Negli ultimi anni, gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche hanno rappresentato uno dei principali strumenti per accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile. L’ultima edizione del bonus, attiva dal 2025 lo ha dimostrato chiaramente: in poco più di 24 ore, i fondi di circa 595 milioni di euro sono andati esauriti. Un segnale positivo dell’interesse crescente verso le auto a zero emissioni.
Un incentivo nato per accompagnare la transizione
Il bonus, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), era stato pensato per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti con modelli elettrici di nuova generazione. La rottamazione obbligatoria di un’auto fino a Euro 5 rappresentava un passaggio fondamentale: un modo concreto per ridurre le emissioni e rendere più sostenibile la mobilità quotidiana.
A differenza dei precedenti incentivi, era l’acquirente stesso ad attivare la richiesta del contributo, collegandosi alla piattaforma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), gestita da Sogei. Il contributo veniva applicato direttamente come sconto al momento dell’acquisto ed era destinato a persone fisiche e microimprese con sede o residenza in Comuni appartenenti alle Aree Urbane Funzionali (FUA), con importi che variavano in base all’ISEE.
Secondo i dati diffusi da Sogei, sono stati generati complessivamente oltre 55.000 voucher, tra cittadini e microimprese, a testimonianza di una domanda sempre più forte di mobilità elettrica.
Incentivi terminati, ma la mobilità elettrica non si ferma
Sebbene i fondi siano già esauriti, eventuali risorse che dovessero tornare disponibili saranno riattivate sulla piattaforma ufficiale del MASE. Il successo del bonus mostra un cambiamento ormai evidente: gli italiani sono pronti a passare all’elettrico. Secondo il Libro bianco sulla mobilità elettrica di Motus-E, in Europa circolano ormai quasi 9 milioni di veicoli elettrici. In Italia, il numero ha raggiunto circa 300.000, dieci volte in più rispetto al 2020.
Molte Regioni, in particolare quelle a statuto speciale come Valle d’Aosta e Alto Adige, continuano a offrire contributi locali per l’acquisto di veicoli green, biciclette elettriche e colonnine di ricarica domestiche: un segnale che la transizione è in corso anche a livello territoriale.
Bonus auto elettrica 2025: gli incentivi alla mobilità elettrica in Valle d’Aosta
La Valle d'Aosta, ad esempio, ha diverse iniziative per promuovere la mobilità elettrica e sostenibile:
- contributi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli green nuovi (fino al 50% della spesa sostenuta);
- contributi a fondo perduto per l'acquisto di veicoli green usati (fino al 30% della spesa sostenuta);
- contributi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli a pedalata assistita e micromobilità elettrica (fino al 50% della spesa sostenuta);
- contributi a fondo perduto per l’installazione di wallbox e colonnine (fino al 50% della spesa sostenuta);
- contributi per il leasing e il noleggio a lungo termine di veicoli green.
Gli incentivi alla mobilità elettrica in Alto Adige
Anche la Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige prevede diversi contributi:
- 2000 euro per le auto elettriche;
- 1000 euro per le auto ibride plug-in;
- 30% (fino a 1000 euro) per moto o scooter elettrici;
- 30% (fino a 1500 euro) per bici cargo elettriche;
- esenzione da tasse automobilistiche per 5 anni;
- contributi stazioni di ricarica.
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Domande frequenti sul Bonus auto elettriche
Chi può richiedere gli incentivi auto elettriche 2025-2026?
Gli incentivi erano destinati a persone fisiche e microimprese con sede in Comuni delle Aree Urbane Funzionali (FUA). L’importo variava in base all’ISEE del richiedente e alla presenza o meno di rottamazione. Alcune Regioni, come Valle d’Aosta e Alto Adige, offrono ulteriori contributi locali anche nel 2026.
Quali auto si possono acquistare con il bonus elettrico?
Il bonus statale copriva veicoli 100% elettrici nuovi di fabbrica, appartenenti alla fascia 0-20 g/km di CO₂. Alcuni incentivi locali coprono anche auto ibride plug-in, scooter elettrici, bici cargo e colonnine di ricarica domestiche, a seconda delle normative regionali.
Come controllare se il bonus auto elettrica è ancora disponibile?
La disponibilità del bonus può essere verificata sul sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), nella sezione dedicata agli incentivi auto, dove è attiva la piattaforma per la prenotazione dei contributi. In alternativa, è possibile consultare il portale Ecobonus del MISE o rivolgersi direttamente ai concessionari aderenti.
Cosa succede se i fondi per il bonus auto elettrica sono finiti?
Una volta esauriti, i fondi del bonus auto elettriche non sono più prenotabili, ma eventuali risorse residue o nuove disponibilità possono essere rimesse online in seguito. Inoltre, alcune Regioni e Province autonome offrono incentivi locali aggiuntivi, cumulabili con quelli statali, per favorire la mobilità elettrica anche dopo la chiusura dei fondi nazionali.
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