Sapere quanto consuma un forno elettrico aiuta a capire l’impatto energetico sulla bolletta della luce e può aiutare a gestirlo meglio.
Il forno è uno strumento ormai indispensabile in cucina, tanto che i moderni modelli di forni casalinghi sono diventati strumenti sempre più sofisticati, che uniscono le prestazioni professionali a un design elegante adatto per tutti i tipi di arredamento.
A differenza del forno a gas, dove il riscaldamento avviene per mezzo di uno o più bruciatori posti alla base, il forno elettrico funziona sfruttando come fonte di alimentazione l’energia elettrica, trasformando quest'ultima in calore grazie alle apposite resistenze poste, di solito, una nella parte superiore e un’altra nella parte inferiore. Generalmente sono proprio le resistenze le principali componenti responsabili dei consumi energetici di un forno elettrico.
Quanto costa tenere acceso il forno elettrico?
L’energia consumata da un forno elettrico varia in base alle dimensioni, alla potenza, alla classe energetica e al tempo di utilizzo. Un forno elettrico non ha un consumo di energia elettrica costante, ne assorbe di più all’inizio, durante la fase di riscaldamento. Ad esempio, quanto consuma un forno elettrico in un’ora? Se impostato a 180°C consumerà 800 Wh nei primi 20 minuti e soltanto 1000 Wh dopo 60 minuti. Infine, arriverà ad avere un consumo di 1500 Wh dopo 90 minuti.
Tipi di forni elettrici
Il consumo energetico dipende anche dal tipo di forno. I forni elettrici per la cucina, a seconda del metodo principale che utilizzano per effettuare la cottura, possono essere suddivisi in:
- forni elettrici a convezione naturale o statici: sono dotati di due resistenze, una inferiore e una superiore per cuocere, e di un grill per dorare la cottura. Tali elementi possono essere azionati insieme oppure separatamente, per ottenere cotture diversificate;
- forni elettrici ventilati: in aggiunta alle resistenze, sono dotati di una ventola che crea un flusso d'aria calda che distribuisce il calore in modo omogeneo in ogni angolo del forno. Nel forno ventilato la diffusione del calore è più omogenea, e garantisce una cottura dei cibi più rapida e uniforme;
- forni a vapore: sono elettrodomestici che sfruttano il principio della cottura a vapore, migliorandolo e rendendolo più efficiente. Il calore del vapore prodotto dalla caldaia di cui è dotato viene sfruttato per cuocere gli alimenti in maniera meno aggressiva rispetto alla tradizionale cottura al forno, talvolta in combinazione con la modalità termoventilata. Dopo che l’acqua è stata riscaldata dalla caldaia interna, il vapore viene nebulizzato all’interno della camera di cottura per mezzo di una ventola. Grazie a questo strumento è possibile cuocere a vapore diversi tipi di cibi, anche mantenendo temperature medio-basse, non più di 100/120°.
Se il forno elettrico è ventilato si può risparmiare circa un terzo dell’elettricità, dato che fa circolare continuamente l’aria intorno alla pietanza da cuocere, riducendo così il tempo di cottura. Al di là del tipo di forno che si ha a disposizione, si possono seguire alcuni pratici consigli per risparmiare sui consumi del forno elettrico.
I consigli per risparmiare con il forno elettrico
Sebbene sia indubbiamente utile e un modo sano di cuocere il cibo, il forno elettrico incide pur sempre sulla bolletta dell’energia elettrica, per cui è bene ottimizzare i consumi in cucina laddove è possibile.
Anzitutto è importante pulire bene il forno, che oltre ad essere una buona pratica dal punto di vista igienico, è indispensabile per distribuire il calore in modo uniforme. Inoltre, è importante occuparsi della manutenzione del forno, controllando in particolare che non ci siano delle perdite nelle guarnizioni della porta del forno che rischiano di far fuoriuscire il calore.
Per mettere il cibo da cuocere o scaldare nel forno è bene utilizzare recipienti in pyrex, dato che riducono i tempi di cottura e richiedono temperature più basse.
Evita il preriscaldamento e di aprire lo sportello del forno quando il cibo è all’interno e sta cuocendo, se non è strettamente necessario.
Un'altra accortezza, per risparmiare energia elettrica, è utilizzare un termometro da forno, in modo da determinare la temperatura necessaria per cuocere il cibo.
Una buona organizzazione anche tra i fornelli, può aiutare a risparmiare, ad esempio scegliendo di cuocere più piatti insieme nel forno.
Infine, se si deve solo riscaldare il cibo, è meglio utilizzare il microonde che consuma meno del forno elettrico normale. Si deve, infatti, tener presente che non esiste un elettrodomestico che vada bene per tutto, ma occorre valutare, per ciascun elettrodomestico, vantaggi e svantaggi.
Vantaggi e svantaggi del forno elettrico
I vantaggi del forno elettrico sono numerosi. Innanzitutto, è facile da utilizzare, la cottura dei cibi è più uniforme rispetto ad un forno a gas e la temperatura si mantiene più costante.
Il forno elettrico statico è indicato per la cottura di cibi lievitati mentre il forno ventilato è adatto alla cottura di carne, pesce e verdure. Tuttavia, i costi di mantenimento e di acquisto sono più alti rispetto a quelli del forno a gas.
Ora che hai capito quanto consuma un forno elettrico e che conosci alcuni trucchi per ridurre lo spreco di energia elettrica non ti resta che metterli in pratica.