A differenza del forno a gas, dove il riscaldamento avviene per mezzo di uno o più bruciatori posti alla base, il forno elettrico funziona sfruttando come fonte di alimentazione l’energia elettrica, trasformando quest'ultima in calore grazie alle apposite resistenze poste, di solito, una nella parte superiore e un’altra nella parte inferiore. Generalmente sono proprio le resistenze le principali componenti responsabili dei consumi energetici di un forno elettrico.
Sapere quanto consuma un forno elettrico aiuta a capire l’impatto energetico sulla bolletta della luce e può aiutare a gestirlo meglio.
In media, usare un forno elettrico per un'ora a 180°C costa tra 0,30 e 0,50 €, in base alla potenza dell’elettrodomestico e alla tariffa applicata (es. 0,30 €/kWh). Un modello da 2.000 W consuma 2 kWh in un’ora. Considerando un costo energia medio di 0,25 €/kWh, la spesa è di circa 0,50 € all’ora.
Quanto costa tenere acceso il forno elettrico?
L’energia consumata da un forno elettrico varia in base:
- alle dimensioni
- alla potenza
- alla classe energetica
- al tempo di utilizzo.
Un forno elettrico non ha un consumo di energia elettrica costante, ne assorbe di più all’inizio, durante la fase di riscaldamento. Ad esempio, quanto consuma un forno elettrico in un’ora? Se impostato a 180°C consumerà 800 Wh nei primi 20 minuti e soltanto 1000 Wh dopo 60 minuti. Infine, arriverà ad avere un consumo di 1500 Wh dopo 90 minuti.
Tipi di forni elettrici e consumi
Il consumo energetico dipende anche dal tipo di forno. I forni elettrici per la cucina, a seconda del metodo principale che utilizzano per effettuare la cottura, possono essere suddivisi in:
- forni elettrici a convezione naturale o statici: sono dotati di due resistenze, una inferiore e una superiore per cuocere, e di un grill per dorare la cottura. Tali elementi possono essere azionati insieme oppure separatamente, per ottenere cotture diversificate;
- forni elettrici ventilati: in aggiunta alle resistenze, sono dotati di una ventola che crea un flusso d'aria calda che distribuisce il calore in modo omogeneo in ogni angolo del forno. Nel forno ventilato la diffusione del calore è più omogenea, e garantisce una cottura dei cibi più rapida e uniforme;
- forni a vapore: sono elettrodomestici che sfruttano il principio della cottura a vapore, migliorandolo e rendendolo più efficiente. Il calore del vapore prodotto dalla caldaia di cui è dotato viene sfruttato per cuocere gli alimenti in maniera meno aggressiva rispetto alla tradizionale cottura al forno, talvolta in combinazione con la modalità termoventilata. Dopo che l’acqua è stata riscaldata dalla caldaia interna, il vapore viene nebulizzato all’interno della camera di cottura per mezzo di una ventola. Grazie a questo strumento è possibile cuocere a vapore diversi tipi di cibi, anche mantenendo temperature medio-basse, non più di 100/120°.
Lo schema seguente riassume i consumi medi orari e il costo in bolletta delle principali tipologie di forni domestici, considerando un prezzo medio dell’energia elettrica di 0,18 €/kWh.
Forno statico
- Consumo medio orario (kWh): 1,2 – 1,8
- Costo medio per ora (€): 0,22 – 0,32
- Caratteristiche principali: cottura uniforme, ideale per pane e dolci ma più lenta e con consumi maggiori.
Forno ventilato
- Consumo medio orario (kWh): 0,9 – 1,3
- Costo medio per ora (€): 0,16 – 0,23
- Caratteristiche principali: cottura omogenea e rapida, consente di risparmiare fino al 30% di energia.
Forno a vapore
- Consumo medio orario (kWh): 0,8 – 1,2
- Costo medio per ora (€): 0,14 – 0,22
- Caratteristiche principali: cottura sana e delicata a basse temperature (100–120°C), consuma meno energia.
Forno a microonde
- Consumo medio orario (kWh): 0,6 – 1,0
- Costo medio per ora (€): 0,11 – 0,18
- Caratteristiche principali: ideale per riscaldare o cuocere porzioni piccole, il più efficiente per brevi utilizzi.
In sintesi, tra le varie tipologie, il forno ventilato e quello a vapore offrono il miglior compromesso tra efficienza e prestazioni.
I consigli per risparmiare con il forno elettrico
Sebbene sia indubbiamente utile e un modo sano di cuocere il cibo, il forno elettrico incide sulla bolletta dell’energia elettrica, per cui è bene ottimizzare i consumi in cucina laddove è possibile.
- Anzitutto è importante pulire bene il forno, che oltre ad essere una buona pratica dal punto di vista igienico, è indispensabile per distribuire il calore in modo uniforme.
- Inoltre, è importante occuparsi della manutenzione del forno, controllando in particolare che non ci siano delle perdite nelle guarnizioni della porta del forno che rischiano di far fuoriuscire il calore.
- Per mettere il cibo da cuocere o scaldare nel forno è bene utilizzare recipienti in pyrex, dato che riducono i tempi di cottura e richiedono temperature più basse.
- Evita il preriscaldamento e di aprire lo sportello del forno quando il cibo è all’interno e sta cuocendo, se non è strettamente necessario.
- Altra accortezza, per risparmiare energia elettrica, è utilizzare un termometro da forno, in modo da determinare la temperatura necessaria per cuocere il cibo.
- Un'altra buona organizzazione anche tra i fornelli, può aiutare a risparmiare, ad esempio scegliendo di cuocere più piatti insieme nel forno.
- Infine, se si deve solo riscaldare il cibo, è meglio utilizzare il microonde che consuma meno del forno elettrico normale. Si deve, infatti, tener presente che non esiste un elettrodomestico che vada bene per tutto, ma occorre valutare, per ciascun elettrodomestico, vantaggi e svantaggi.
Vantaggi e svantaggi del forno elettrico
I vantaggi del forno elettrico sono numerosi. Innanzitutto, è facile da utilizzare, la cottura dei cibi è più uniforme rispetto ad un forno a gas e la temperatura si mantiene più costante.
Il forno elettrico statico è indicato per la cottura di cibi lievitati mentre il forno ventilato è adatto alla cottura di carne, pesce e verdure. Tuttavia, i costi di mantenimento e di acquisto sono più alti rispetto a quelli del forno a gas.
Ora che hai capito quanto consuma un forno elettrico e che conosci alcuni trucchi per ridurre lo spreco di energia elettrica non ti resta che metterli in pratica.
Domande frequenti sul consumo del forno elettrico
Quanto consuma un forno elettrico in un’ora?
Un forno elettrico consuma in media 1,0 – 1,5 kWh per ora di utilizzo a 180°C. Il consumo aumenta con temperature più alte o tempi di cottura prolungati e diminuisce se si usa la funzione ventilata o il programma ECO.
Quanto costa un’ora di forno acceso?
Qual è il forno che consuma meno?
I forni ventilati o a vapore di classe A o B sono i più efficienti: distribuiscono meglio il calore e riducono i tempi di cottura. I modelli con funzione ECO o inverter possono tagliare i consumi energetici fino al 30% rispetto ai forni statici tradizionali.
Conviene usare il forno ventilato?
Sì. Il forno ventilato consuma circa un terzo in meno di elettricità rispetto a quello statico, poiché l’aria calda circola uniformemente e accelera la cottura. Questo permette di cuocere più pietanze contemporaneamente, riducendo i tempi e i costi in bolletta.
Quanto incide il forno elettrico sulla bolletta?
Il forno elettrico incide in media per 6-8% dei consumi domestici totali. Usarlo in modo efficiente — evitando il preriscaldamento, aprendo meno lo sportello e cuocendo più piatti insieme — consente di risparmiare fino a 50 kWh all’anno.
Quanto consuma un forno statico?
Quanto consuma un forno elettrico al giorno?
Il consumo giornaliero di un forno elettrico dipende dalla durata e frequenza d’uso. Utilizzandolo per un’ora al giorno, il consumo medio è di circa 1,0 – 1,5 kWh, pari a 0,18 – 0,27 € al giorno con un costo medio dell’energia di 0,18 €/kWh. In un mese, equivale a una spesa di circa 5 – 8 euro.