La bioedilizia, o bioarchitettura, è un nuovo modo di concepire, progettare e gestire i luoghi dell’abitare. Questo rivoluzionario approccio architettonico, che guarda ai principi della sostenibilità, si pone l’obiettivo di diminuire significativamente l’impatto negativo delle costruzioni.
La bioedilizia viene utilizzata per costruire o ristrutturare un edificio e integra l’uso di materiali naturali, che non danneggiano né l’ambiente né la salute dell’uomo, con tecniche costruttive innovative per dare forma a case ecologiche che siano al contempo ambienti confortevoli e accoglienti, ottimizzando così il rapporto tra l’edificio e ambiente circostante.
Bioedilizia: un’alternativa green all’architettura tradizionale
La bioedilizia è un approccio edilizio che utilizza materiali naturali e mira a ridurre l'impatto ambientale.
Le case ecologiche ridisegnano il concetto di spazio abitativo e, oltre all’uso di materiali e tecniche ecocompatibili, prevedono un diffuso impiego di fonti di energia rinnovabili come l’energia solare, la geotermia e le biomasse, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti interni.
Ciò permette, rispetto ad una tradizionale casa in muratura, di ottenere un migliore isolamento termico dell’edificio che si traduce in una significativa riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e in un considerevole risparmio dei consumi quotidiani con effetti positivi sia sulla salute che sul portafoglio delle persone.
La cosiddetta “casa passiva”, o edificio passivo, è un ottimo esempio di costruzioni in edilizia sostenibile perché ha un impatto zero sull’ambiente ed è energicamente autosufficiente, ovvero non consuma energia per riscaldare gli ambienti, poiché riesce a sfruttare l’energia proveniente dall’esterno (il sole) e quella prodotta al suo interno dalle persone che vi abitano e dagli elettrodomestici. Inoltre, l’edificio passivo fa uso delle energie rinnovabili per il riscaldamento e l’energia elettrica: infatti, per questo tipo di abitazioni è possibile utilizzare pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici, impianti di mini o micro-eolico.
Come funziona una casa in bioedilizia?
Il funzionamento di un’abitazione costruita secondo i principi della bioarchitettura si basa su tre pilastri fondamentali: isolamento termico avanzato, autosufficienza energetica e gestione sostenibile delle risorse.
1. Isolamento e comfort abitativo
Grazie all’uso di materiali naturali ad alte prestazioni termoisolanti come legno, sughero, fibra di cellulosa e canapa, una casa in bioedilizia mantiene una temperatura interna stabile durante tutto l’anno. Questo significa meno necessità di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate, con un notevole risparmio energetico in bolletta e un maggiore comfort abitativo.
2. Energia rinnovabile e basso impatto ambientale
Le abitazioni bioecologiche integrano spesso impianti fotovoltaici, solare termico, geotermia o mini-eolico. Queste tecnologie permettono di produrre energia pulita, rendendo l’edificio quasi o totalmente autonomo dal punto di vista energetico. In una casa passiva, ad esempio, l’energia solare e il calore interno generato da persone ed elettrodomestici sono sufficienti a mantenere una temperatura confortevole, senza bisogno di impianti di riscaldamento convenzionali.
3. Ventilazione naturale e qualità dell’aria
Un altro aspetto chiave del funzionamento delle case in bioedilizia è la ventilazione meccanica controllata (VMC), che assicura un continuo ricambio d’aria senza dispersioni termiche. In combinazione con materiali traspiranti e privi di sostanze tossiche, questa tecnologia contribuisce a mantenere un’aria interna salubre, riducendo la presenza di umidità, muffe e agenti inquinanti.
4. Gestione intelligente delle risorse
Le abitazioni green sono progettate per ottimizzare anche il consumo di acqua, attraverso sistemi di recupero dell’acqua piovana, sanitari a basso consumo e riduttori di flusso. Inoltre, l’orientamento dell’edificio, le superfici vetrate ben studiate e l’uso di colori e materiali naturali contribuiscono a un uso più efficiente della luce solare e delle risorse.
Manutenzione e gestione di una casa in bioedilizia
Una casa in bioedilizia è progettata per essere efficiente e durevole nel tempo, ma come ogni edificio, richiede una corretta gestione e una manutenzione periodica per mantenere elevati standard di salubrità, sicurezza ed efficienza energetica. Fortunatamente, gli interventi di manutenzione in una casa ecologica sono generalmente meno invasivi e più sostenibili rispetto a quelli necessari in un’abitazione tradizionale.
Materiali naturali facili da mantenere
I materiali naturali impiegati nella bioarchitettura sono selezionati non solo per le loro proprietà isolanti, ma anche per la lunga durata e la facilità di manutenzione. Ad esempio, le strutture in legno richiedono trattamenti protettivi periodici contro umidità e insetti xilofagi, ma non necessitano di opere murarie complesse o di smaltimento di materiali inquinanti.
Impianti tecnologici da monitorare
Come per ogni abitazione ad alte prestazioni, anche le case green integrano impianti tecnologici avanzati, come i sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), i pannelli fotovoltaici o gli impianti geotermici. Questi dispositivi richiedono controlli regolari da parte di tecnici qualificati per garantirne il corretto funzionamento e il massimo rendimento energetico.
Tra le operazioni più comuni troviamo:
- pulizia dei filtri della VMC (ogni 6–12 mesi);
- controllo del rendimento dell’impianto fotovoltaico (annuale);
- verifica del sistema di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana.
Quanto dura una casa in bioedilizia?
Uno dei dubbi più frequenti legati all’edilizia sostenibile riguarda la durata nel tempo degli edifici costruiti con materiali naturali. In realtà, una casa ecologica ben progettata e correttamente manutenuta può durare quanto – e in alcuni casi più – di una casa tradizionale in muratura.
Come già accennato, i materiali impiegati nella bioedilizia sono selezionati non solo per la loro sostenibilità ambientale, ma anche per la resistenza meccanica, la traspirabilità e la durabilità. Il legno strutturale, ad esempio, se trattato con cura e protetto dall’umidità, può resistere oltre 100 anni, come dimostrano numerosi edifici in legno storici ancora oggi abitabili.
Allo stesso modo, materiali come la canapa, il sughero o la terra cruda, se impiegati nel rispetto delle corrette tecniche costruttive, sono in grado di mantenere ottime prestazioni termiche e strutturali nel lungo periodo.
Vantaggi e svantaggi della bioedilizia
Scegliere di costruire o ristrutturare un edificio secondo i principi della bioedilizia significa investire in un modo di abitare più sostenibile, efficiente e salubre. Tuttavia, come ogni scelta progettuale, anche la bioarchitettura presenta vantaggi e svantaggi da valutare attentamente. Ecco una tabella riepilogativa dei pro e dei contro delle case ecologiche.
| VANTAGGI DELLA BIOEDILIZIA | SVANTAGGI DELLA BIOEDILIZIA |
| Alta efficienza energetica: riduce i consumi di luce e gas | Costo iniziale più elevato rispetto all’edilizia tradizionale |
| Minore impatto ambientale: materiali naturali e riciclabili | Reperibilità limitata di alcuni materiali ecocompatibili |
| Migliore qualità dell’aria interna: ambienti più salubri | Necessità di imprese e progettisti specializzati |
| Comfort abitativo superiore: isolamento termico e acustico ottimale | Vincoli nella scelta di materiali e soluzioni progettuali |
| Incentivi fiscali e valore immobiliare in crescita | Alcune tecniche costruttive sono meno conosciute o diffuse |
| Costruzione veloce (soprattutto con moduli prefabbricati) | Maggior attenzione richiesta per la corretta manutenzione dei materiali naturali |
Quali sono i materiali utilizzati per la costruzione di case green?
Come abbiamo già detto, in bioedilizia i materiali impiegati per la costruzione degli edifici devono essere naturali e durevoli, privi di sostanze tossiche, in grado di garantire un alto livello di efficienza energetica e facilmente smaltibili o riciclabili una volta concluso il loro ciclo di vita. Inoltre, in linea con i principi della sostenibilità, è preferibile che appartengano alla cultura materiale locale.
Ecco una lista dei principali materiali utilizzati per la costruzione di case in bioedilizia:
- Legno: elemento chiave della bioarchitettura, il legno è uno dei materiali più apprezzati perché, a differenza del laterizio che deve essere integrato con del ferro per aumentarne la resistenza, è durevole, resistente alla trazione, alla compressione e alla flessione;
- Sughero: materiale biodegradabile e facilmente riciclabile, il sughero è un valido isolante termico, assorbe l’umidità degli ambienti ed è fonoassorbente;
- Paglia: di origine naturale e a basso impatto ambientale, la paglia è altamente traspirante, capace di resistere al fuoco e in grado di offrire un perfetto isolamento acustico;
- Fibra cellulosa: igroscopica e traspirante, la fibra di cellulosa è considerata uno dei materiali termoisolanti naturali più ecologici e un ottimo isolante acustico;
- Fibra di canapa: è un efficace materiale antisismico che possiede un basso grado di combustione, un’ottima resistenza a muffe, insetti e batteri e una eccellente capacità di traspirazione e di assorbimento dell’umidità;
- Terra battuta: detta anche pisè, la terra battuta è una tecnica che permette di realizzare murature portanti compattando, con appositi strumenti e strato dopo strato, terra miscelata con elementi naturali. I risultati sono paragonabili a quelli ottenuti con il cemento ma senza l’emissione di CO2;
- Bambù: questo materiale green definito “acciaio vegetale” o “acciaio verde” è forte e resistente, pur essendo leggero e flessibile, caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto per la realizzazione di colonne, travi e pavimenti. Inoltre, resiste all’umidità e al fuoco ed è antisismico.
Quali sono i prezzi delle case in bioedilizia?
Gli edifici realizzati con materiali sostenibili hanno un costo più alto rispetto alle tradizionali costruzioni; tuttavia scegliere di investire nella bioedilizia significa assicurarsi un vantaggio economico sul lungo periodo poiché comporta un risparmio a livello cantieristico e gestionale.
Case in bioedilizia: i 25 principi alla base dell’Edilizia Bioecologica
L’Associazione Nazionale Architettura Biologica (ANAB), che considera l’edificio come un organismo vivo e ne sostiene l’integrazione con gli abitanti e l’ambiente attraverso l’impiego di materiali naturali ed energie rinnovabili, ha tradotto in lingua italiana i 25 principi, suddivisi in 5 grandi macrotemi, dell’Edilizia Bioecologica elaborati dall’Istituto tedesco IBN (Institut für Baubiologie + Nachhaltigkeit IBN – Rosenheim).
Secondo la definizione fornita dall’IBN la bioedilizia “comprende criteri per un ambiente di vita salubre, naturale, sostenibile e di bella forma riferita ai materiali edili, forme degli ambienti come pure anche di aspetti ecologici, economici e sociali” e deve rispettare le seguenti caratteristiche:
Clima Interno
- Ridurre sostanze irritanti e dannose e apportare un sufficiente ricambio di aria fresca;
- Evitare la formazione di lieviti, funghi e muffe, batteri, polveri e allergeni vari;
- Utilizzare materiali neutri, che non emettano sostanze tossiche e/o maleodoranti;
- Minimizzare la presenza di campi elettromagnetici e di onde radio;
- Preferire sistemi di riscaldamento di tipo radiante.
Materiali Edili e Arredi
- Utilizzare materiali naturali, esenti da sostanze nocive e con minore radioattività possibile;
- Porre attenzione ad un rapporto equilibrato tra isolamento termico e accumulo di calore, alle temperature superficiali e all’aria dell’ambiente;
- Impiegare materiali igroscopici;
- Preoccuparsi di contenere il livello di umidità in ambiente, dovuta al processo costruttivo;
- Ottimizzare il clima e la protezione acustica passivi (inclusi gli infrasuoni);
Forma degli Ambienti e Architettura
- Curare le proporzioni armoniche e le forme;
- Favorire le percezioni sensoriali quali la vista, l’udito, l’olfatto e il tatto;
- Prestare cura alle condizioni di luce e colori naturali e utilizzare mezzi illuminanti esenti da sfarfallio;
- Considerare debitamente i riscontri scientifici in materia di ergonomia e fisiologia;
- Incentivare la cultura del costruire e l’artigianato artistico locali.
Ambiente, Energia e Acqua
- Minimizzare il consumo energetico e utilizzare le fonti rinnovabili;
- Evitare, nel costruire e nel risanare, le ricadute negative per l’ambiente;
- Gestire razionalmente le risorse naturali e proteggere flora e fauna;
- Preferire metodologie costruttive locali e scegliere materiali da economia circolare con il migliore eco-bilancio possibile;
- Provvedere alla qualità ottimale dell’acqua potabile.
Spazi di Vita Eco-Sociali
- Nelle infrastrutture, badare al mix ottimale tra percorsi brevi verso il luogo di lavoro, i mezzi pubblici, le scuole, i negozi, eccetera;
- Rendere lo spazio vitale dignitoso e sostenibile;
- Provvedere a sufficienti aree verdi negli insediamenti urbani ed extra urbani;
- Rafforzare l’approvvigionamento a chilometro zero, includere le reti di fornitori di beni e servizi locali e la loro autoproduzione;
- Scegliere lotti edificabili possibilmente non gravati da problematiche pregresse (di natura ambientale, amministrativa, economica, eccetera) da emissioni nocive, da inquinanti e da rumori.
Avere una casa in bioedilizia non sempre è possibile, ma è possibile risparmiare energia con azioni di risparmio energetico che riducono lo spreco di risorse.
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