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Aumento potenza contatore: quanto conviene e costi

Aumento potenza contatore: quanto conviene e costi

Nelle bollette luce puoi trovare indicata la potenza del contatore elettrico. Questo valore, espresso in kilowatt (kW), si riferisce al livello di potenza stabilita nel contratto attivo della tua fornitura. In base alle tue esigenze di consumo, però, si può rendere necessaria una modifica della potenza del contatore: vediamo insieme come richiederla, quando conviene e quali costi prevede.

Cosa si intende per potenza del contatore elettrico e dove posso verificarla

Al momento della stipula del contratto luce, viene stabilito il livello di potenza del contatore elettrico. La scelta della quantità di potenza viene effettuata in base alle dimensioni della casa, alle esigenze dei suoi abitanti, al numero di elettrodomestici presenti e alle loro caratteristiche. Solitamente, la potenza impegnata nelle utenze domestiche è di 3 kW ed è indicata sulla bolletta, sotto la voce "La Tua Fornitura".

Quando conviene aumentare la potenza del contatore

Richiedere un aumento di potenza può essere opportuno in diversi casi:

  • Se le tue esigenze di consumo superano il livello massimo di potenza del contatore: consultando le tue bollette luce puoi scoprire il livello massimo di potenza prelevata in un determinato periodo e valutare se la potenza del contatore corrisponde alle tue attuali esigenze di consumo. Se ad esempio utilizzi spesso diversi elettrodomestici contemporaneamente, aumentando la potenza del contatore, puoi migliorare la gestione dell'energia, evitando di sovraccaricare il tuo impianto o di far “saltare” continuamente il contatore;
     
  • Se possiedi un’auto elettrica e vuoi accelerare i tempi di ricarica domestica: con una wallbox dalla potenza di 3,7 kW, infatti, per ricaricare un veicolo con una batteria tra i 30 e 50 kWh servono circa 5 o 6 ore, mentre una ricarica a 7,4 kW richiede la metà del tempo. In generale, si deve sempre impostare la potenza massima della stazione di ricarica ad un valore inferiore rispetto a quello del contatore.

Cosa succede se non si aumentano i kW del contatore

Rispetto alla potenza stabilita nel contratto con il tuo fornitore luce, il contatore ti permette di prelevare fino al 10% in più di potenza per un tempo illimitato. Se la potenza impegnata è di 3 kW, dunque, il contatore “salta” quando prelevi istantaneamente più di 3,3 kW: oltrepassando questa soglia, ad esempio utilizzando in contemporanea elettrodomestici particolarmente energivori, puoi causare sovraccarichi in grado di portare a fastidiose interruzioni temporanee dell'energia elettrica. 

Come aumentare i kW del contatore

Generalmente, per la maggior parte degli operatori, puoi richiedere l'aumento di potenza direttamente dall'area personale del sito o tramite app. Se sei cliente A2A Energia, ti basterà fare il login all'Area Clienti o entrare nella sezione “La mia energia” sulla nostra App MyA2A. La modifica avviene a scatti di 0,5 kW, fino a raggiungere un valore massimo di potenza pari a 6 kW. 

Cosa comporta l’aumento della potenza del contatore

Aumentare la potenza del contatore elettrico comporta una spesa iniziale più un incremento dei costi fissi nella bolletta luce.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore

In base alle variazioni di potenza e/o tensione richieste, per l'aumento della potenza del contatore sono previsti dei costi una-tantum stabiliti periodicamente dalla ARERA: per le utenze in bassa tensione, va versato un contributo fisso di 25,88 euro, cui si sommano 73,17 euro per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta. 

Insieme a noi di A2A, per uno stile di vita sostenibile 

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