato di batterie. L’accumulo, infatti, permette di immagazzinare l’energia elettrica prodotta e non consumata, per averla disponibile di sera, la notte e nelle giornate di maltempo.
Fotovoltaico per casa: autoconsumo o scambio sul posto?
Con un impianto fotovoltaico domestico è possibile consumare l’energia prodotta dai pannelli, mentre la parte restante può essere immagazzinata nelle batterie o ceduta alla rete esterna. Si tratta del meccanismo dello scambio sul posto, un programma gestito dal GSE che consente di ottenere un guadagno per l’energia immessa nella rete elettrica.
Questa valutazione dipende anche dal tipo di abitazione in cui installare i pannelli fotovoltaici. Ad esempio, il fabbisogno energetico di un immobile di residenza sarà diverso da quello di una seconda abitazione, quindi se si desidera installare un impianto fotovoltaico per una casa in montagna sarà opportuno verificare con accuratezza l’effettiva convenienza dell’autoconsumo, soprattutto se si utilizza l’immobile soltanto per brevi periodi di tempo.
Dove installare l'impianto fotovoltaico per casa
I pannelli fotovoltaici possono essere installati sul tetto, probabilmente la scelta più gettonata in ambito residenziale, sulla facciata di un edificio oppure a terra. Questa decisione deve tenere conto di diversi aspetti tecnici, per garantire un adeguato efficientamento energetico e un rendimento ottimale dell’impianto.
Sebbene il tetto sia la scelta più frequente, la fattibilità di questo tipo di installazione deve essere valutata caso per caso. Non tutti i tipi di tetto, infatti, si prestano a ospitare pannelli fotovoltaici. Una superficie curva, ad esempio, non è particolarmente adatta per un impianto fotovoltaico. I tetti su cui comunemente sono installati i sistemi fotovoltaici sono quelli a falda, i classici tetti inclinati dove è necessario creare una struttura portante, oppure quelli piani che hanno bisogno di una struttura apposita che inclini i moduli fotovoltaici.
La scelta del luogo di installazione deve tenere conto anche di altri fattori, come la disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli, l’assenza di ombreggiamenti, per esempio causati dalla presenza di alberi o altri edifici, la corretta inclinazione e l’orientamento della superficie.
Orientamento dei moduli fotovoltaici
La scelta dell’orientamento e dell'inclinazione dei pannelli fotovoltaici è fondamentale per ottenere un buon rendimento: più i moduli sono orientati verso i raggi del sole, quindi verso sud, più l'efficienza dell’impianto fotovoltaico sarà maggiore.
Nel caso in cui ci siano ostacoli che facciano ombra sui pannelli, è bene ricorrere all'installazione di un ottimizzatore fotovoltaico. Si tratta di componenti installate sul retro dei pannelli solari per collegare il singolo modulo con l’inverter, in modo da renderlo indipendente dagli altri. Questi dispositivi hanno il compito di permettere all’impianto di raggiungere il punto di massima potenza, per il singolo modulo, assicurando un funzionamento ottimale ed efficiente dell’impianto anche in caso di ombreggiamenti, sporcizia e in presenza di altri fattori che ne diminuiscano la resa.
L’ingombro di un sistema fotovoltaico dipende molto dal numero di componenti utilizzati. In generale, un tipico impianto domestico con una potenza di 3 kW, ha bisogno di circa 15 mq per essere installato su tetti a falde e di circa 25 mq per le superfici piane.
La vita media di un impianto fotovoltaico per la casa
In media, un sistema fotovoltaico ha una vita utile di circa 25 anni, con una diminuzione delle prestazioni energetiche generalmente inferiori al 20% al termine di questo periodo. Si tratta di una durata sufficiente per consentire un rapido rientro dell’investimento in termini economici, tenendo conto che in media è possibile ammortizzare la spesa sostenuta in circa 8 anni.
Un altro aspetto da considerare è lo smaltimento dei pannelli solari, il quale dipende dalla tipologia:
- per potenza nominale inferiore a 10 kW si tratta di RAEE domestici, che devono essere portati all'apposito Centro di Raccolta RAEE del Comune di residenza;
- per una potenza nominale uguale o superiore a 10 kW si tratta di RAEE professionali, che devono essere consegnati da soggetti autorizzati a un impianto presente nell’elenco del Centro di Coordinamento RAEE.
Grazie alle diverse tipologie di impianti fotovoltaici, tra cui è possibile scegliere a seconda delle proprie esigenze e alle caratteristiche del luogo di installazione, il fotovoltaico è la fonte rinnovabile più accessibile e funzionale per l’utilizzo in ambito domestico.
Impianto fotovoltaico: prezzi e agevolazioni
Per quanto riguarda il costo del fotovoltaico per la casa, la spesa da sostenere dipende da diversi fattori. Innanzitutto bisogna considerare il tipo di impianto da installare, in quanto a seconda della tecnologia utilizzata è necessario affrontare dei costi differenti. Ciò vale soprattutto per il tipo di moduli fotovoltaici, considerando che quelli policristallini sono più economici ma hanno una resa inferiore, mentre quelli monocristallini costano di più ma forniscono un rendimento superiore.
Altri costi da valutare per un impianto fotovoltaico domestico sono:
- presenza del sistema di accumulo per immagazzinare l’energia non consumata;
- struttura di supporto dei moduli fotovoltaici e degli altri componenti;
- installazione degli ottimizzatori fotovoltaici;
- inverter fotovoltaico per la conversione dell’energia elettrica da corrente continua ad alternata;
- eventuale montaggio di una pompa di calore integrata con l’impianto fotovoltaico;
- costi di manodopera, assicurazione e spese di manutenzione.
In media, oggi il costo di un impianto fotovoltaico residenziale è di circa 2.500-3.500 euro per kW, quindi un sistema da 3 kW può richiede un investimento di circa 7.500-10.500 euro, mentre un impianto fotovoltaico da 6 kW comporta una spesa di circa 15.000-21.000 euro. Dopodiché bisogna tenere conto delle agevolazioni pubbliche, come quelle previste dall'Ecobonus che consente di ottenere il rimborso del 50% della spesa sostenuta per l'installazione di impianti fotovoltaici, con o senza accumulo, diluito in 10 anni tramite detrazioni annuali Irpef.
Allo stesso modo è necessario considerare il risparmio sui costi in bolletta, un beneficio economico che rende l’investimento nel fotovoltaico più conveniente e permette di recuperare più rapidamente la spesa. Tutte queste valutazioni sono indispensabili per prendere una decisione consapevole, realizzando un investimento intelligente in grado di fornire vantaggi ambientali ed economici per rendere la propria casa più green e sostenibile.