Il congelatore è uno di quegli elettrodomestici che non si ferma mai: lavora 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Per questo motivo, conoscere il suo consumo e imparare a usarlo in modo più efficiente è un passo importante per ridurre la bolletta e l’impatto ambientale.
Secondo i dati di ENEA, AIRES e Applia Italia, gli elettrodomestici, inclusi anche quelli più piccoli come il phon, rappresentano circa il 58% dei consumi domestici in Italia. Solo frigorifero e freezer incidono per oltre il 20%. Ma quanto consuma in media un congelatore? E come sono cambiati i consumi nel tempo?
Evoluzione dei consumi dei congelatori
Oggi sul mercato si trovano molti elettrodomestici efficienti, ma basta tornare indietro di 20 o 30 anni per trovare modelli con consumi decisamente più alti, dovuti a tecnologie meno avanzate e a maggiori dispersioni di freddo. Scegliendo un frigo-congelatore o congelatore in Classe A, si può arrivare a spendere per l’energia elettrica da circa la metà fino a un terzo rispetto a un modello in Classe G, che corrisponde spesso a dispositivi vecchi e con prestazioni energetiche molto inferiori. La differenza nel costo di esercizio tra modelli molto efficienti e quelli meno performanti si è ridotta notevolmente rispetto a 20, o anche solo 10 anni fa. Questo miglioramento è frutto del progresso tecnologico spinto dall’etichettatura energetica e dalle normative Ecodesign dell’Unione Europea. Per fare un esempio concreto, secondo un’elaborazione ENEA su dati ARERA, un frigocongelatore da 300 litri con la nuova etichetta energetica consuma almeno il 55% in meno rispetto a un modello vecchio, con un risparmio che può arrivare fino a 150 euro all’anno.
Le tipologie e i consumi dei congelatori
Non tutti i congelatori sono uguali. Ecco una panoramica dei principali modelli con i rispettivi consumi, calcolati su una tariffa di circa 0,28 €/kWh.
Congelatore verticale
Ha un’apertura frontale, come un frigorifero, ed è dotato di cassetti e ripiani che aiutano a organizzare meglio gli alimenti. I dati indicati si riferiscono a prove ENEA effettuati in laboratorio su modelli da 300 litri.
- Classe A: fino a 95 kWh/anno (~26 €)
- Classe D: da 150 a 186 kWh/anno (~41–52 €)
- Classe G: a partire da 291 kWh/anno (~81 €)
Congelatore a pozzetto
Ha un’apertura dall’alto e una forma “a baule”. È ideale per conservare grandi quantità di alimenti con meno dispersioni di freddo. Tuttavia, con l’introduzione della nuova etichettatura energetica europea, più severa e rigorosa, è diventato più difficile trovare congelatori a pozzetto di Classe A. È per questo che la maggior parte dei congelatori a pozzetto disponibili sul mercato oggi si colloca nelle classi B, C o D. Anche in queste classi, però, è possibile trovare modelli efficienti con consumi contenuti, che rappresentano un buon compromesso tra prestazioni e risparmio energetico. I dati riportati si basano sui modelli attualmente in commercio.
- Classe C: 132 kWh/anno (~37 €) – 219 litri
- Classe E: 200 kWh/anno (~56 €) – 198 litri
- Classe F: 252 kWh/anno (~70 €) – 205 litri
Frigocongelatore (combinato)
È il classico frigorifero con freezer integrato: pratico, salvaspazio e con consumi variabili. Anche questi dati mettono a confronto diversi modelli attualmente in commercio.
- Classe A: 114 kWh/anno (~32 €) – 409 litri, di cui 120 di freezer
- Classe C: 174 kWh/anno (~49 €) – 387 litri, di cui 110 di freezer
- Classe F: 319 kWh/anno (~89 €) – 342 litri, di cui 119 di freezer
A parità di prestazioni, scegliere un modello in classe energetica più alta è sempre consigliabile, perché garantisce maggiore efficienza e consumi ridotti. Le nuove etichette energetiche aiutano a leggere con più facilità il consumo annuo, espresso in kWh/anno. Vale però la pena ricordare che i consumi riportati in etichetta sono rilevati in condizioni standard di laboratorio e non riflettono sempre l’utilizzo reale, che può variare quotidianamente in base alle abitudini domestiche. A partire dai dati appena visti, infatti, è possibile farsi un’idea di quanto costa un congelatore al giorno. Ad esempio, il congelatore verticale in classe A, che comporta una spesa di circa 26 euro l’anno, costa circa 7 centesimi al giorno. I modelli meno efficienti, invece, possono arrivare fino a 25 centesimi al giorno. Tuttavia, si tratta solo di una media: anche se il congelatore è collegato e attivo 24 ore su 24, i consumi non sono costanti.
Cosa può incidere sui consumi?
Un congelatore consuma di più quando viene acceso per la prima volta e deve raggiungere la temperatura ottimale, oppure ogni volta che è necessario mantenere o ripristinare la temperatura interna. Anche la temperatura esterna può influire in modo significativo. In generale, i fattori che incidono sui consumi effettivi riportati in bolletta sono diversi. Ecco i principali:
- dimensioni e capacità: più spazio significa più consumo, ma spesso anche migliore efficienza per litro;
- classe energetica: i nuovi modelli in classe A sono molto più efficienti rispetto ai congelatori di 20 o 30 anni fa;
- tecnologia No Frost: evita la formazione del ghiaccio, che aumenta i consumi;
- frequenza di apertura: ogni apertura fa entrare aria calda, costringendo il compressore a lavorare di più;
- temperatura esterna: in estate il compressore lavora più intensamente per mantenere il freddo interno.
5 consigli per risparmiare con il congelatore
Ecco alcuni semplici accorgimenti che puoi mettere in pratica da subito per ridurre sprechi e consumi:
- sbrinare regolarmente: anche pochi millimetri di ghiaccio aumentano i consumi;
- impostare la temperatura a –18 °C: è il valore ideale per conservare i cibi surgelati e per l’efficienza energetica;
- aprire solo quando serve e chiudere in fretta, per evitare dispersioni di freddo;
- raffreddare i cibi prima di congelarli: inserirli ancora caldi affatica il compressore;
- non sovraccaricare: l’aria fredda deve circolare bene per mantenere la temperatura uniforme.
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