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Svantaggi dello Smart Working: l'aumento dei costi in bolletta

Svantaggi Smart Working: aumento in bolletta - A2A

Tra gli svantaggi dello smart working c’è l’aumento del consumo di energia elettrica in casa, con il conseguente incremento del costo della bolletta della luce. In questo contesto, conoscere i consumi degli apparecchi elettronici e degli elettrodomestici aiuta a capire come risparmiare, ad esempio scegliendo il fornitore di energia giusto e l’offerta più conveniente.

Ridurre il consumo elettrico in casa non solo consente di spendere meno, un aspetto importante considerando l’impatto del caro energia sullo smart working, ma contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta, con la diminuzione delle emissioni di gas serra. Per raggiungere questo risultato bisogna innanzitutto conoscere il proprio fabbisogno energetico, per sapere quali dispositivi consumano di più e dove intervenire per risparmiare.

In questo approfondimento vedremo come calcolare il proprio consumo elettrico, un'operazione semplice che permette di scegliere l’offerta luce più adatta alle proprie esigenze. Inoltre, forniremo anche alcuni consigli per diminuire i consumi elettrici, con dei facili accorgimenti che consentono di lavorare da casa senza consumare troppa energia.

Quanto inquina lo smart working?

Lo smart working, o lavoro agile, prevede l’adozione di un modello di lavoro più flessibile rispetto al classico lavoro in sede, ad esempio con la possibilità di lavorare anche da casa o da altri luoghi diversi dall’ufficio. Durante la pandemia lo smart working ha permesso a migliaia di imprese ed enti pubblici di continuare ad operare, nonostante le limitazioni agli spostamenti, consentendo a migliaia di persone di lavorare da casa tramite il pc e una connessione internet.

Oggi molte imprese stanno continuando a mantenere lo smart working in azienda, alcune in modo integrale, altre invece in maniera ibrida, con giornate in cui i dipendenti lavorano da casa e altre in cui devono recarsi in ufficio. Poi ci sono i lavoratori digitali, ovvero le persone che già prima della pandemia lavoravano da remoto e continuano a farlo, come freelance e dipendenti che utilizzano stabilmente il telelavoro.

Il vantaggio ambientale dello smart working è la riduzione degli spostamenti dei lavoratori, con il conseguente taglio delle emissioni di gas serra legate alla circolazione dei veicoli. Il lavoro agile da remoto, però, comporta un aumento della domanda di energia elettrica, sia per alimentare le postazioni di lavoro casalinghe, sia per soddisfare il fabbisogno dei data center necessari per il funzionamento di internet e dei servizi digitali.

Inoltre, bisogna tenere conto dei recenti rincari dell’energia elettrica e del gas, infatti l’incremento delle tariffe, dovuto soprattutto alle tensioni geopolitiche causate dalla guerra in Ucraina e l’uso politico del gas russo, comporta maggiori costi da sostenere per chi lavora da casa. L’aumento delle bollette con lo smart working è un problema serio per molte famiglie e lavoratori, tuttavia esistono delle soluzioni che consentono di risparmiare.

Fabbisogno di energia elettrica: cos'è e come si calcola

Il fabbisogno di energia elettrica corrisponde all’elettricità necessaria per soddisfare le esigenze di un’utenza, ad esempio un’abitazione residenziale. Il consumo elettrico è determinato dal numero e dalla tipologia degli elettrodomestici e dai punti di illuminazione presenti in casa (lampadari, lavatrice, lavastoviglie, frigorifero, computer, tablet, smartphone, ecc.), nonché dalle abitudini di utilizzo di tali apparecchi e sistemi.

Il dato da prendere in considerazione è la potenza, espressa in Watt (W) per i dispositivi a bassa potenza e in kilowatt (KW) per quelli ad alta potenza. Moltiplicando questo valore per il tempo di utilizzo di ciascun apparecchio nell'arco delle 24 ore, è possibile avere una prima stima del consumo elettrico giornaliero della propria casa. Naturalmente, bisogna considerare che gli elettrodomestici non consumano sempre la stessa quantità di energia.

Il forno, ad esempio, pur restando in funzione, smette di scaldare una volta che al suo interno è stata raggiunta la temperatura impostata. Ci sono poi apparecchi che possono essere utilizzati in modalità di risparmio energetico, quindi con una potenza inferiore a quella dichiarata nell’etichetta energetica. Computer e tablet, inoltre, assorbono quantità diverse di energia, a seconda dell'intensità del lavoro a cui sono sottoposti.

Per non perdere tempo con un calcolo così minuzioso basta leggere i dati sui consumi elettrici riportati nella bolletta della luce, consultabili anche online tramite app o area riservata. Altrimenti, è possibile installare delle prese con misuratore di consumo elettrico, dispositivi da connettere alle prese di corrente per rilevare l’energia elettrica consumata da elettrodomestici e dispositivi elettronici, per avere una lettura in tempo reale dell'energia elettrica assorbita dalla tua abitazione.

Meglio la tariffa monoraria o bioraria per lo smart working?

Una volta compreso il proprio fabbisogno energetico, considerando anche il consumo aggiuntivo dovuto allo smart working, è possibile valutare la tipologia di contratto più conveniente per la fornitura di energia elettrica, scegliendo con la giusta consapevolezza tra le offerte con tariffa elettrica monoraria o bioraria.

Nei contratti a tariffa bioraria la componente energia ha un prezzo diverso a seconda del momento in cui l’energia elettrica viene consumata: l’elettricità è meno costosa nelle ore serali e notturne e nei giorni festivi (alcuni fornitori propongono anche tre fasce di prezzo diversificate tra giorno, sera e notte). Questa soluzione conviene a chi lavora di sera e nei fine settimana da casa, ad esempio i dipendenti da remoto di aziende situate all’estero, oppure per chi il lavoro al pc è un’attività complementare svolta dopo l’occupazione principale.

Per la maggior parte degli smart worker che utilizzano la casa come ufficio conviene la tariffa monoraria. In questo caso, infatti, il prezzo dell'energia non varia in base all’orario o al giorno, con un costo dell’energia elettrica sempre uguale. Ad ogni modo, oltre a scegliere la tariffa giusta e l’offerta luce più conveniente, per risparmiare sul consumo elettrico con lo smart working è importante prendere alcuni accorgimenti.

Le regole per il risparmio di energia con lo smart working

Per risparmiare sulla bolletta della luce, limitando l’aumento dei consumi causato dal lavoro agile, non bisogna stravolgere il proprio stile di vita, ma seguire alcuni consigli utili per ottimizzare il consumo di energia elettrica. Come Life Company attenta alle necessità delle persone e alla tutela dell'ambiente, siamo impegnati nel proporre soluzioni e suggerire comportamenti che possano aiutare a ridurre il consumo dell'energia nel quotidiano utilizzo domestico.

Anche chi lavora da casa può adottare abitudini sostenibili, per tenere sotto controllo l’elettricità utilizzata e ridurre i consumi.

Ecco come fare:

  • preferire le lampadine a LED rispetto a quelle a incandescenza e alogene, installandole in tutta la casa e nella zona usata come ambiente di lavoro domestico, ossia la stanza dove si utilizza l'illuminazione interna per più ore al giorno;
  • sfruttare l'illuminazione naturale, ad esempio modificando la disposizione dei mobili e installando la postazione di lavoro vicino a una finestra, oppure tinteggiando le pareti dell’home office con colori più chiari che aiutano a favorire la luce solare;
  • riscaldare solo l’ambiente in cui si lavora, infatti quando si sta fermi davanti al computer è inevitabile sentire maggiormente gli effetti del freddo, tuttavia è possibile chiudere le valvole dei termosifoni nelle stanze che non vengono usate mentre si lavora al pc;
  • chiudere i programmi del pc che non vengono utilizzati, per ottimizzare l’efficienza energetica del computer e ridurne il consumo elettrico;
  • collegarsi ad internet solo quando necessario, infatti anche il collegamento alla rete web richiede un maggiore utilizzo di energia elettrica, seppur minimo, perciò è inutile lasciare aperta la connessione quando si utilizza, compresa la connessione Bluetooth;
  • regolare la retroilluminazione dello schermo del pc, scegliendo un'impostazione più "soft" della luminosità per risparmio elettricità e affaticare meno gli occhi;
  • spegnere i device staccando la presa, per evitare il consumo elettrico aggiuntivo dello standby degli apparecchi elettrici, soprattutto durante le pause più lunghe dal lavoro come la sosta per il pranzo e di sera al termine dell’attività;
  • ridurre il tempo di attesa per lo spegnimento automatico dello schermo, per ottimizzare il risparmio anche durante le pause dal lavoro più brevi;
  • collegare gli apparecchi ad un’unica ciabatta dotata di interruttore, in questo modo al termine della giornata lavorativa sarà più semplice e veloce spegnere completamente tutti gli strumenti di lavoro.

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