Le energie rinnovabili in Italia sono tornate al centro del dibattito pubblico. Si tratta di uno strumento importante per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima al 2030. Inoltre, le fonti rinnovabili sono essenziali per la transizione ecologica, allo scopo di implementare un modello di sviluppo economico sostenibile e favorire la green economy e le soluzioni circolari.
Mentre tutta l'Europa si sta muovendo verso l'incremento degli impianti per le energie verdi, l'Italia vanta già un suo primato. Le fonti rinnovabili in Italia, infatti, hanno coperto il 20,4% del fabbisogno nazionale di energia elettrica nel 2020 (dati GSE), superando dunque il target previsto per il nostro Paese dall’Unione Europea. La fonte rinnovabile più importante è l’idroelettrico, seguito dal solare fotovoltaico, dall’eolico, dal biogas e dalle biomasse.
Sono tutte fonti utili per la transizione energetica e la decarbonizzazione, un processo sostenuto da A2A, per diminuire l’impatto sull’ambiente e sul clima terrestre. Come Life Company, siamo impegnati direttamente nella promozione di forme di energia elettrica green, un’attività a cui lavoriamo con continuità puntando alla creazione di un’economia low carbon, investendo in nuove tecnologie e mettendo in atto una cultura della sostenibilità per offrire servizi sempre più accessibili, efficienti ed inclusivi.
Quanta energia rinnovabile viene prodotta in Italia?
Per capire qual è la situazione energetica in Italia legata alle rinnovabili bisogna partire necessariamente dall’idroelettrico. Nel nostro Paese l'energia idroelettrica è la forma di energia rinnovabile più diffusa, con circa 4.500 impianti e una potenza installata di oltre 19 GW. Gli impianti sono distribuiti soprattutto in Lombardia e Piemonte, due regioni che vantano il 42% delle strutture, seguite da Trentino-Alto Adige, Veneto e Valle d’Aosta. Secondo il GSE, nel 2021 l’energia idroelettrica ha raggiunto una quota del 39% dell’energia elettrica prodotta dalle rinnovabili.
Anche per quanto riguarda l’energia solare fotovoltaica è il Nord ad avere il primato della diffusione degli impianti, questo nonostante il Sud vanti maggiori potenzialità. A fine 2021 il GSE ha rilevato una potenza installata di 22,6 GW con oltre 1 milione di impianti fotovoltaici, con una produzione che ha superato 25 TWh e una quota del 22% tra le rinnovabili. La regione con il maggior numero di installazioni è la Lombardia, dove si concentrano oltre 160 mila impianti fotovoltaici che rappresentano il 12% della potenza complessiva.
Al contrario, il motore dell’energia eolica è il Sud Italia, un settore che sta attraversando un periodo di forte crescita, con Campania, Puglia e Sicilia che detengono il primato per numero di impianti e capacità energetica. A livello nazionale, l’energia eolica in Italia ha una potenza installata superiore a 11 GW, con una produzione di energia elettrica dal vento che nel 2021 è arrivata a 20,62 TWh (dati ANEV), rappresentando dunque il 18% di tutta l’elettricità prodotta dalle rinnovabili con una quota del 6,27% sull’intero fabbisogno elettrico nazionale.
Per quanto riguarda le bioenergie, secondo i dati del GSE aggiornati al 2020 in Italia abbiamo 4 GW di potenza installata e quasi 3 mila impianti presenti sul territorio. Infine, anche l’apporto del geotermico ricopre grande importanza per la sostenibilità ambientale in Italia. L’energia geotermica è presente soprattutto in Toscana, un territorio dove sono presenti i 34 impianti disponibili nel nostro Paese con una potenza installata di 817 MW. Queste sono le 5 fonti rinnovabili principali del mix energetico green italiano, risorse sulle quali è fondamentale investire a livello pubblico e privato.
Quanta energia in Italia è rinnovabile?
Nel complesso, in Italia abbiamo 60 GW di rinnovabili in termini di potenza installata, con un aumento del 26,8% di energia elettrica prodotta da fonti pulite tra il 2012 e il 2020 come rilevato dal GSE. In particolare, nel 2021 il nostro Paese ha prodotto 115 TWh di energia elettrica dalle rinnovabili, un dato che comparato con un fabbisogno elettrico nazionale di 319,9 TWh secondo i dati di Terna, indica come le rinnovabili oggi coprano il 36% della domanda di energia elettrica in Italia.
Le energie rinnovabili come motore energetico del futuro in Italia
L’Italia è attualmente il terzo produttore di impianti rinnovabili in Europa. Proprio questo tipo di energia consentirebbe al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi indicati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima al 2030, il tutto grazie ad un mix di fotovoltaico, eolico e nuove forme energetiche ibride. Parliamo di fonti di energia alternative, pulite e virtuose rispetto a quelle tradizionali, capaci di cambiare concretamente la nostra quotidianità grazie all’utilizzo di risorse a basso impatto economico a vantaggio dei cittadini.
Il ruolo delle comunità energetiche rinnovabili
Il momento storico che stiamo vivendo potrebbe rappresentare un cambiamento epocale, raggiungibile attraverso incentivi che portino la quota delle energie rinnovabili verso un pareggio rispetto alle fonti fossili. In particolare, grazie a varie forme di ecobonus e incentivi dedicati alla costituzione di comunità energetiche rinnovabili, è possibile modificare le abitudini energetiche dei gruppi di utenza.
Si tratta di soluzioni capaci di aggregare consumatori e produttori, dando vita a nuove figure sociali di prosumer, ossia privati e imprese che non si limitano ad un ruolo passivo di consumatore, ma partecipano attivamente alle diverse fasi del processo di produzione, condivisione e consumo di energia, diventandone protagonisti. Le comunità energetiche rinnovabili sono quindi indispensabili per la diffusione delle energie verdi in Italia, in quanto il loro apporto sarà fondamentale per la decarbonizzazione.
Queste nuove forme di produzione e diffusione di energia rinnovabile sarebbero capaci di garantire oltre l’80% di autoconsumo della generazione energetica di una comunità. È per questo motivo che bisogna approfittare dell’eccellenza produttiva italiana, incentivando l’installazione di impianti che possano aiutare a seguire l’esempio degli oltre tremila Comuni italiani virtuosi, in cui la componente rinnovabile supera il fabbisogno elettrico delle famiglie e assicura maggiore stabilità e tutela.
L’idrogeno verde: un alleato della transizione energetica
Anche l'idrogeno verde rappresenta un prezioso alleato per la transizione ecologica. Si tratta di un elemento che, se prodotto da fonti rinnovabili, può aiutare il percorso di decarbonizzazione in maniera decisiva. Molti studi lo indicano come una risorsa essenziale per accelerare i processi di elettrificazione verde in atto, tanto che l’idrogeno verde potrebbe coprire entro il 2050 fino al 24% della domanda finale di energia.
A2A ha già siglato un Memorandum d’intesa per lo studio e l’individuazione della migliore modalità di produzione e fornitura di questa risorsa energetica pulita e rinnovabile, una scelta che porterà alla costituzione della prima “Hydrogen Valley” italiana sul territorio.
I vantaggi delle rinnovabili per la tua casa
Si stima, infatti, che l’installazione di un pannello solare sia capace di assicurare un risparmio dell’80% sui costi per la produzione di acqua calda e del 60/70% delle spese per il riscaldamento, con un risparmio medio di gas per produrre acqua calda di circa 500 euro annui per nucleo familiare.
Proprio dal singolo utente può partire la rivoluzione dei consumi sostenibili, che noi di A2A promuoviamo attraverso offerte per il fotovoltaico e soluzioni dedicate per la casa, l’ambito business e i condomini con forniture di energia elettrica 100% green. Si tratta di azioni quotidiane e scelte capaci di migliorare la qualità della vita di tutti, una missione in linea con la crescita sostenibile che promuoviamo come Life Company che ha a cuore il futuro del Pianeta e delle nuove generazioni.
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